Salve, da un anno e nove mesi che soffro di una forte ansia generalizzata. Prima, negli anni passat
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Salve, da un anno e nove mesi che soffro di una forte ansia generalizzata.
Prima, negli anni passati l'ansia si attenuava perché il lavoro che facevo mi rendeva felice e mi teneva impegnato.
Poi per una serie di vicissitudini ho lasciato il lavoro e questo ha fatto si che mi sono chiuso in me stesso tra mille pensieri e preoccupazioni causate dalla pandemia.
Perciò la mia ansia è peggiorata, focalizzando la mia attenzione sul cuore.
Ad ogni litigio in famiglia penso alla pressione arteriosa e alla tachicardia che ho durante e nelle ore o giorni successivi al litigio.
Ieri per esempio, dalle 13: 00 alle 21: 00, per la prima volta ho avuto una tachicardia intermittente, che andava e veniva e ha raggiunto un picco alla sera (135 bpm).
Nel tentativo di sedare mentalmente la tachicardia, alzandomi dal divano per andare a misurare la pressione, ho avvertito come una accelerazione e diminuzione del battito cardiaco, poi una pausa e poi il battito cardiaco è ripreso lasciandomi una sensazione di stordimento.
Inoltre in questi mesi ho avuto paure fortissime provate ogni volta che vedo mezzi come ambulanza, carabinieri ecc.
Mi sono già sottoposto, prima di questi ultimi eventi, a 4 visite cardiologiche (complete ciascuna di ECG ed Eco Color Doppler), l'ultima delle quali effettuata il 23 settembre, che hanno dimostrato come il mio cuore sia in salute.
Nonostante tutto mi preoccupo, anche perché dal 1 ottobre sono aumentate le tachicardie, e le paure.
Sto diminuendo, sotto consiglio medico il Tavor e lo Xanax.
Tavor lo assumo da 10 anni e Xanax da 5 mesi.
Mi consigliate di star tranquillo o devo sottopormi ad ulteriori controlli?
Spaventi, liti o ciò che mi è successo possono danneggiare il cuore, il suo sistema elettrico o le valvole cardiache?
Grazie
Prima, negli anni passati l'ansia si attenuava perché il lavoro che facevo mi rendeva felice e mi teneva impegnato.
Poi per una serie di vicissitudini ho lasciato il lavoro e questo ha fatto si che mi sono chiuso in me stesso tra mille pensieri e preoccupazioni causate dalla pandemia.
Perciò la mia ansia è peggiorata, focalizzando la mia attenzione sul cuore.
Ad ogni litigio in famiglia penso alla pressione arteriosa e alla tachicardia che ho durante e nelle ore o giorni successivi al litigio.
Ieri per esempio, dalle 13: 00 alle 21: 00, per la prima volta ho avuto una tachicardia intermittente, che andava e veniva e ha raggiunto un picco alla sera (135 bpm).
Nel tentativo di sedare mentalmente la tachicardia, alzandomi dal divano per andare a misurare la pressione, ho avvertito come una accelerazione e diminuzione del battito cardiaco, poi una pausa e poi il battito cardiaco è ripreso lasciandomi una sensazione di stordimento.
Inoltre in questi mesi ho avuto paure fortissime provate ogni volta che vedo mezzi come ambulanza, carabinieri ecc.
Mi sono già sottoposto, prima di questi ultimi eventi, a 4 visite cardiologiche (complete ciascuna di ECG ed Eco Color Doppler), l'ultima delle quali effettuata il 23 settembre, che hanno dimostrato come il mio cuore sia in salute.
Nonostante tutto mi preoccupo, anche perché dal 1 ottobre sono aumentate le tachicardie, e le paure.
Sto diminuendo, sotto consiglio medico il Tavor e lo Xanax.
Tavor lo assumo da 10 anni e Xanax da 5 mesi.
Mi consigliate di star tranquillo o devo sottopormi ad ulteriori controlli?
Spaventi, liti o ciò che mi è successo possono danneggiare il cuore, il suo sistema elettrico o le valvole cardiache?
Grazie
Buongiorno. Alla luce dei numerosi accertamenti cardio strumentali praticati mi sento di escludere un interessamento cardiologico quanto piuttosto una sindrome da ADP. Relativamente alle ipotetiche conseguenze cardiovascolari in genere nei soggetti giovani tutto questo non comporta danni tangibili o permanenti tuttavia le crisi ipertensive non sono certamente salutari, soprattutto se frequenti, lunghe ed incontrollate
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