Mio marito prende la cardioaspirina giornalmente x ché cadiopatico con due stand messi a 48 anni, or

Buonasera. L’acido acetilsalicilico (ASA) inibisce in maniera irreversibile la ciclossigenasi piastrinica ( COX-1 ) e per conseguenza esercita una azione antiaggregante per circa 7-8 giorni. Diversamente l’Ibubrofene esplica la sua azione in forma reversibile ovvero alla sua sospensione tale effetto scompare. In relazione a questi aspetti biochimici negli anni 2003 – 2004 sono stati condotti degli studi sulle possibili interazioni dei due composti ed in particolar modo è stato ipotizzato, alla luce di alcuni studi condotti su volontari, come la duplice assunzione riduca l’effetto protettivo dell’ASA per una azione antagonista dell’Ibuprofene. Analoghe interazioni sono state evidenziate con il Diclofenac. Nella mia pratica clinica di cardiologo pertanto sono solito far interrompere la cardioaspirina qualora venga introdotto l’Ibubrofene, per altre ragioni terapeutiche come nel suo caso, reintroducendola una volta terminata l’assunzione di quest’ultimo.