Salve.Da un po' di tempo combatto con vari problemi legati alla perdita di peso e ad un senso di a
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Salve.
Da un po' di tempo combatto con vari problemi legati alla perdita di peso e ad un senso di affatticamento generale, nonostate una dieta bilancia e costante ed esercizio fisico regolare, anche di alto livello, non sono mai riuscito a perdere peso in maniera importante anzi, sto andando incontro ultimamente in un aumento di peso lieve e costante.
Tutto questo accompagniato da una situazione di affatticamento generale piuttosto insistente.
Negli ultimi anni qualsiasi tentativo di far scendere il mio peso corporeo e la mia massa grassa si è sempre bloccato in maniera quasi automatica. Partendo da circa 72/73 chili (per un 1.73 di altezza) appena il peso corporeo sfiorava i 70 chili qualsiasi tentativo di perdere ulteriormente peso falliva e cominciava a risalire costantemente, negli ultimi mesi il peso sta superando i 73 chili per intenderci, con un visibile aumento dei volumi corporei (prima se diventavo più pesante non sembrava avere effetti visivi, ora ho preso una taglia in più e la zone attorno alla vita, coscia e glutei sono visibilmente più voluminose)
La cosa che mi lascia perplesso, e che forse potrebbe essere una spia di avvertimento, è la sensazione di "fame" costante che ho sempre avuto negli anni ed è andata ad esasperarsi negli ultimi mesi.
Premetto che faccio una dieta bilanciata e abbondante, proprio per meglio supportare il mio allenamento, assumo, credo, la giusta quantita di carboidrati (non raffinati) e molte volte mi fermo con la sensazione fisica di stomaco pieno; ma sebbene, appunto, fisicamente mi senta riempito, la sensazione di fame non diminuisce, anzi aumenta il più delle volte.
Sono costantemente affamato, prima dopo e, assurdamente, durante il consumo di cibo. Non do sfogo a questa sensazione se non durante gli orari stabiliti (altrimenti mangerei costantemente credo) ma ho paura che questa sensazione sia un campanello d'allarme di qualcosa che non vada a livello ormonale.
Ho sentito parlare dei problemi legati alla resistenza leptnica come qualcosa di assimilabile ai miei problemi ma dal momento che non molti laboratori sembrano attrezzati per analizzare il problema (ne molti dottori specificatamente preparati visto che si tratta di un ambito di studio abbastanza recente) volevo sapere dove, in Italia, era possibile richiedere una visita specialistica e/o degli esami relativi a questo particolare problema e a quali medici rivolrgersi.
Nella mia ricerca inoltre ho trovato alcuni punti di contatto con quella che viene definita "infezione cronica latente". Essendo questo tipo di disturbo assimilabile a disordini ormonali (problemi con insulina, cortisolo, ecc) ed avendo io una sinusite mai veramente passata da una decina d'anni ormai. (Naso sempre ostruito anche se non completamente) mi chiedevo se questo tipo di problemi che sto sperimentando possano ricollegarsi ad un quadro di "infiammazione cronica silente" e se sì a quale medico, per quale tipo di esami, sarebbe utile rivolgersi per avere una diagnosi?
Grazie infinite per la disponibilità e l'attenzione.
Da un po' di tempo combatto con vari problemi legati alla perdita di peso e ad un senso di affatticamento generale, nonostate una dieta bilancia e costante ed esercizio fisico regolare, anche di alto livello, non sono mai riuscito a perdere peso in maniera importante anzi, sto andando incontro ultimamente in un aumento di peso lieve e costante.
Tutto questo accompagniato da una situazione di affatticamento generale piuttosto insistente.
Negli ultimi anni qualsiasi tentativo di far scendere il mio peso corporeo e la mia massa grassa si è sempre bloccato in maniera quasi automatica. Partendo da circa 72/73 chili (per un 1.73 di altezza) appena il peso corporeo sfiorava i 70 chili qualsiasi tentativo di perdere ulteriormente peso falliva e cominciava a risalire costantemente, negli ultimi mesi il peso sta superando i 73 chili per intenderci, con un visibile aumento dei volumi corporei (prima se diventavo più pesante non sembrava avere effetti visivi, ora ho preso una taglia in più e la zone attorno alla vita, coscia e glutei sono visibilmente più voluminose)
La cosa che mi lascia perplesso, e che forse potrebbe essere una spia di avvertimento, è la sensazione di "fame" costante che ho sempre avuto negli anni ed è andata ad esasperarsi negli ultimi mesi.
Premetto che faccio una dieta bilanciata e abbondante, proprio per meglio supportare il mio allenamento, assumo, credo, la giusta quantita di carboidrati (non raffinati) e molte volte mi fermo con la sensazione fisica di stomaco pieno; ma sebbene, appunto, fisicamente mi senta riempito, la sensazione di fame non diminuisce, anzi aumenta il più delle volte.
Sono costantemente affamato, prima dopo e, assurdamente, durante il consumo di cibo. Non do sfogo a questa sensazione se non durante gli orari stabiliti (altrimenti mangerei costantemente credo) ma ho paura che questa sensazione sia un campanello d'allarme di qualcosa che non vada a livello ormonale.
Ho sentito parlare dei problemi legati alla resistenza leptnica come qualcosa di assimilabile ai miei problemi ma dal momento che non molti laboratori sembrano attrezzati per analizzare il problema (ne molti dottori specificatamente preparati visto che si tratta di un ambito di studio abbastanza recente) volevo sapere dove, in Italia, era possibile richiedere una visita specialistica e/o degli esami relativi a questo particolare problema e a quali medici rivolrgersi.
Nella mia ricerca inoltre ho trovato alcuni punti di contatto con quella che viene definita "infezione cronica latente". Essendo questo tipo di disturbo assimilabile a disordini ormonali (problemi con insulina, cortisolo, ecc) ed avendo io una sinusite mai veramente passata da una decina d'anni ormai. (Naso sempre ostruito anche se non completamente) mi chiedevo se questo tipo di problemi che sto sperimentando possano ricollegarsi ad un quadro di "infiammazione cronica silente" e se sì a quale medico, per quale tipo di esami, sarebbe utile rivolgersi per avere una diagnosi?
Grazie infinite per la disponibilità e l'attenzione.
Salve,
la fame è un sintomo che può essere dovuto a diverse condizioni, non sempre patologiche. Anche una semplice resistenza insulinica (spesso associata al sovrappeso o alla familiarità per diabete tipo 2) può manifestarsi come fame continua, soprattutto quando si associa alla presenza di ipoglicemie reattive postprandiali (non patologiche, ma gestibili con una dieta povera di zuccheri semplici). A volte, anche una gastrite non curata si manifesta con senso di languore.
Non mi sembra utile andare a dosare la leptina, che viene dosata quasi solo a scopo di ricerca.
Io partirei da analisi di routine semplici (compreso profilo glicemico e lipidico) e dosaggio degli ormoni tiroidei, associati ad una visita completa, e poi valuterei se effettuare altre indagini.
Un saluto
la fame è un sintomo che può essere dovuto a diverse condizioni, non sempre patologiche. Anche una semplice resistenza insulinica (spesso associata al sovrappeso o alla familiarità per diabete tipo 2) può manifestarsi come fame continua, soprattutto quando si associa alla presenza di ipoglicemie reattive postprandiali (non patologiche, ma gestibili con una dieta povera di zuccheri semplici). A volte, anche una gastrite non curata si manifesta con senso di languore.
Non mi sembra utile andare a dosare la leptina, che viene dosata quasi solo a scopo di ricerca.
Io partirei da analisi di routine semplici (compreso profilo glicemico e lipidico) e dosaggio degli ormoni tiroidei, associati ad una visita completa, e poi valuterei se effettuare altre indagini.
Un saluto
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buongiorno
indaghi la tiroide con l'assetto ormonale ed autoanticorpale completo. potrebbe essere li la risposta che cerca
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Buonasera. In verità in rapporto alla sua altezza e al suo peso Lei risulta essere “normopeso” con un indice di massa corporea perfettamente nella norma. Mentre la sua dettagliata descrizione di “aumento dei volumi corporei” lascia spazio a valutazioni diverse quali una alterata percezione dello schema corporeo e del rapporto con il cibo. Le consiglio un consulto psicologico con un esperto dei disturbi del comportamento alimentare per escludere o confermare un disordine di questo tipo
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