Onde T negative da v2 a v5 da seduto prima di prova da sforzo in uomo di 45 anni asintomatico, ecg p
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Onde T negative da v2 a v5 da seduto prima di prova da sforzo in uomo di 45 anni asintomatico, ecg precedente normale. Prova massimale negativa, pseudonormalizzazione onda T a sede anteriore durante prova da sforzo. Eco nella norma. Cosa c'è da fare?
Gentile Paziente,
in base alla sua descrizione, la presenza di onde T negative da V2 a V5 all’ECG a riposo, con precedente tracciato normale e assenza di sintomi, può avere diverse spiegazioni. La pseudonormalizzazione delle onde T durante lo sforzo, in un contesto di prova massimale negativa per ischemia ed ecocardiogramma nella norma, riduce il sospetto di una cardiopatia ischemica significativa.
In casi come il suo, queste alterazioni potrebbero essere legate a variazioni del tono autonomico, una condizione benigna o, in alcuni casi, a una lieve anomalia della ripolarizzazione senza significato patologico. L’ecocardiogramma normale esclude problemi strutturali come ipertrofia ventricolare o cardiomiopatie.
Le raccomandazioni attuali suggeriscono, in assenza di sintomi e con prove non indicative di ischemia, un approccio conservativo. Potrebbe essere utile un controllo ECG periodico (ad esempio dopo 6-12 mesi) per verificare la stabilità del quadro. Se in futuro dovessero comparire sintomi come dolore toracico, affanno o palpitazioni, sarà opportuna una rivalutazione con eventuale approfondimento (es. Holter, risonanza magnetica cardiaca o TC coronarica).
Per ora, però, non sembrano necessari ulteriori accertamenti invasivi. Le consiglio comunque di mantenere uno stile di vita sano, con regolare attività fisica e controllo dei fattori di rischio cardiovascolare (pressione, colesterolo, glicemia).
in base alla sua descrizione, la presenza di onde T negative da V2 a V5 all’ECG a riposo, con precedente tracciato normale e assenza di sintomi, può avere diverse spiegazioni. La pseudonormalizzazione delle onde T durante lo sforzo, in un contesto di prova massimale negativa per ischemia ed ecocardiogramma nella norma, riduce il sospetto di una cardiopatia ischemica significativa.
In casi come il suo, queste alterazioni potrebbero essere legate a variazioni del tono autonomico, una condizione benigna o, in alcuni casi, a una lieve anomalia della ripolarizzazione senza significato patologico. L’ecocardiogramma normale esclude problemi strutturali come ipertrofia ventricolare o cardiomiopatie.
Le raccomandazioni attuali suggeriscono, in assenza di sintomi e con prove non indicative di ischemia, un approccio conservativo. Potrebbe essere utile un controllo ECG periodico (ad esempio dopo 6-12 mesi) per verificare la stabilità del quadro. Se in futuro dovessero comparire sintomi come dolore toracico, affanno o palpitazioni, sarà opportuna una rivalutazione con eventuale approfondimento (es. Holter, risonanza magnetica cardiaca o TC coronarica).
Per ora, però, non sembrano necessari ulteriori accertamenti invasivi. Le consiglio comunque di mantenere uno stile di vita sano, con regolare attività fisica e controllo dei fattori di rischio cardiovascolare (pressione, colesterolo, glicemia).
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