Gentili dottori, soffro da circa 1 anno di astenopia (CVS) a seguito di un periodo prolungato di fo

4 risposte
Gentili dottori,
soffro da circa 1 anno di astenopia (CVS) a seguito di un periodo prolungato di forte affaticamento visivo al PC anche a causa dell'utilizzo di occhiali da lontano e quindi più forti del dovuto (sono miope e ho 47 anni).
Ciò mi comporta i classici sintomi asteniopici (dolori oculari, emicranie e sofferenza neuropatica generalizzata) quando mi espongo alle fonti luminose (dei termminali o della luce solare).
Pur riducendo il tempo che passo al PC (con cui ci lavoro) da allora i miglioramenti sono stati minimi.
Dopo aver consultato in un anno ben 3 oculisti e 2 neurologi che hanno tutti escluso altre patologie, mi è stato suggerito di effettuare un esame ortottico ed eventualmente percorso di visual training per riabilitazione visiva e lenti prismatiche.
Ritenete che possa ciò essere risolutivo o comunque utile? Vorrei affidarmi a un'ortottista/oculista che abbia già curato e risolto casi di astenopia.
Sono in Campania ma disposto a spostarmi anche fuori regione.
Grazie a chi saprà aiutarmi o consigliarmi.
Buon pomeriggio, si certamente la visita ortottica permette di evidenziare se ci sono alterazioni del sistema visivo che possono essere corrette o gestite al meglio con terapie ottiche o riabilitative. Quindi certamente è consigliata una valutazione per i sintomi che riferisce.

Cordialmente.

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Gentile utente sicuramente da quanto esposto vi sono tre elementi di fastidio che possono aumentare i sintomi e cioè le luci artificiali degli schermi, la luce naturale del sole del sole e i tempi di permanenza davanti al videoterminale. Di solito un miope a 47 anni inizia ad avere i primi problemi da vicino (presbiopia) che potrebbero rappresentare un ulteriore elemento che potrebbe contribuire ai sintomi astenopici di cui parla. Cosa fare? Vi sono delle soluzioni visive che potrebbero essere di aiuto e vale a dire le lenti dinamiche a supporto accomodativo ho scritto un articolo molto dettagliato in merito e lo può leggere seguendo questo link bit.ly/3KlXkL7
Inoltre per le luci potrebbe essere utile l'utilizzo di lenti fotosensibili di seconda categoria che sono quelle che partono da un colore 15% fino scurirsi dell'85% al sole oppure si potrebbero provare le colorazioni selettive, che sono lenti filtranti specifiche che spaziano dall'azzurro, al rosa pastello al giallo, all'arancio chiaro, al violetto che di solito sono di supporto se vengono percepite dal soggetto come riposanti corredate da un trattamento antiriflesso specifico. (di solito un buon centro ottico ha dei kit di prova)
Da premettere che prima di consigliare la soluzione visiva e quindi un tipo di lente va studiata la visione in termini di prestazioni visive ed è per questo che un buon ortottista sarà di supporto.
Anche perchè nella sua domanda parla anche di lenti prismatiche; le lenti prismatiche si usano nelle diplopie e nelle disparità di fissazione o in altri casi che comunque valuterà il professionista.
Buonasera. L'astenopia è il sintomo più comune per indicare una situazione di discomfort visivo.
Ma effettivamente a volte può nascondere delle situazioni che necessitano di una visita ortottica per valutare se con la presbiopia ( riduzione della messa a fuoco per vicino, che è legata all' età, e quindi fisiologica ) non s stia scompensando uno strabismo rimasto latente per lungo tempo. In quanto, nella presbiopia , dei difetti di vista che erano "compensabili" dalla messa a fuoco, possono presentarsi in maniera concreta e possono alterare delle situazioni di carattere sia muscolare che refrattivo.
Ora, sarebbe opportuno , mediante visita ortottica , valutare se questo discomfort visivo sia legato a questa situazione ( cosa peraltro molto frequente ).
Spero di esserle stato di aiuto.
Buongiorno,
Sicuramente è utile seguire il consiglio che le è stato dato di rivolgersi ad un'Ortottista per un'accurata valutazione ortottica per poter avere finalmente un quadro completo e possibilmente risolutivo. Poichè per la sintomatologia da lei descritta è fondamentale analizzare con attenzione sia gli aspetti refrattivi, che quelli legati alla binocularità e all'accomodazione. Durante la visita verranno analizzati i movimenti oculari e consiglierei di dare attenzione anche agli aspetti ergoftalmologici come ad esempio la postura di lavoro al pc.
Alla luce di quanto rilevato durante la visita ortottica l'Ortottista saprà indicare, se necessario, l'eventuale migliore terapia riabilitativa che potrebbe comprendere sia l'ottimizzazione della correzione ottica nel suo bilanciamento o nel tipo di lente, o eventualmente esercizi di ortottici o di visual training.
Spero di esserle stata di aiuto.

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