mi presento ho 32 anni e ho ricevuto esito di una biopsia epatica dopo aumento ALT da 80 a 100 nell'

1 risposte
mi presento ho 32 anni e ho ricevuto esito di una biopsia epatica dopo aumento ALT da 80 a 100 nell'ultimo anno e volevo capire qualcosa in più e se preoccuparmi: Frustolo agobioptico frammentato di parenchima epatico, in parte sub-capsulare, ad architettura lobulare preservata, comprendente circa 11 spazi portali, alcuni dei quali sede di un minimo infiltrato linfocitario e granulocitario eosinofilo, in assenza di epatite dell'interfaccia e di granulomi, di lieve reazione duttulare e di focali aspetti di ipervascolarizzazione. Il parenchima lobulare è sede di occasionali focolai di attività necroinfiammatoria e di focale dilatazione sinusoidale, associata ad aspetti di arterializzazione (CD34+). E' presente steatosi di grado lieve (5% circa), e numerosi nuclei epatocitari appaiono glicogenati. Non si osservano epatociti balloniformi, siderosi epatocellulare e materiale riferibile ad alfa-1 antitripsina. Non si osserva significativa fibrosi. Commento: i reperti morfologici descritti appaiono di per sé privi di carattere di specificità; si segnala, tuttavia, che taluni dei suddetti reperti sono osservabili nello spettro del disordine vascolare porto-sinusoidale (PSVD). Altri aspetti, inoltre, suggeriscono l'opportunità di approfondimento clinico-laboratoristico volto a escludere eventuali eziologie iatrogene e/o metaboliche (e.g. malattia di Wilson). grazie mille per la risposta.
Dott. Ivan Isaia
Internista, Ecografista, Epatologo
Catania
Buonasera, il referto della sua biopsia epatica descrive un quadro lievemente alterato ma senza segni di malattia epatica grave o evolutiva. La struttura del fegato è conservata, non ci sono segni di epatite cronica attiva, fibrosi significativa o cirrosi. È presente solo una lieve steatosi (fegato grasso) e qualche segno infiammatorio minimo, comuni anche in persone giovani o ex fumatori, o in presenza di lieve insulino-resistenza. Alcuni reperti vascolari (dilatazione sinusoidale, arterializzazione) sono aspecifici, ma talvolta si osservano in condizioni rare e benigne come il cosiddetto disordine vascolare porto-sinusoidale (PSVD). Non c’è motivo di allarme immediato, ma è corretto completare gli accertamenti consigliati (ad esempio test per malattie metaboliche o genetiche come la malattia di Wilson) e fare un follow-up epatologico periodico. Nulla di eclatante o preoccupante ma importante fare attenzione e completare un inquadramento clinico completo.

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