Salve, ci sono rimedi per trattare la tachilalia? Grazie mille

è un disturbo di competenza del medico foniatra e della logopedista. Esiste la possibilità di terapia con i mezzi della disciplina omeopatica, fitoterapia e simili (floriterapia, ecc.), con risultati variabili a secondo del tipo di paziente e della causa della tachilalia, effettuabile da un foniatra (in questo sito indicato come logopedista) diplomato in omeopatia.

Buonasera,
ci sono delle tecniche che consentono di controllare la fluenza verbale, quindi anche di migliorare la tachilalia.
Sono di difficile applicazione prima degli 8 anni.
Cordialità

Salve..certo, la tachilalia è una disfluenza, ossia un disturbo della fluenza verbale. Il Logopedista insegna strategie di controllo che attivano l'attenzione al linguaggio, prima in maniera strutturata e poi in generalizzazione. Non bisogna mai sottovalutare, inoltre, la natura psicologico-emotiva del disturbo.

La tachilalia è un disturbo del ritmo ed è di pertinenza logopedica. Con intervento mirato e riprese brevi nel tempo il disturbo rientrerà,limitando ripercussioni sulla personalità.

Buon giorno , certamente esistono delle tecniche di controllo della flienza verbale , le consiglio una visita fonoatrica ed un intervento logopedico .buona giornata

Salve, ovviamente è possibile intervenire con un trattamento logopedico senza dimenticare gli aspetti di natura psicologica se il problema si è protratto a lungo. Consiglio pertanto visita logopedica in cui le verrà indicato il da farsi

Oltre al lavoro col logopedista, tenga conto che bisogna modificare un'abitudine, quindi bisogna essere molto motivati, e verificare anche se la tachilalia è causata da stati ansiosi (in quel caso servirà anche un supporto psicologico).

salve la tachilalia è un problema di velocità del ritmo dell' eloquio e si può intervenire su questo. dovrebbe prima chiedere un consulto ad medico(foniatra,) che valuterà eventuali cause; poi recarsi da un logopedista per il trattamento della problematica.

Sicuramente si può trattare.
Bisogna fare una valutazione logopedica approfondita per capire di che grado di tachilalia si tratta, poi iniziare il percorso logopedico.

Salve , la competenza per la cura del suo disturbo non è certo medica , si rivolga con fiducia ad una Logopedista , Cordialmente Daniela Barberini

Salve, dovrebbe innanzitutto capire le cause magari psicologiche a monte e, l'episodio (se dovesse esserci) che ha scatenato tale modalità. Una valutazione psicologica non sarebbe controindicata. Se il problema non influisce in maniera importante dal punto di vista relazionale, eviterei di modificare la modalità di output verbale.
Inizierei con esercizi di respirazione diaframmatica e soprattutto deve valutare se il suo messaggio verbale è sempre comprensibile di parte dell'interlocutore.
Cordiali Saluti

Salve, la tachilalia, ossia l'alterazione del ritmo del linguaggio, al pari delle disfluenze, può essere trattata mediante riabilitazione logopedica. Il logopedista effettua una valutazione funzionale dell'eloquio e in base al suo esito elabora una terapia personalizzata atta ad arginare e diminuire le difficoltà del paziente. L'esito della terapia è variabile, due fattori importanti da prendere in considerazione sono l'età e la motivazione del paziente.

Concordo con ciò che i colleghi hanno già scritto, ovvero che la tachilalia (un aumento della velocità dell'eloquio verbale) rappresenta un disturbo della fluenza verbale (disfluenza) e come tale il logopedista opera nel valutare l'entità del disturbo e propone il piano riabilitativo, lavorando in équipe insieme al foniatra e allo psicologo, qualora il disturbo sia associato anche ad una difficoltà delle gestioni delle emozioni e il problema sia socialmente invalidante.

Buongiorno, sì! Esistono innumerevoli approcci e tecniche per migliorare la tachilalia, bisogna solo scegliere qual è il più indicato per la persona particolare.

Buongiorno,
assolutamente sì. Esistono vari approcci, tecniche e metodi più o meno ecologici e che si possono adattare alle preferenze ed esigenze del paziente stesso.