Psicologo, psichiatra, neurologo o altro? Buongiorno a tutti! Spero di ricevere indicazioni non

12 risposte
Psicologo, psichiatra, neurologo o altro?

Buongiorno a tutti!
Spero di ricevere indicazioni non soltanto sulla patologia da cui potrei essere affetta (e come eventualmente curarla) ma soprattutto indicazioni sul professionista al quale rivolgermi.

Sono anni che ho problemi di concentrazione e soprattutto di memoria. Dapprima non vi davo troppo peso, credevo fossi io ad essere troppo distratta, e trovavo vari escamotage per sopperire a queste lacune. L'ambiente più ostile era quello accademico, ma riuscii a laurearmi in corso e con il massimo dei voti (in giurisprudenza, ergo ogni giorno studiavo almeno 14h al giorno, soprattutto di notte).
Negli ultimi mesi, tuttavia, la situazione è andata drasticamente peggiorando. Non soltanto la memoria mi sta sempre più abbandonando, facendo pessime figure in termini di impegni e scadenze sul lavoro, ma dimentico persino le cose che mi vengono dette solo 20 minuti prima. Non posso vivere senza prendere appunti altrimenti alle volte non ricordo nemmeno l'incarico che mi è stato dato. Associato a questo vi è un'ulteriore circostanza, ovvero che talvolta, anche dinanzi a conversazioni che mi interessano molto o sono per me importanti, non riesco a seguirle e ho fasi in cui "mi assento". È come se per qualche istante mi perdessi, non so bene in quali pensieri (ex post non li ricordo), nonostante io mi imponga costantemente di concentrarmi, ma il mio cervello proprio non mi segue, e la cosa mi spaventa sempre di più. Ancor più imbarazzante è che io, che mi sono mangiata centinaia di libri durante gli anni accademici, negli ultimi tempi (non sempre per fortuna ma spesso) devo leggere un breve paragrafo anche 2/3 volte prima di comprenderlo, perché per assurdo è come se mi perdessi o non fossi concentrata su ciò che leggo. Potete ben immaginare il disagio che tutto questo possa comportarmi nell'ambiente lavorativo e quanto la mia autostima ne risenta.

Gli amici mi conoscono come una persona sempre attiva ma anche come "la smemorata", e per ridimensionare il disagio che provo mi prendo in giro da sola, ci rido sopra, ma sta diventando sempre più inabilitante e ho sempre più difficoltà a gestire questa situazione.
Preciso che questo mio essere "distratta" si riversa su molteplici aspetti della vita, dal perdere costantemente tutto, a sbattere contro ogni cosa, rompere le cose (che magia sarai mai?!), essere costantemente in ritardo, non ricordare mai nomi e date, dimenticarmi degli impegni presi e prendere impegni concorrenti ecc.. tutte cose che singolarmente non sono gravi e con le quali ci convivo serena da sempre. Se non fosse per la questione della memoria non vi darei alcun peso, ma essendo sempre più invalidante ho deciso di rivolgermi ad uno specialista.

Leggendo alcuni articoli ho appurato che anche gli adulti potrebbero soffrire di ADHD, ed in tal caso a quale specialista dovrei rivolgermi? Psicologo, psichiatra o neurologo? Se psicologo, quale specializzazione in particolare?
Naturalmente la mia è una mera "ipotesi" in quanto non ho competenze per effettuare diagnosi, pertanto, se avete suggerimenti diversi li ascolto volentieri.

Preciso che ho soltanto 28 anni, quindi non credo possa trattarsi di una qualche forma di demenza precoce, anche se a tratti l'ho temuto.

Vi ringrazio per il vostro tempo!

Alessandra
Gentile Alessandra,
è da notare che per la scrittura di questa lettera ha potuto essere concentrata e concisa.
Se lei ha "temuto" e bene che inizi con l'ipotesi organica, cioè la consulenza del neurologo.
Inseguito potrà valutare un lavoro psichico, che tiene più in considerazione la relazione soggettiva tra il tempo e lo spazio, nel suo caso quello che ha a che fare con le dimenticanza, le perdite di oggetto o le cadute... )
Un cordiale saluto.

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Buongiorno, in diversi casi come già scritto qui, è consigliabile sentire il medico per escludere problemi organici, aggiungo però che il neuropsicologo potrebbe fare una valutazione neuropsicologica attraverso la somministrazione delle batterie più indicate. Sarà competenza del neuropsicologo poi informarla se sarà opportuno avviare una riabilitazione cognitiva o psicologica oppure procedere attraverso l'invio al medico neurologo avviando così una collaborazione tra i due professionisti. Oltre a problemi organici i disturbi che lei indica potrebbero avere origine psichica: stress, ansia, conflitti ecc. ecc..
Ipotizzare l'ADHD o altri disturbi è controindicato e l'intervento del professionista neuropsicologo può rispondere ai suoi dubbi e alle preoccupazioni. Quel che è chiaro è la possibilità di indagare bene il problema e nelle possibilità di prendersene cura.
Tanti auguri, Omar
Gentile Alessandra, ribadisco la mia percezione della sua "compattezza" sia nel modo di esprimere le sue idee, sia per l'ordine scelto.
Ha scritto la sua età solo alla fine e ciò mi lascia il sospetto che lei volesse sorprendere in qualche modo il lettore. Con i suoi 28 anni, infatti, il cambiamento che denuncia potrebbe sorprendere.
Non riporta alcun cambiamento nelle sue abitudini di vita né riferisce alcunché alla sua storia recente. Se ciò fosse, allora potrei fare ricorso - in assenza di fatti degenerativi conclamati - alla convinzione che promuove se stessa, cioè, una profezia che si auto avvera.
Come avrà facilmente dedotto ritengo che lei debba scegliere uno psicologo con indirizzo strategico.
Cordialmente
Dott. Paolo Mancino
A mio avviso prima va fatta la diagnosi da un neurologo. Un caro saluto
Salve, non so la sua età, che sarebbe indispensabile conoscere per avere un'idea della possibile causa delle difficoltà mnesiche.
In ogni caso, il medico più indicato è il neurologo, ed una valutazione neuropsicologica.
Cordiali saluti
Buongiorno. Sono d'accordo con i colleghi una valutazione neuropsicologica è la direzione più adatta.

MT
Buongiorno, concordo con i colleghi; escluda prima problemi di natura organica e, successivamente, se necessario, consulti uno psicologo/psicoterapeuta
Saluti e buona fortuna
SP
Gentile Utente,

mi trovo d'accordo con i colleghi. Dal momento che nota difficoltà di memoria e concentrazione, le suggerisco di consultare prima un neurologo e un neuropsicologo. Di solito si procede escludendo prima la presenza di cause organiche. Tuttavia le sue difficoltà potrebbero anche avere origine psicogena, in tal caso potrebbe esserle d'aiuto un percorso psicologico. Vorrei rimandarle che è stata molto "in gamba" a chiedere aiuto, nonostante le preoccupazioni che immagino stia affrontando.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Silvia Di Falco-psicologa
Buongiorno Alessandra,
inizi con una valutazione neuropsicologica. Così facendo può escludere disturbi neurologici e rassicurarsi di non avere patologie organiche. Inoltre, posso già rincuorarla dicendole che non è demenza, come dice, è troppo giovane.
In seguito, potrebbe iniziare un percorso psicologico per comprendere l’interazione tra stress e memoria. Spesso nelle situazioni in cui sentiamo di dover essere “performativi” il nostro corpo produce ormoni che inibiscono la corretta assimilazione di informazioni, si crea così un paradosso in cui più ci sforziamo, meno otteniamo. Restando a disposizione, le auguro una buona giornata.
Cara Alessandra, buongiorno!
Comprendo che la tua qualità di vita risulti inficiata da quanto descritto; per una diagnosi sul disturbo di attenzione puoi consultare un* psicolog* che si occupa di disturbi dell'apprendimento, ma quello che sento più urgente è che tu ti possa affidare ad un terapeuta per una consulenza che ti guidi e sostenga nell'indagare quello che ti sta succedendo. Ti mando un incoraggiamento grande. Cristina
Salve, io le consiglio di iniziare a consultare un neurologo per una valutazione, e in base a quella capire poi in che modo procedere
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