Salve, Desidero condividere con voi i risultati delle mie recenti risonanze magnetiche per chiede
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Salve,
Desidero condividere con voi i risultati delle mie recenti risonanze magnetiche per chiedere un'opinione esperta sulla mia situazione spinale attuale.
Nel 2014, i risultati mostravano un allineamento regolare dei metameri vertebrali, con ampiezza degli spazi intersomatici e diametro antero-posteriore del canale rachideo entro i limiti della norma. Non erano presenti compressioni significative sul sacco durale, e il midollo e le radici della cauda apparivano nella norma. Tuttavia, si riscontravano lievi protrusioni posteriori dei dischi ai livelli L4-L5 e L5-S1 con segni iniziali di disidratazione.
Nel 2020, è stata riscontrata una conservazione della lordosi fisiologica del rachide lombare e un allineamento dei metameri nei limiti della norma. Vi è una protrusione discale postero-laterale sinistra a L4-L5 e un'ernia discale mediana-paramediana destra a L5-S1 con impronta sul sacco durale.
Mi rivolgo a voi con alcune domande:
1) È normale che uno sportivo di 35 anni, con un passato di attività fisica intensa come mountain bike, calcio, boxe e sollevamento pesi, presenti questa situazione? Sono soggetto a peggioramenti genetici che mi rendono più vulnerabile? Le due risonanze magnetiche, separate da 6 anni, evidenziano un'evoluzione degenerativa?
2) Non avendo avuto dolori per 4 anni, ho introdotto un nuovo esercizio, i piegamenti laterali in piedi per l'addome obliquo. Dopo l'esercizio, ho avvertito dolore, rigidità e formicolio alle gambe. Questo conferma che ci sono esercizi che potrebbero peggiorare la mia situazione? Se sì, quali altri esercizi dovrei evitare?
3) Se la mia situazione migliora, posso evitare trattamenti oltre alla pomata? Posso svolgere normalmente le mie attività quotidiane, seppur con affaticamento e qualche fastidio, senza ulteriori trattamenti?
Vi ringrazio per la vostra attenzione e per eventuali suggerimenti che potreste fornirmi.
Cordiali saluti
Desidero condividere con voi i risultati delle mie recenti risonanze magnetiche per chiedere un'opinione esperta sulla mia situazione spinale attuale.
Nel 2014, i risultati mostravano un allineamento regolare dei metameri vertebrali, con ampiezza degli spazi intersomatici e diametro antero-posteriore del canale rachideo entro i limiti della norma. Non erano presenti compressioni significative sul sacco durale, e il midollo e le radici della cauda apparivano nella norma. Tuttavia, si riscontravano lievi protrusioni posteriori dei dischi ai livelli L4-L5 e L5-S1 con segni iniziali di disidratazione.
Nel 2020, è stata riscontrata una conservazione della lordosi fisiologica del rachide lombare e un allineamento dei metameri nei limiti della norma. Vi è una protrusione discale postero-laterale sinistra a L4-L5 e un'ernia discale mediana-paramediana destra a L5-S1 con impronta sul sacco durale.
Mi rivolgo a voi con alcune domande:
1) È normale che uno sportivo di 35 anni, con un passato di attività fisica intensa come mountain bike, calcio, boxe e sollevamento pesi, presenti questa situazione? Sono soggetto a peggioramenti genetici che mi rendono più vulnerabile? Le due risonanze magnetiche, separate da 6 anni, evidenziano un'evoluzione degenerativa?
2) Non avendo avuto dolori per 4 anni, ho introdotto un nuovo esercizio, i piegamenti laterali in piedi per l'addome obliquo. Dopo l'esercizio, ho avvertito dolore, rigidità e formicolio alle gambe. Questo conferma che ci sono esercizi che potrebbero peggiorare la mia situazione? Se sì, quali altri esercizi dovrei evitare?
3) Se la mia situazione migliora, posso evitare trattamenti oltre alla pomata? Posso svolgere normalmente le mie attività quotidiane, seppur con affaticamento e qualche fastidio, senza ulteriori trattamenti?
Vi ringrazio per la vostra attenzione e per eventuali suggerimenti che potreste fornirmi.
Cordiali saluti
Buongiorno, è opportuno visitare il paziente per rispondere a tutte queste domande in modo professionale ed utile. Cordialità. Massimiliano Noseda, fisiatra a Milano
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Concordo perfettamente con il collega e aggiungo che gli esami non fanno diagnosi, ma servono, una volta visitati, a confermare la diagnosi. Purtroppo la visita è ancora il metodo migliore per la diagnosi e l'eventuale terapia
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