Gentilissimi, ho un dubbio relativo alla modalità di installazione di un impianto dentale per un inc
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Gentilissimi, ho un dubbio relativo alla modalità di installazione di un impianto dentale per un incisivo inferiore devitalizzato che, dopo anni di ritrattamenti e recidive (l'ultima recidiva sette mesi fa con ascesso e trattamento con canale aperto durato fino a pochi giorni fa... sì, ben sette mesi di medicazioni e chiusura temporanea), adesso, appena fatta la chiusura del canale, mentre veniva otturato si è rotto dentro la gengiva, e necessita dunque di essere rimosso. Il dentista da cui sono in cura, che sinora non mi ha fatto alcuna tac ma solo RX durante le medicazioni, mi ha proposto un impianto post-estrattivo con dente provvisorio e dopo qualche mese, il definitivo. Ho anche l'ulteriore problema di indossare le mascherine di contenzione notturne (Vivera) dopo un trattamento con Invisalign terminato qualche anno fa, che sinceramente vorrei salvare (visto l'elevato costo) e continuare ad utilizzare dopo l'impianto provvisorio e definitivo. Per questo motivo il dentista mi ha detto che avrebbe utilizzato la mascherina come "stampo" per realizzare la protesi il più possibile identica al mio attuale incisivo, tant'è che aveva fatto una tac alla mascherina per avere la forma precisa. Tutto sarebbe andato così se non fosse che una mia cara amica dentista, ma purtroppo distante per avermi in cura, mi ha detto che su un dente problematico come il mio, che ha avuto parecchie recidive, sarebbe molto rischioso un impianto post-estrattivo, perché potrebbe causare a breve il ritiro della gengiva con conseguente scopertura del colletto della protesi, e che invece sarebbe necessario attendere che l'osso sia ben rigenerato, e questo si può verificare solo facendo una tac. Secondo l'amica bisognerebbe mettere un provvisorio con ponte di Maryland (quindi incollato agli altri denti e non impiantato), attendere i giusti tempi e poi fare l'impianto. Nel frattempo si potrebbe fare una mascherina temporanea di quelle più economiche rispetto alle Vivera da utilizzare col ponte (perché ovviamente la mia non entrerebbe) oppure sacrificare una mascherina Vivera incidendola dove c'è il ponte e poi utilizzare le altre una volta messo l'impianto. Sono molto confusa e non so quale consiglio seguire, anche se della mia amica sinceramente mi fido molto, e la cosa ha ovviamente indispettito l'altro dentista, che di fronte ai miei leciti dubbi, ha preferito non fare più nulla. Nel frattempo mi sto tenendo il dente rotto nell'attesa di capire che fare, col rischio che si infetti nuovamente. Spero possiate consigliarmi sulla corretta procedura o almeno sugli step giusti da seguire per uscire da questa situazione senza ritrovarmi a breve con altri problemi. Grazie a tutti.
Le dico che sono d'accordo con la sua amica dentista. Io sacrificherei una masch. Vivera per poi procedere con le altre...
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Buonasera , l'impianto dentale come qualsiasi altra cura mediche sono corrette se inserite nel conteso giusto . Il posizionamento di un impianto può essere inserito inserendo sia l'osso che un innesto gengivale che garantisce la non recidiva della gengiva. Certamente questa valutazione deve essere valutata durante una visita e con rx al seguito cosi potrò essere preciso garantire fiducia e risoluzione di cio che le è accaduto.
Mi auguro di essere stato di aiuto colgo l'occasione per porgerLe distinti saluti
Vaja Dr Fabio
Mi auguro di essere stato di aiuto colgo l'occasione per porgerLe distinti saluti
Vaja Dr Fabio
Prima di tutto cambi dentista.
Poi esegua una CONE BEAM ARCATA INFERIORE.
Una volta visionata si potrà capire se fare un impianto post estrattivo o aspettare 3/4 mesi affinché si formi il nuovo osso.
Il dente va estratto quanto prima per evitare che l'infezione, riassorba ulteriormente l'osso residuo.
Più che un Maryland bridge che non consente il passaggio del filo interdentale per l'igiene, si può fare un dente in resina con due ganci estetici , non in metallo.
L'impianto può essere inserito subito, basta che sia posizionato oltre l'infezione periapicale e pulendo bene l'alveolo.
Dopo due mesi si inserirà la vite di guarigione e dopo 7/10 giorni dinorendrra l'impronta e poi dopo 10/14 si inserirà la corona definitiva, avvitata o cementata
Poi esegua una CONE BEAM ARCATA INFERIORE.
Una volta visionata si potrà capire se fare un impianto post estrattivo o aspettare 3/4 mesi affinché si formi il nuovo osso.
Il dente va estratto quanto prima per evitare che l'infezione, riassorba ulteriormente l'osso residuo.
Più che un Maryland bridge che non consente il passaggio del filo interdentale per l'igiene, si può fare un dente in resina con due ganci estetici , non in metallo.
L'impianto può essere inserito subito, basta che sia posizionato oltre l'infezione periapicale e pulendo bene l'alveolo.
Dopo due mesi si inserirà la vite di guarigione e dopo 7/10 giorni dinorendrra l'impronta e poi dopo 10/14 si inserirà la corona definitiva, avvitata o cementata
Non sono per nulla d'accordo con la sua amica , la procedura chirurgica adatta permetterebbe di fare il post estrattivo immediato senza perdere osso ma non farei il carico immediato ( in questo caso veramente rischioso) ...per quanto riguarda la mascherina , essendo di contenzione, ha un costo irrisorio , ritengo possa essere sacrificabile.
Buongiorno, anch'io procederei in 2 fasi, prima estrazione e guarigione e poi impianto, questa il protocollo implantare in un sito con pregressi ascessi. le soluzioni per il provvisorio e le Vivera si possono valutare in modo da permetterle il riutilizzo delle stesse a fine cura. se vuole può prenotare una visita a Milano o Monza
Non avendo dati oggettivi per fare una giusta diagnosi Posso solo dire che il post estrattivo è una tecnica valida se eseguita da un bravo chirurgo, eviterei il carico immediato ma serve una tac per progettare bene il suo caso. Estrarre ed attendere almeno 3 mesi, poi fare impianto ed attendere altri tre mesi per mettere il dente definitivo e un tempo lunghissimo per questo il collega le ha suggerito il post estrattivo.
La scelta è del clinico; la sua scelta è subordinata a quale clinico affidarsi e di cui fidarsi.
La scelta è del clinico; la sua scelta è subordinata a quale clinico affidarsi e di cui fidarsi.
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