Salve Chirurghi ho 58 anni, alto 1.88, peso 82 kg. La questione è così, che un paio di settimane fa

5 risposte
Salve Chirurghi
ho 58 anni, alto 1.88, peso 82 kg. La questione è così, che un paio di settimane fa, proprio da un giorno all'altro, mi sono accorto, stando in piedi, di un rigonfiamento in zona pubica lato sinistro. A dire il vero, probabilmente per questione esterna di conformazione, ho sempre avuto il lato sx appena appena leggermente più "gonfio", per dire, il ds piatto, l'altro un poco in rilievo. Così 2 anni fa feci notare questa mia osservazione sia al mio medico che all'urologo, in cui avevo una visita per IPB, ed entrambi esclusero ernia, quella volta. Ora il mio medico ha disposto visita chirurgica, effettuata venerdi scorso; il chirurgo palpandomi e facendomi tossire, a voce ha detto ernia bilaterale, da quello che ho capito evidente a sx e forse appena percettibile a destra, sta di fatto che sul foglio nel referto mi ha messo in lista di attesa urgenza C ( circa tra 4 mesi) per intervento di alloplastica per ernia a sinistra.
Una mia domanda profana è: ma se il Chirurgo ha rilevato alla palpazione che l'ernia è bilaterale, come si spiega col fatto che ha scritto di intervento solo a sinistra? voglio dire, una volta che sono lì che "aprono" e "rattoppano"...perdonate la banalità!!
Seconda questione: il Chirurgo generale non ha disposto una ecografia (penso quella opportuna forse è della parete addominale), ma possono andare sul "sicuro" quando operano anche senza aver fatto ecografia? non darebbe già da ora informazioni aggiuntive al Chirurgo per la diagnosi, penso non so a livello di dimensioni, etc?
Terzo punto. Io ormai da parecchi anni soffro di IPB, per prostata piuttosto voluminosa. Nel caso dovessi affrontare un intervento per IPB di tipo tradizionale a "cielo aperto", come si chiama, mi pare "transvescicale" (so che ora sono poche in percentuale del totale interventi IPB, ma non dimentico che già 7 - 8 anni fa il mio urologo mi disse che quando sarebbe stato il momento di operare, nel mio caso la tecnica migliore sarebbe stata la tradizionale...spero che le tecniche ora dicano altro, ma sono piuttosto sicuro che lui è rimasto di quella sua idea...) , il fatto di aver avuto un intervento di ernia inguinale, può inficiare o precludere l'intervento alla prostata?
Vi ringrazio per le risposte
Saluti cordiali e grazie
Buongiorno. La diagnosi di ernia inguinale si fa con l'esame obiettivo. In casi dubbi si può fare un'ecografia dei canali inguinali. In caso di ernia bilaterale di solito si trattano entrambe, in modo da evitare una doppi anestesia facendole invece in due interventi separati. Tali interventi non danno problemi in caso di altri interventi alla prostata. L'intervento a cielo aperto per adenoma prostatico è riservato solo in caso di adenoma di grandissime dimensioni. Le tecniche piu usate considerate gold standard sono quelle endoscopiche (turp) con resettore unipolare o bipolare o con laser. In sostanza il "miglior intervento" è quello con le più corrette indicazioni.
Cordiali saluti
Fabrizio Muzi

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Salve.
No l'eventuale intervento di ernioplastica non inficierebbe l'intervento di prostatectomia, anche perché il primo credo verrà fatto per via laparoscopica. Il motivo per cui venga fatta solo un'ernia e non entrambe è una decisione del chirurgo, sarebbe opportuno visitarla. L'ecografia non è necessaria, perché la diagnosi di ernia è una diagnosi clinica, basta la visita.
La diagnosi di ernia inguinale viene fatta con la visita e saltuariamente si richiede una Ecografia. Nel caso di ernia inguinale bilaterale è indicato il trattamento per via laparoscopica. Non sono molti i centri che hanno una buona esperienza di chirurgia laparoscopica dell'ernia inguinale, per cui molti chirurghi preferiscono trattare l'ernia inguinale bilaterale in due tempi.
Buongiorno,
normalmente, per non rendere l'intervento chirrugico troppo invalidante, si preferisce operare prima un lato e poi un altro, iniziando dall'ernia più voluminosa o che crea più disturbi. La diagnosi di ernia è fondamentalmente clinica, l'ecografia viene richiesta se si hanno dei dubbi.
L'intervento non precluderà la possibilità di eseguire intervento urologici.
Cordiali saluti
Dr.ssa Cavallo
Concordo con la dott Cavallo nell'operare le ernie bilaterali ( se primitive) in due tempi, possibilmente in anestesia locale ed in day-surgery o ambulatorialmente
Operare su un lato solo favorisce un migliore decorso post.operatorio, una immediata mobilizzazione ed una riduzione di rischi trombotici
Riserverei la tecnica laparoscopica (da eseguirsi in anestesia generale) alle ernie bilaterali recidive
La ecografia è raramente utile per porre diagnosi di ernia inguinale
Nulla osta ad eventuali interventi di prostatectomia dopo la plastica erniaria

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