Salve a tutti, mi rivolgo qui perché non so più a chi rivolgermi e come ottenere dei miglioramenti.
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Salve a tutti, mi rivolgo qui perché non so più a chi rivolgermi e come ottenere dei miglioramenti.
Ho un fastidio al ginocchio dx da circa due anni. È un problema che avevo già avuto ma in maniera molto più attenuata e si è autorisolto dopo un mese di riposo. Sì è ripresento una seconda volta dopo aver svolto un mese di sala pesi conseguentemente dopo la gravidanza. Da risonanza magnetica non si rileva nulla a parte un minimo versamento e rotula in posizione alta. Ho eseguito diverse terapie che elenco qui e non so più come affrontare il problema né a chi affidarmi visto che sono stata seguita da osteopati, ortopedici e fisioterapisti. Le terapie sono state queste:
- sedute osteopatiche, miglioramento temporaneo
- rinforzo muscolare con esercizi isometrici (prima senza e poi progressivamente aumentando carico) per circa sei mesi. All'inizio sembrava funzionare, per le prime due settimane ma poi ho avuto un peggioramento
- 3 iniezioni di acido ialuronico, hyalubrix 60ml, di cui non ho beneficiato di nessun effetto
- terapie passive con macchine VISS, hako socosh, hako hitop (che hanno peggiorato la situazione sovraccaricato ulteriormente il ginocchio e aumentato l'infiammazione).
- esercizi blandi di semplice flessione ed estensione della gamba che però non ho avuto nessun miglioramento
- onde d'urto, miglioramento temporaneo
- assunzione di integratori a base di glucosamina
Ora mi sono iscritta in palestra da circa tre mesi sperando che con un rinforzo total body abbia anche dei miglioramenti al ginocchio. Qualche miglioramento l'ho notato, il ginocchio rimane meno frequentemente infiammato anche se devo star attenta a non esagerare con le attività e non stare per troppo tempo in piedi. Vorrei tornare a frequentare quello che era lo sport principale prima di avere questo problema che è la danza ma che solo dopo mezz'ora di allenamento ho fastidio al ginocchio nonostante io tenga un tutore. Chiedo consiglio a voi su come procedere, non so più quale strada intraprendere.
Grazie mille
Ho un fastidio al ginocchio dx da circa due anni. È un problema che avevo già avuto ma in maniera molto più attenuata e si è autorisolto dopo un mese di riposo. Sì è ripresento una seconda volta dopo aver svolto un mese di sala pesi conseguentemente dopo la gravidanza. Da risonanza magnetica non si rileva nulla a parte un minimo versamento e rotula in posizione alta. Ho eseguito diverse terapie che elenco qui e non so più come affrontare il problema né a chi affidarmi visto che sono stata seguita da osteopati, ortopedici e fisioterapisti. Le terapie sono state queste:
- sedute osteopatiche, miglioramento temporaneo
- rinforzo muscolare con esercizi isometrici (prima senza e poi progressivamente aumentando carico) per circa sei mesi. All'inizio sembrava funzionare, per le prime due settimane ma poi ho avuto un peggioramento
- 3 iniezioni di acido ialuronico, hyalubrix 60ml, di cui non ho beneficiato di nessun effetto
- terapie passive con macchine VISS, hako socosh, hako hitop (che hanno peggiorato la situazione sovraccaricato ulteriormente il ginocchio e aumentato l'infiammazione).
- esercizi blandi di semplice flessione ed estensione della gamba che però non ho avuto nessun miglioramento
- onde d'urto, miglioramento temporaneo
- assunzione di integratori a base di glucosamina
Ora mi sono iscritta in palestra da circa tre mesi sperando che con un rinforzo total body abbia anche dei miglioramenti al ginocchio. Qualche miglioramento l'ho notato, il ginocchio rimane meno frequentemente infiammato anche se devo star attenta a non esagerare con le attività e non stare per troppo tempo in piedi. Vorrei tornare a frequentare quello che era lo sport principale prima di avere questo problema che è la danza ma che solo dopo mezz'ora di allenamento ho fastidio al ginocchio nonostante io tenga un tutore. Chiedo consiglio a voi su come procedere, non so più quale strada intraprendere.
Grazie mille
Gentile paziente,
grazie per aver condiviso in modo così dettagliato la sua storia clinica.
In questo campo, come quasi sempre nella medicina, la visita clinica diretta è l'elemento centrale nella valutazione del paziente, per cui il primo consiglio è sicuramente quello di trovare un professionista di fiducia che la possa seguire direttamente, per analizzare meglio la sua situazione e personalizzare il trattamento.
Detto questo, basandomi sui dati riportati di risonanza magnetica e sui sintomi da lei descritti, la diagnosi più plausibile a mio parere è "sindrome dolorosa femoro-rotulea". Questa condizione si presenta con dolore e fastidio al ginocchio in regione anteriore, non precisamente localizzata, specialmente durante attività che coinvolgono la flessione del ginocchio o sforzi prolungati. Tipicamente, almeno nelle fasi iniziali, non si manifesta con alterazioni di rilievo riscontrabili alla RMN.
Come procedere:
In primo luogo è essenziale ridurre l'infiammazione iniziale, che è il primo ostacolo per un recupero completo.
E' poi importante valutare i fattori predisponenti, nello specifico quelli che contribuiscono al sovraccarico femoro-rotuleo, e correggerli quando possibile. Tra questi: accorciamento della catena posteriore (muscoli ischiocrurali, tricipite surale) o dei flessori dell’anca, debolezza o squilibrio muscolare (ad esempio, quadricipite, glutei), alterazioni biomeccaniche (esempio: ginocchio valgo o rotula alta, come riportato, che però non possono essere corretti se non chirurgicamente), pattern di movimento scorretto durante l’attività fisica (ginocchio valgo dinamico, strategia di movimento a prevalenza quadricipitale).
Il rinforzo muscolare e l'apprendimento di strategie motorie corrette sono il fulcro del trattamento e sono fondamentali per prevenire le recidive.
Continuare il lavoro muscolare è corretto, ma deve essere strutturato in modo graduale e mirato. Tutto il percorso deve mantenere un approccio integrato, e dovrebbe essere portato avanti con la collaborazione di un fisioterapista esperto.
Come ulteriore considerazione, aggiungo che se la RMN è stata eseguita prima del peggioramento, potrebbe avere senso ripeterla per escludere eventuali cambiamenti, come comparsa di condropatia da sovraccarico cronico.
Pur non trattandosi di una patologia grave, la sindrome dolorosa femoro-rotulea può essere molto fastidiosa; il percorso per il ritorno all'attività senza dolore richiede impegno e costanza.
Con il giusto percorso terapeutico e un piano specifico, sono fiducioso che lei possa tornare gradualmente alla danza.
grazie per aver condiviso in modo così dettagliato la sua storia clinica.
In questo campo, come quasi sempre nella medicina, la visita clinica diretta è l'elemento centrale nella valutazione del paziente, per cui il primo consiglio è sicuramente quello di trovare un professionista di fiducia che la possa seguire direttamente, per analizzare meglio la sua situazione e personalizzare il trattamento.
Detto questo, basandomi sui dati riportati di risonanza magnetica e sui sintomi da lei descritti, la diagnosi più plausibile a mio parere è "sindrome dolorosa femoro-rotulea". Questa condizione si presenta con dolore e fastidio al ginocchio in regione anteriore, non precisamente localizzata, specialmente durante attività che coinvolgono la flessione del ginocchio o sforzi prolungati. Tipicamente, almeno nelle fasi iniziali, non si manifesta con alterazioni di rilievo riscontrabili alla RMN.
Come procedere:
In primo luogo è essenziale ridurre l'infiammazione iniziale, che è il primo ostacolo per un recupero completo.
E' poi importante valutare i fattori predisponenti, nello specifico quelli che contribuiscono al sovraccarico femoro-rotuleo, e correggerli quando possibile. Tra questi: accorciamento della catena posteriore (muscoli ischiocrurali, tricipite surale) o dei flessori dell’anca, debolezza o squilibrio muscolare (ad esempio, quadricipite, glutei), alterazioni biomeccaniche (esempio: ginocchio valgo o rotula alta, come riportato, che però non possono essere corretti se non chirurgicamente), pattern di movimento scorretto durante l’attività fisica (ginocchio valgo dinamico, strategia di movimento a prevalenza quadricipitale).
Il rinforzo muscolare e l'apprendimento di strategie motorie corrette sono il fulcro del trattamento e sono fondamentali per prevenire le recidive.
Continuare il lavoro muscolare è corretto, ma deve essere strutturato in modo graduale e mirato. Tutto il percorso deve mantenere un approccio integrato, e dovrebbe essere portato avanti con la collaborazione di un fisioterapista esperto.
Come ulteriore considerazione, aggiungo che se la RMN è stata eseguita prima del peggioramento, potrebbe avere senso ripeterla per escludere eventuali cambiamenti, come comparsa di condropatia da sovraccarico cronico.
Pur non trattandosi di una patologia grave, la sindrome dolorosa femoro-rotulea può essere molto fastidiosa; il percorso per il ritorno all'attività senza dolore richiede impegno e costanza.
Con il giusto percorso terapeutico e un piano specifico, sono fiducioso che lei possa tornare gradualmente alla danza.
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