Gentili dottori, Sono un maratoneta 40 enne, amatoriale a ritmi abbastanza lenti. Lo scorso anno ne

1 risposte
Gentili dottori,
Sono un maratoneta 40 enne, amatoriale a ritmi abbastanza lenti. Lo scorso anno nel mese di agosto, dopo diversi allenamenti di corsa fatti con un tacco elevato (circa 1.5 cm) a causa del tendine di achille dolorante (ormai guarito) mi è sopraggiunto un progressivo fastidio agli alluci, prima laterale e poi anche leggermente sotto, con fastidio all'estensione massima della falange prossimale dell'alluce. Avevo un impegno importante così ho fatto una infiltrazione e poi una maratona, dunque mi sono fermato e sono fermo ormai da 10 mesi circa.
Quel fastidio agli alluci tuttavia è ricomparso e resta. Ho la sensazione che l'osso del metatarso tocchi per terra e di lato (esattamente in mezzo all'inserzione tra metarardi e falange prossimale) alla palpazione è molto dolente.
Ho pensato a sesamoidite, alluce rigido etc
La rx ha escluso fratture o migrazioni dei sesamoidi che appaiono perfetti. Così come ha del tutto escluso l'alluce rigido.
Ho dunque fatto una risonanza, ieri, il cui referto è il seguente: minimi segni di sublussazione metatarso falangea del primo dito con lacerazione della capsula articolare e piccola raccolta fluida sulla faccia dorsale.
Il radiologo mi ha escluso espressamente un quadro di sesamoidite.
Diagnosi identifica per entrambi gli alluci (fastidio insorto simultaneamente)
Consapevole del fatto che non può farsi diagnosi a distanza senza visita clinica, vi chiedo:
Il quadro è compatibile con una ipotesi di turf toe (preciso di non aver mai avuto tumefazioni, rossori, dolori lancinanti e lividi et similia)?
Se si o comunque alla luce del quadro descritto si tratta di patologia guaribile con recupero al 100% oppure il fatto che sia decorso un anno (anche se non ho corso) può avermi ormai definitivamente pregiudicato ovvero cronicizzato il problema?
Sempre discorrendo in via di ipotesi, e ferma la necessità di visita specialistica, il protocollo terapeutico da seguire di solito quale è?
Vi ringrazio della pazienza, segnalando che mi preme soprattutto la seconda domanda. Vi prego di aiutarmi.
Buongiorno,
il quadro da lei descritto può essere compatibile con ciò che genericamente si definisce turf toe. Come avrà certamente letto la sindrome può essere provocata da una varietà di lesioni e può avere diversi gradi di severità.
Sicuramente la cronicizzazione del problema e soprattutto la mancata diagnosi da parte di uno specialista sono fattori che possono allontanare la guarigione completa. Il trattamento iniziale è soprattutto conservativo, ma l'insorgenza del suo problema non è recente, per cui rimane imperativo formulare prima una diagnosi e successivamente impostare un protocollo terapeutico consono.
Cordiali Saluti

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