Ma un disturbo ossessivo, pur accompagnato da insight, potrebbe degenerare in psicosi? Ho sottoposto

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Ma un disturbo ossessivo, pur accompagnato da insight, potrebbe degenerare in psicosi? Ho sottoposto alcuni dei miei sintomi ricorrenti ad altri medici, alcuni dei quali mi hanno riscontrato che nel mio caso potrebbe effettivamente esistere, sulla base di quanto ho riferito tramite richiesta di cobsulto online, un rischio di esordio psicotico. Tra questi sintomi, potrei riportare un senso di paura ingiustificato e improvviso, che mi assale in risposta a normali stimoli sensoriali: la vista di un edificio di notevole altezza o il profilo contorto di un albero o il disegno di una tappezzeria; oggetti molto quotidiani, certo, ma che d'un tratto assumono alla mia fantasia un aspetto inquietante, sinistro, che mi fa temere di non essere più in grado di percepirli per quello che sono, ma in maniera distorta, alterata, come avviene, appunto, nel delirio. Tali pensieri presentano una gamma d varianti nei contenuti che è pressoché infinita, ma costante è l'allarme che la loro comparsa fa scaturire in me; esrmpio: e se non fossi più in grado di riconoscere come 'mio' il mio corpo, ma iniziassi a credere che sia qualcosa di altro da me? E se smettessi di riconoscermi nel mio io, e dubitassi della mia identità? Sono costruzioni mentali prive di senso, ma proprio per questo mi spaventano: perché se la mia mente le ha formulate potrebbe significare che stia delirando! E perciò, quando mi vengono pensieri simili, io inizio a dubitare del mio esame di realtà, e siccome la prospettiva di delirare mi angoscia, mi vedo costretto, allo scopo di fugare quella angoscia, a dirmi che quello che ho davanti è solo un palazzo e niente di altro, e che l'ipotesi che quello che vedo contenga altri significati è infondata, oppure che so che non ha senso dubitare che io sia me stesso e che il mio corpo sia mio etc... ; tuttavia è ridicolo doversi estenuare per ribadire a se stessi cose che già si sanno, e solo per rassicurarsi di non aver motivo di dubitare della propria integrità psichica, cosa che di norma sarebbe sottintesa. Estenuanti quanto inconcludenti diatribe interne a cui mi obbligo, ma il dubbio rimane, insieme al sospetto che oltre a una base ossessiva io stia covando un nucleo psicotico, magari non riconosciuto oppure sottovalutato dallo stesso psichiatra che mi ha in cura... Forse non proprio schizofrenia, ma un doc schizotipico, oppure la cosiddetta sindrome da rischio psicotico, in cui un barlume di lucidità è ancora preservato... Non so che fare quando mi vengono questi pensieri : combatterli, e convincermi che sono privi di senso (cosa che già so...)? Oppure lasciarli passare(cosa impossibile per me, perché non riesco ad accettare di averli e di confrontarmi con le terribili conseguenze di averli...)?
Salve, a volte il confine tra psicosi e disturbo ossessivo-compulsivo è molto labile. Sicuramente un colloquio approfondito con uno specialista e una accurata raccolta anamnestica può aiutarla a fare maggiore chiarezza

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Salve, per quanto riguarda i pensieri intrusivi, ossessivi e le fobie penso che le possa giovare una terapia farmacologica a base di antidepressivo, che abbia anche un'azione antiossessivante, in augmentation con Olanzapina a basso dosaggio (utile anche per evitare di scavallare eventualmente nella psicosi). Utile anche un percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale. Utile anche imparare a
ridimensionare i pensieri, ovvero accettare che i pensieri sono "pensieri che passano nella mente, e poi se ne vanno" (meditazione Mindfulness)

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