Egregio Dottore, Avendo un rischio cardio vascolare alto, un uomo di 89 anni (affetto anche da diab
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Egregio Dottore,
Avendo un rischio cardio vascolare alto, un uomo di 89 anni (affetto anche da diabete 2, ipertensione e IRC severa) fa uso di cardioaspirina 100mg ormai da quasi una trentina d'anni.
Questo farmaco può essere gastrolesivo (in fondo il principio é aspirina, anche se a dosi ridotte; peraltro non giova nemmeno ai reni).
Il foglio illustrativo ne suggerisce l'assunzione a stomaco vuoto (prima dei pasti).
Gli effetti gastro lesivi sarebbero invece ridotti o annullati a stomaco pieno, ma forse anche l'efficacia della cardioaspirina diminuirebbe.
Secondo lei, quando sarebbe meglio assumerla?
Attualmente il INR va benissimo.
Si potrebbe usare tale parametro per decidere se si può assumere anche a stomaco pieno o meno?
Grazie.
Cordiali Saluti
Mariio
Avendo un rischio cardio vascolare alto, un uomo di 89 anni (affetto anche da diabete 2, ipertensione e IRC severa) fa uso di cardioaspirina 100mg ormai da quasi una trentina d'anni.
Questo farmaco può essere gastrolesivo (in fondo il principio é aspirina, anche se a dosi ridotte; peraltro non giova nemmeno ai reni).
Il foglio illustrativo ne suggerisce l'assunzione a stomaco vuoto (prima dei pasti).
Gli effetti gastro lesivi sarebbero invece ridotti o annullati a stomaco pieno, ma forse anche l'efficacia della cardioaspirina diminuirebbe.
Secondo lei, quando sarebbe meglio assumerla?
Attualmente il INR va benissimo.
Si potrebbe usare tale parametro per decidere se si può assumere anche a stomaco pieno o meno?
Grazie.
Cordiali Saluti
Mariio
Buongiorno,
da anni prescriviamo la Cardioaspirin a stomaco pieno proprio per minimizzare la gastrolesività.
L’INR non serve per valutare il rischio emorragico dell’acido acetilsalicilico, il componente della Cardioaspirin.
Si può eventualmente, sentito il medico curante, passare al Cardirene 75 mg/die, cioè ad un dosaggio lievemente inferiore.
In teoria si dovrebbe assumere 1 mg pro kg di peso per l’ effetto antipiastrinico, ma ciò vale soprattutto per le persone o molto magre o molto grasse.
da anni prescriviamo la Cardioaspirin a stomaco pieno proprio per minimizzare la gastrolesività.
L’INR non serve per valutare il rischio emorragico dell’acido acetilsalicilico, il componente della Cardioaspirin.
Si può eventualmente, sentito il medico curante, passare al Cardirene 75 mg/die, cioè ad un dosaggio lievemente inferiore.
In teoria si dovrebbe assumere 1 mg pro kg di peso per l’ effetto antipiastrinico, ma ciò vale soprattutto per le persone o molto magre o molto grasse.
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