Ho da circa un mese e mezzo un forte dolore tra le scapole.le prime due settimane sono state allarma

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Ho da circa un mese e mezzo un forte dolore tra le scapole.le prime due settimane sono state allarmanti,mi svegliavo con una fitta tra le scapole, tale da non poter quasi respirare, mi mancava il fiato e gonfiare i polmoni per prendere aria, era come sentire una pugnalata tra le scapole.il dolore passava dall'interno della scapola destra nel giro di 4/6giorni,a quella sinistra,dopo due settimane il dolore ha iniziato a calmarsi un po', stando chiaramente a estremo riposo, anche solo portare il cane a fare una passeggiata era fuori discussione!mi è stata fatta fare una radiografia lombosacrale, il medico si è sbagliato riguardo alla zona,ma questa si è rivelata comunque abbastanza disastrata, soffro da tempo del morbo di sudek, quindi mi aspettavo osteodistrofia,presentavo anche discopatie, comunque parlando di nuovo con il medico di base,mi viene fatta fare una TAC rachide dorsale e lombo sacrale,di seguito il referto:
Quesito diagnostico: cedimenti strutturali d11-d12-l1-l2, discopatiaOsteodistrofia.
TECNICA
Esame eseguito con tecnica volumetrica nelle sole condizioni basali.
Acquisizione multistrato (64s) con successive ricostruzioni assiali e multiplanari mirate allo studio del rachide.
RACHIDE
Non si apprezzano cedimenti strutturali significative in tutta la colonna.
Si segnala minimo affondamento della limitante somatica superiore di D12.
Sono presenti ampie ernie di Schmorl al passaggio D6-D7.
Il muro posteriore è sostanzialmente allineato.
I dischi intersomatici sono sostanzialmente normali, non significativamente ridotti in spessore.
Non sono evidenti protusioni posteriori significative in tutti gli ambiti considerati nell'esame.
Al persistere del dubbio clinico consigliabile valutazione con RM.
fine valutazione TAC.
Ora ho 37anni soffro di questo morbo di sudek, ho polsi deformi la caviglia sinistra presenta edema, e osteoporosi riconducibile al"sudek", secondo il mio medico di base,alla schiena sostanzialmente non ho nulla di grave.Ma ora è più di una settimana che il dolore tra le scapole è tornato forte, non quanto le prime due settimane,ma sostanzialmente molto forte.Il medico mi consiglia di fare esercizi o meglio, del nuoto, gli ho spiegato che faccio fatica ad alzarmi in piedi senza sentire la ormai solita"pugnalata"tra le scapole, non vuole prescrivermi anti-infiammatori o dolorifici.Non so che fare,mi sento trattato come fossi ipocondriaco,ma sono da sempre una persona forte, che da che avevo 4anni ho iniziato a giocare a calcio,a 14 ho iniziato a lavorare nei periodi prima delle vacanze per circa 3mesi/4 all'anno in cantiere, per poi lasciare la scuola a 16anni e incominciare quella che pensavo potesse essere la mia carriera nel campo edile (per i primi 6anni di lavoro i sacchi di cemento pesavano 50kg,e non 25kg come ora),in contemporanea ho portato avanti il calcio, boxe e judo, fino hai 22anni!
Poi ho rotto entrambi gli ossi scafoide,dx e sx, dopo una guarigione che di fatto non è mai avvenuta, anzi con il tempo i polsi sono peggiorati parecchio, mi è stata diagnosticata l'algiodistrofia o morbo di sudek!
Non so davvero che fare o a che santo votarmi per la schiena e i dolori che sento! purtroppo ho il 100%di invalidità con inabilità lavorativa, è una pensione esigua di meno di 300€al mese, non vedo più un futuro, e ogni volta che si presenta un problema fisico, mi sembra inutile cercare delle soluzioni in quanto dopo mille visite, non c'è mai nulla da fare,ora c'è di mezzo la schiena, e la cosa mi spaventa parecchio, il dolore c'è e è tutto meno che lieve!
Non so davvero come fare, chiedo soltanto di essere veramente ascoltato e almeno un minimo di aiuto, perché non so davvero più come fare, avevo una vita e adesso è come sparita tra problemi fisici e ora anche solo andare avanti è faticoso senza più un futuro dignitoso davanti a me.Qualsiasi consiglio è ben accetto!!
Scusate il"poema"clinico, ma ho cercato di essere il più preciso possibile! Grazie!
Dr. Carlo Luca Romanò
Ortopedico
Milano
Le consiglio una visita ortopedica. Oggi è possibile, in alcuni casi, utilizzare la medicina rigenerativa per curare problemi simili ai suoi.
Rimanendo a disposizione, porgo cordiali saluti. Carlo Romanò

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