Salve, chiedo lumi sul seguente referto di risonanza. "RISONANZA MAGNETICA CAVIGLIA SX Esame acqu
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Salve, chiedo lumi sul seguente referto di risonanza.
"RISONANZA MAGNETICA CAVIGLIA SX
Esame acquisito con magnete ad alto campo.
Alterato segnale a livello dell'epifisi distale di perone con interessamento del malleolo e in
minima parte della diafisi distale compatibile con edema intra-spongioso su base
post-traumatica recente.
Minimo edema della spongiosa ossea è presente anche a livello del malleolo si tibiale
mediale.
Discreta distensione fluida intrarticolare della pinza tibio-peroneo-astragalica con
estensione nel recesso anteriore e posteriore.
Integro il legamento peroneo-astragalico anteriore e posteriore.
Sottile falda fluida peritendinea lungo i peronieri in sede retro e sottomalleolare.
Conservato lo spessore del tendine achilleo.
Addensato il triangolo adiposo di Kager.
Integra la fascia plantare."
La precedente Rx invece riportava quanto segue: "RX CAVIGLIA SX
Modesta tumefazione dei tessuti molli esterni di caviglia.
Apparente rima di infrazione corticale dell'epifisi distale peroneale. Necessaria valutazione ortopedica ed
integrazione diagnostica RM.
Conservato spazio tibio-astragalico.
Spina calcaneare.
Entesopatia calcifica inserzionale dell'achilleo."
Al momento porto un tutore bivalvo dal 22 gennaio, giorno del trauma, e uso le stampelle la maggior parte del tempo. Non ho dolore nell'appoggio ma al contatto si.
L'ortopedico che mi ha visitato prima della risonanza mi ha detto di tenere il tutore per 20 gg e di stare a riposo assoluto per 30.
In attesa di fissare nuova visita, vorrei capire se il referto della risonanza conferma la rima di infrazione e cosa posso fare per recuperare al piu' presto l'uso della caviglia. Fare impacchi di ghiaccio ha senso? Prevedere una fisioterapia è troppo presto?
Grazie
"RISONANZA MAGNETICA CAVIGLIA SX
Esame acquisito con magnete ad alto campo.
Alterato segnale a livello dell'epifisi distale di perone con interessamento del malleolo e in
minima parte della diafisi distale compatibile con edema intra-spongioso su base
post-traumatica recente.
Minimo edema della spongiosa ossea è presente anche a livello del malleolo si tibiale
mediale.
Discreta distensione fluida intrarticolare della pinza tibio-peroneo-astragalica con
estensione nel recesso anteriore e posteriore.
Integro il legamento peroneo-astragalico anteriore e posteriore.
Sottile falda fluida peritendinea lungo i peronieri in sede retro e sottomalleolare.
Conservato lo spessore del tendine achilleo.
Addensato il triangolo adiposo di Kager.
Integra la fascia plantare."
La precedente Rx invece riportava quanto segue: "RX CAVIGLIA SX
Modesta tumefazione dei tessuti molli esterni di caviglia.
Apparente rima di infrazione corticale dell'epifisi distale peroneale. Necessaria valutazione ortopedica ed
integrazione diagnostica RM.
Conservato spazio tibio-astragalico.
Spina calcaneare.
Entesopatia calcifica inserzionale dell'achilleo."
Al momento porto un tutore bivalvo dal 22 gennaio, giorno del trauma, e uso le stampelle la maggior parte del tempo. Non ho dolore nell'appoggio ma al contatto si.
L'ortopedico che mi ha visitato prima della risonanza mi ha detto di tenere il tutore per 20 gg e di stare a riposo assoluto per 30.
In attesa di fissare nuova visita, vorrei capire se il referto della risonanza conferma la rima di infrazione e cosa posso fare per recuperare al piu' presto l'uso della caviglia. Fare impacchi di ghiaccio ha senso? Prevedere una fisioterapia è troppo presto?
Grazie
il referto della risonanza magnetica conferma la presenza di edema intra-spongioso a livello del malleolo peroneale, compatibile con un trauma osseo recente, ma non menziona esplicitamente una rima di frattura evidente. Questo suggerisce che l'infrazione corticale descritta all'RX potrebbe essere minima o in via di guarigione. Inoltre, è presente un minimo edema anche al malleolo tibiale mediale e una distensione fluida dell’articolazione, segni di un trauma articolare che richiede ancora attenzione.
Il tutore bivalvo e l’utilizzo delle stampelle sono indicati per permettere una guarigione ottimale. Gli impacchi di ghiaccio possono essere utili se è ancora presente gonfiore o dolore, ma senza esagerare per non rallentare il metabolismo osseo. La fisioterapia, in questa fase iniziale, potrebbe essere precoce, ma una ripresa graduale della mobilità articolare, con esercizi mirati sotto supervisione specialistica, sarà fondamentale una volta stabilizzata la guarigione.
Attenda la nuova valutazione ortopedica prima di iniziare carichi completi o trattamenti fisioterapici più intensivi. Se il dolore persiste, può essere utile un ulteriore controllo radiografico per monitorare la consolidazione ossea.
Il tutore bivalvo e l’utilizzo delle stampelle sono indicati per permettere una guarigione ottimale. Gli impacchi di ghiaccio possono essere utili se è ancora presente gonfiore o dolore, ma senza esagerare per non rallentare il metabolismo osseo. La fisioterapia, in questa fase iniziale, potrebbe essere precoce, ma una ripresa graduale della mobilità articolare, con esercizi mirati sotto supervisione specialistica, sarà fondamentale una volta stabilizzata la guarigione.
Attenda la nuova valutazione ortopedica prima di iniziare carichi completi o trattamenti fisioterapici più intensivi. Se il dolore persiste, può essere utile un ulteriore controllo radiografico per monitorare la consolidazione ossea.
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