Ragazzino di 14 anni viene colpito da un petardo vagante, dopo tac, esame audiometrico (quasi nella

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Ragazzino di 14 anni viene colpito da un petardo vagante, dopo tac, esame audiometrico (quasi nella norma) e 3 visite specialistiche si sospetta una lacerazione/perforazione del timpano, poco visibile in quanto nei primi giorni coperto da sangue. Ad oggi dopo 15gg e ulteriore visita privata il timpano risulta totalmente perforato. Il medico come unica soluzione prospetta “timpanoplastica” con incisione retroauricolare di 2cm. Ad oggi dopo il senso di ovattamento iniziale, il ragazzino dice di sentirci di meno (tappando l orecchio sano ed ascoltando solo con quello perforato), sente basso, distante anche chi gli parla da vicino. Non ha mai avuto capogiri, rumori, ronzii, acufeni o altro.
Le domande che mi assillano sono molteplici, la prima è sicuramente se La Timpanoplastica (o sarebbe meglio dire la meningoplastica) risolta al 100% la problematica del timpano, essendo di fatto una “toppa” di altro materiale, insomma l orecchio torna come prima o è comunque “riparato” lasciando probabili complicanze e problemi futuri? Questa procedura che sembra abbastanza di routine, puo avere compicanze sulla sensibilità dell orecchio, del nervo facciale o altre problematiche? L ipocusia del momento è derivata solamente dalla mancanza del timpano o una volta ricostruito puo continuare avendo lo scoppio “rovinato da altro” anche se ad oggi esame audimetrico e tac risultano tutto sommato buone? Grazie per la spiegazione e l eventuale rassicurazione.
Dr. Marco Borin
Medico estetico, Otorino, Chirurgo estetico
Milano
Buongiorno. Innanzitutto esistono diversi approcci relativi alla timpanoplastica vs miringoplastica. In ambedue i casi, comunque, è indispensabile una valutazione otorinolaringoiatrica con otomicroscopia, definizione con es. audiometrico tonale delle soglie pre intervento. Una volta eseguita una valutazione di questo tipo (che eseguono di solito ORL otochirurghi), si procede con l'intervento. Non è il caso di lasciare aperto il timpano di un ragazzino; al tempo stesso, se si agisce, c'è una buona possibilità di ripresa.

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