Gentile Dottore/Dottoressa, Vorrei sottoporle la mia situazione clinica, in quanto avrei necessit
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Gentile Dottore/Dottoressa,
Vorrei sottoporle la mia situazione clinica, in quanto avrei necessità di un Suo parere specialistico.
Dal 2015 soffro di lombosciatalgia, inizialmente a carico dell’arto inferiore sinistro. Gli accertamenti effettuati nel tempo (risonanza magnetica) hanno evidenziato la presenza di ernie discali a livello L4-L5 e L5-S1, con interessamento del nervo sciatico.
Con il passare degli anni la sintomatologia è progressivamente peggiorata e, durante la gravidanza, il dolore si è intensificato in modo significativo. Subito dopo il parto la situazione è precipitata: una delle ernie si è praticamente espulsa completamente, determinando una severa compressione del nervo sciatico sinistro.
In quel periodo ho sofferto di un dolore estremamente intenso e invalidante, che mi ha costretta a letto per lungo tempo, con dolore continuo, scosse elettriche e fitte persistenti all’arto inferiore sinistro, sia di giorno che di notte.
Prima della presa in carico da parte del neurochirurgo, sono stati tentati diversi trattamenti farmacologici nel tentativo di ridurre il dolore, tra cui:
• cortisonici
• miorilassanti
• diclofenac (Voltaren)
senza beneficio significativo. Successivamente sono stati somministrati anche ketorolac (Toradol) associato a tramadolo (Contramal), ma il dolore è rimasto invariato.
In seguito ho effettuato:
• 6 sedute di ozonoterapia
• una terapia di circa 4 mesi con:
• Gabapentin 300 mg la sera
• Vimovo (antinfiammatorio)
Tali trattamenti hanno portato solo a un lieve miglioramento, senza una reale risoluzione della sintomatologia.
Attualmente, purtroppo, sto nuovamente peggiorando: i dolori e i disturbi stanno comparendo anche all’arto inferiore destro, con caratteristiche molto simili a quelle avvertite in precedenza a sinistra prima del parto. A breve dovrò ripetere una risonanza magnetica.
Questa evoluzione mi preoccupa molto, soprattutto per il timore di tornare a una condizione di dolore severo e costante come quella già vissuta.
Vorrei un parere diverso da quello del mio neurochirurgo, grazie
Vorrei sottoporle la mia situazione clinica, in quanto avrei necessità di un Suo parere specialistico.
Dal 2015 soffro di lombosciatalgia, inizialmente a carico dell’arto inferiore sinistro. Gli accertamenti effettuati nel tempo (risonanza magnetica) hanno evidenziato la presenza di ernie discali a livello L4-L5 e L5-S1, con interessamento del nervo sciatico.
Con il passare degli anni la sintomatologia è progressivamente peggiorata e, durante la gravidanza, il dolore si è intensificato in modo significativo. Subito dopo il parto la situazione è precipitata: una delle ernie si è praticamente espulsa completamente, determinando una severa compressione del nervo sciatico sinistro.
In quel periodo ho sofferto di un dolore estremamente intenso e invalidante, che mi ha costretta a letto per lungo tempo, con dolore continuo, scosse elettriche e fitte persistenti all’arto inferiore sinistro, sia di giorno che di notte.
Prima della presa in carico da parte del neurochirurgo, sono stati tentati diversi trattamenti farmacologici nel tentativo di ridurre il dolore, tra cui:
• cortisonici
• miorilassanti
• diclofenac (Voltaren)
senza beneficio significativo. Successivamente sono stati somministrati anche ketorolac (Toradol) associato a tramadolo (Contramal), ma il dolore è rimasto invariato.
In seguito ho effettuato:
• 6 sedute di ozonoterapia
• una terapia di circa 4 mesi con:
• Gabapentin 300 mg la sera
• Vimovo (antinfiammatorio)
Tali trattamenti hanno portato solo a un lieve miglioramento, senza una reale risoluzione della sintomatologia.
Attualmente, purtroppo, sto nuovamente peggiorando: i dolori e i disturbi stanno comparendo anche all’arto inferiore destro, con caratteristiche molto simili a quelle avvertite in precedenza a sinistra prima del parto. A breve dovrò ripetere una risonanza magnetica.
Questa evoluzione mi preoccupa molto, soprattutto per il timore di tornare a una condizione di dolore severo e costante come quella già vissuta.
Vorrei un parere diverso da quello del mio neurochirurgo, grazie
Buongiorno Signora,
in base all'anamnesi oramai datata di oltre 10 anni ed alle terapie intraprese (forse anche troppoe) non vedo altra direzione dei quella chirurgica; sara' determinanete la nuova RMN l/s perdecidere quale tipo di chirurgia sara' necessaria
cordialmente
in base all'anamnesi oramai datata di oltre 10 anni ed alle terapie intraprese (forse anche troppoe) non vedo altra direzione dei quella chirurgica; sara' determinanete la nuova RMN l/s perdecidere quale tipo di chirurgia sara' necessaria
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