Ho quasi 38 anni e il 4 marzo mi sono sottoposta ad una blefa
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Ho quasi 38 anni e il 4 marzo mi sono sottoposta ad una blefaroplastica inferiore. A distanza di 3 mesi vedo un rigonfiamento, sembra che le borse ci siano ancora, mentre un mese dopo l'operazione il mio volto sembrava migliore. È come se ci fosse stato un peggioramento e mi chiedo se sia normale. Il mio chirurgo dice che è normale e che ci vedremo a settembre... insomma, me l'ha data cortissima... ma io sono molto dubbiosa e a tratti ho crisi di ansia e leggera depressione per la mancanza di risultato. È normale che dopo l'operazione ci sia stato un primo miglioramento e che adesso...sia di nuovo peggiorato? Grazie
Gentile paziente,
comprendo perfettamente la Sua preoccupazione, soprattutto considerando l’impatto che un intervento sul volto può avere anche sul piano emotivo. È effettivamente possibile che, dopo una blefaroplastica inferiore, si osservi un miglioramento iniziale seguito da una fase di “regressione apparente”, dovuta al rimodellamento tissutale, edema residuo profondo, o fibrosi post-chirurgica, che possono manifestarsi anche a distanza di mesi. Tuttavia, dopo tre mesi, ci si aspetta quantomeno una stabilizzazione del risultato o un miglioramento progressivo, non un peggioramento visibile.
Il fatto che Lei percepisca un rigonfiamento simile alla condizione preoperatoria merita attenzione. Non è detto che il problema sia definitivo, ma è corretto pretendere ascolto e una valutazione dettagliata, non una risposta sbrigativa. In alcuni casi, possono persistere borse adipose residue non rimosse, edema cronico, o pseudo-ernie, che andrebbero rivalutate con esame obiettivo e, se necessario, supportate da ecografia o imaging.
Il suggerimento di “vedersi a settembre” può essere motivato dal voler attendere una guarigione completa, ma se Lei ha crisi di ansia, insoddisfazione persistente e dubbi oggettivi sul risultato, Le consiglio con serenità di consultare un altro chirurgo plastico esperto in chirurgia palpebrale per un secondo parere: non per sfiducia, ma per acquisire maggiore consapevolezza sulla Sua situazione clinica.
Nel frattempo, se non l’ha già fatto, può essere utile documentare fotograficamente l’evoluzione per avere riferimenti chiari da mostrare al professionista. Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
comprendo perfettamente la Sua preoccupazione, soprattutto considerando l’impatto che un intervento sul volto può avere anche sul piano emotivo. È effettivamente possibile che, dopo una blefaroplastica inferiore, si osservi un miglioramento iniziale seguito da una fase di “regressione apparente”, dovuta al rimodellamento tissutale, edema residuo profondo, o fibrosi post-chirurgica, che possono manifestarsi anche a distanza di mesi. Tuttavia, dopo tre mesi, ci si aspetta quantomeno una stabilizzazione del risultato o un miglioramento progressivo, non un peggioramento visibile.
Il fatto che Lei percepisca un rigonfiamento simile alla condizione preoperatoria merita attenzione. Non è detto che il problema sia definitivo, ma è corretto pretendere ascolto e una valutazione dettagliata, non una risposta sbrigativa. In alcuni casi, possono persistere borse adipose residue non rimosse, edema cronico, o pseudo-ernie, che andrebbero rivalutate con esame obiettivo e, se necessario, supportate da ecografia o imaging.
Il suggerimento di “vedersi a settembre” può essere motivato dal voler attendere una guarigione completa, ma se Lei ha crisi di ansia, insoddisfazione persistente e dubbi oggettivi sul risultato, Le consiglio con serenità di consultare un altro chirurgo plastico esperto in chirurgia palpebrale per un secondo parere: non per sfiducia, ma per acquisire maggiore consapevolezza sulla Sua situazione clinica.
Nel frattempo, se non l’ha già fatto, può essere utile documentare fotograficamente l’evoluzione per avere riferimenti chiari da mostrare al professionista. Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
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Un intervento chirurgico va valutato almeno dopo 6 mesi di guarigione. Tuttavia, nel caso specifico, può succedere che rimane del grasso residuo in eccesso, inizialmente mascherato dall’edema dei tessuti. O viceversa, residua ancora edema post operatorio che può ingannare. Le consiglio di attendere, e solo dopo valutare col proprio chirurgo se è necessaria una revisione dell’intervento
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