Ho 33 anni. Soffro di dolori cronici da qualche anno. Ho un po' di scoliosi e problemini posturali e
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risposte
Ho 33 anni. Soffro di dolori cronici da qualche anno. Ho un po' di scoliosi e problemini posturali e anni fa ho fatto sedute di terapia Tecar, infiltrazioni di antinfiammatori e ginnastica posturale. Attualmente faccio regolarmente pilates e yoga e un po' di pesi. Tuttavia da un po' di mesi ho un dolore localizzato nella zona scapolare/cervicale /spalla destra legata probabilmente ad una forte contrattura che va e viene ma non riesco a eliminare. Faccio anche sedute presso un osteopata. Il medico mi ha invece consigliato il nuoto.
Cosa potrebbe essere? Come potrei risolvere?
Grazie
Cosa potrebbe essere? Come potrei risolvere?
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Salve, se si escludono i problemi muscolo scheletrici tramite l’osteopata si può pensare ad un problema viscerale, ad esempio epatico.
Cordiali
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Che diagnosi le hanno fatto i due professionisti ?
Buongiorno,
il quadro che descrive è molto comune in persone giovani e attive che hanno una storia di scoliosi e compensi posturali: anche se si fa attività fisica e si mantiene un buon stile di vita, può rimanere una “zona debole” che tende a riaccendersi periodicamente.
Quando un dolore persiste da mesi nella zona scapola–cervicale–spalla destra, nonostante stretching, osteopatia e attività fisica, di solito significa che lì non c’è una semplice contrattura, ma:
• un’alterazione di carico cervicale,
• una disfunzione dell’articolazione scapolo-omerale,
• oppure un compenso posturale che continua a ripetersi.
In questi casi non basta “rinforzare” o “allungare”: serve capire perché quella zona lavora male.
Per esperienza clinica, le cause più frequenti sono:
• scapola che non scivola bene sul torace (dyskinesia scapolare);
• rigidità cervicale profonda che mantiene il trapezio contratto;
• sovraccarico dell’ATM (mandibola) che incide enormemente sulla parte alta del dorso;
• tensioni dei rotatori interni della spalla;
• respirazione alta che mantiene la zona sempre “attiva”.
Il nuoto può aiutare in alcuni casi, ma può peggiorare se il problema nasce da un meccanismo scapolare alterato, perché ripete un gesto mal-coordinato centinaia di volte.
La soluzione più efficace è una valutazione funzionale completa di cervicale, scapola, spalla e postura globale, per capire da dove arriva l’errore di movimento e correggerlo alla radice.
Una volta individuato il motivo, il miglioramento è di solito rapido e stabile.
Se desidera un orientamento più preciso, sono a disposizione.
Un caro saluto,
Dr. Filippo Gargiulo
il quadro che descrive è molto comune in persone giovani e attive che hanno una storia di scoliosi e compensi posturali: anche se si fa attività fisica e si mantiene un buon stile di vita, può rimanere una “zona debole” che tende a riaccendersi periodicamente.
Quando un dolore persiste da mesi nella zona scapola–cervicale–spalla destra, nonostante stretching, osteopatia e attività fisica, di solito significa che lì non c’è una semplice contrattura, ma:
• un’alterazione di carico cervicale,
• una disfunzione dell’articolazione scapolo-omerale,
• oppure un compenso posturale che continua a ripetersi.
In questi casi non basta “rinforzare” o “allungare”: serve capire perché quella zona lavora male.
Per esperienza clinica, le cause più frequenti sono:
• scapola che non scivola bene sul torace (dyskinesia scapolare);
• rigidità cervicale profonda che mantiene il trapezio contratto;
• sovraccarico dell’ATM (mandibola) che incide enormemente sulla parte alta del dorso;
• tensioni dei rotatori interni della spalla;
• respirazione alta che mantiene la zona sempre “attiva”.
Il nuoto può aiutare in alcuni casi, ma può peggiorare se il problema nasce da un meccanismo scapolare alterato, perché ripete un gesto mal-coordinato centinaia di volte.
La soluzione più efficace è una valutazione funzionale completa di cervicale, scapola, spalla e postura globale, per capire da dove arriva l’errore di movimento e correggerlo alla radice.
Una volta individuato il motivo, il miglioramento è di solito rapido e stabile.
Se desidera un orientamento più preciso, sono a disposizione.
Un caro saluto,
Dr. Filippo Gargiulo
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