Egregi dottori/dottoresse sono una donna di 35 anni. Il motivo per cui scrivo è il seguente: nel
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risposte
Egregi dottori/dottoresse
sono una donna di 35 anni.
Il motivo per cui scrivo è il seguente: nell'ultimo mese e mezzo accuso forti fitte alla testa, principalmente a ridosso della tempia destra. Sono brevi (da pochi secondi fino a 10 minuti) e molto dolorose. Dato che scemano nel giro di poco tempo mi portano a resisterle e sperare che passino, quindi non ho preso antidolorifici.
Si presentano inoltre i seguenti sintomi:
- vertigini: a volte solo una sensazione di leggero sbandamento e altre volte, molto più rade per fortuna, un capogiro tanto forte da dovermi sedere o reggere (questo tipo di capogiro mi capita molto occasionalmente da svariati anni a prescindere dall'attività in corso)
- frequenti sensazioni di bruciore /piccoli spilli sulla testa, molto difficile da spiegare, interna non superficiale, dura qualche minuto (frequente nei mesi)
- tremore della palpebra destra (frequente nei mesi)
- sensazione di pesantezza e fastidio fra gli occhi che mi portano a dover toccare molto la zona per ricerca di sollievo (da mesi)
- fastidio alle variazioni ortostatiche, come una sorta di leggero sbalzo pressorio quando passo dalle posizioni seduta ad in piedi, oppure se mi abbasso e mi rialzo rapidamente.
- in alcuni momenti a concorso di tutti questi sintomi, sensazione di confusione e debolezza.
Come condizioni generali faccio una vita attiva e sport regolare (no agonismi) e un lavoro d'ufficio a tempo pieno estremamente sedentario e con lo sguardo fisso al pc.
Cerco di mangiare in modo sano, non fumo, non bevo caffè e alcolici, dormo bene, tendo alla pressione bassa (negli ultimi giorni 100/55)
Allo stato odierno non sono a me note altre situazioni patologiche, a parte:
- tiroidite di Hashimoto (per la quale sono monitorata e non assumo eutirox in quanto i valori sono normali)
- protrusione cervicale
- intolleranza al lattosio e allergie principalmente stagionali
- ho sofferto d'ansia generalizzata a seguito di un episodio luttuoso, negli ultimi due anni è molto migliorata grazie a psicoterapia, ho assunto anche Brintellix e d'accordo con lo specialista sono da 6 mesi in lentissima dismissione (1 goccia in meno a settimana), ho smesso settimana scorsa.
Vorrei un vostro parere sul peso da dare a questi mal di testa e vertigini che sicuramente peggiorano la mia quotidianità in quanto imprevedibili e sinceramente mi fanno molta paura.
La visita otorino è negativa.
Segnalo per completezza che l'anno scorso (ottobre 24) ho consultato un neurologo per un intorpidimento del braccio destro, mi ha chiesto di eseguire una rmn cranio e cervicale (cranio negativa e dalla cervicale si è vista la protrusione).
Ringrazio anticipatamente chi di voi avrà avuto la pazienda di leggere e potrà fornirmi un consulto.
sono una donna di 35 anni.
Il motivo per cui scrivo è il seguente: nell'ultimo mese e mezzo accuso forti fitte alla testa, principalmente a ridosso della tempia destra. Sono brevi (da pochi secondi fino a 10 minuti) e molto dolorose. Dato che scemano nel giro di poco tempo mi portano a resisterle e sperare che passino, quindi non ho preso antidolorifici.
Si presentano inoltre i seguenti sintomi:
- vertigini: a volte solo una sensazione di leggero sbandamento e altre volte, molto più rade per fortuna, un capogiro tanto forte da dovermi sedere o reggere (questo tipo di capogiro mi capita molto occasionalmente da svariati anni a prescindere dall'attività in corso)
- frequenti sensazioni di bruciore /piccoli spilli sulla testa, molto difficile da spiegare, interna non superficiale, dura qualche minuto (frequente nei mesi)
- tremore della palpebra destra (frequente nei mesi)
- sensazione di pesantezza e fastidio fra gli occhi che mi portano a dover toccare molto la zona per ricerca di sollievo (da mesi)
- fastidio alle variazioni ortostatiche, come una sorta di leggero sbalzo pressorio quando passo dalle posizioni seduta ad in piedi, oppure se mi abbasso e mi rialzo rapidamente.
- in alcuni momenti a concorso di tutti questi sintomi, sensazione di confusione e debolezza.
Come condizioni generali faccio una vita attiva e sport regolare (no agonismi) e un lavoro d'ufficio a tempo pieno estremamente sedentario e con lo sguardo fisso al pc.
Cerco di mangiare in modo sano, non fumo, non bevo caffè e alcolici, dormo bene, tendo alla pressione bassa (negli ultimi giorni 100/55)
Allo stato odierno non sono a me note altre situazioni patologiche, a parte:
- tiroidite di Hashimoto (per la quale sono monitorata e non assumo eutirox in quanto i valori sono normali)
- protrusione cervicale
- intolleranza al lattosio e allergie principalmente stagionali
- ho sofferto d'ansia generalizzata a seguito di un episodio luttuoso, negli ultimi due anni è molto migliorata grazie a psicoterapia, ho assunto anche Brintellix e d'accordo con lo specialista sono da 6 mesi in lentissima dismissione (1 goccia in meno a settimana), ho smesso settimana scorsa.
Vorrei un vostro parere sul peso da dare a questi mal di testa e vertigini che sicuramente peggiorano la mia quotidianità in quanto imprevedibili e sinceramente mi fanno molta paura.
La visita otorino è negativa.
Segnalo per completezza che l'anno scorso (ottobre 24) ho consultato un neurologo per un intorpidimento del braccio destro, mi ha chiesto di eseguire una rmn cranio e cervicale (cranio negativa e dalla cervicale si è vista la protrusione).
Ringrazio anticipatamente chi di voi avrà avuto la pazienda di leggere e potrà fornirmi un consulto.
Grazie per aver raccontato con tanta precisione i tuoi sintomi e la tua storia clinica: questo aiuta molto a inquadrarli meglio.
Il tipo di mal di testa che descrivi – fitte molto dolorose ma brevi, localizzate soprattutto alla tempia – non è tipico di una patologia grave. Può rientrare nello spettro delle cosiddette cefalee primarie (per esempio forme nevralgiche o cefalee “a colpo di pugnale”), che si manifestano con episodi intensi ma di breve durata. Il fatto che la risonanza cranica recente sia risultata negativa è un elemento rassicurante.
I sintomi associati che riporti – vertigini saltuarie, sensazioni di bruciore interno, tremore palpebrale, pesantezza fra gli occhi, fastidio ai cambi posturali – non indicano un danno strutturale, ma sembrano legati a un quadro multifattoriale, in cui possono concorrere:
la protrusione cervicale, che può dare sia cefalea tensiva che vertigini “cervicogeniche”;
la pressione bassa, che giustifica gli sbandamenti quando ti alzi rapidamente;
la stanchezza visiva e la postura prolungata al computer, che possono dare pesantezza alla testa e tensione muscolare;
la fase di sospensione del Brintellix, che può accentuare transitoriamente sintomi come vertigini, “scosse” o sensazioni anomale.
Dal punto di vista funzionale, il cervello e il corpo sono in stretta comunicazione:
l’equilibrio del sistema nervoso autonomo (pressione, tono muscolare, vigilanza) può spiegare molti dei disturbi che descrivi;
lo stress cronico e la memoria dell’ansia passata possono rendere il sistema più “reattivo”;
lavorare su sonno regolare, idratazione (soprattutto con pressione bassa), esercizi posturali e respiratori può ridurre sensibilmente i sintomi.
In sintesi:
Non ci sono elementi che facciano pensare a un problema grave o irreversibile.
I tuoi sintomi possono essere spiegati da una combinazione di fattori funzionali (cervicale, postura, pressione bassa, sospensione farmacologica).
È consigliabile una nuova valutazione neurologica se i mal di testa diventano più frequenti o cambiano caratteristiche, ma al momento gli esami già fatti sono rassicuranti.
In parallelo, curare postura, idratazione, regolarità dei ritmi e tecniche di rilassamento può aiutarti a ridurre l’impatto dei sintomi sulla quotidianità.
Il tipo di mal di testa che descrivi – fitte molto dolorose ma brevi, localizzate soprattutto alla tempia – non è tipico di una patologia grave. Può rientrare nello spettro delle cosiddette cefalee primarie (per esempio forme nevralgiche o cefalee “a colpo di pugnale”), che si manifestano con episodi intensi ma di breve durata. Il fatto che la risonanza cranica recente sia risultata negativa è un elemento rassicurante.
I sintomi associati che riporti – vertigini saltuarie, sensazioni di bruciore interno, tremore palpebrale, pesantezza fra gli occhi, fastidio ai cambi posturali – non indicano un danno strutturale, ma sembrano legati a un quadro multifattoriale, in cui possono concorrere:
la protrusione cervicale, che può dare sia cefalea tensiva che vertigini “cervicogeniche”;
la pressione bassa, che giustifica gli sbandamenti quando ti alzi rapidamente;
la stanchezza visiva e la postura prolungata al computer, che possono dare pesantezza alla testa e tensione muscolare;
la fase di sospensione del Brintellix, che può accentuare transitoriamente sintomi come vertigini, “scosse” o sensazioni anomale.
Dal punto di vista funzionale, il cervello e il corpo sono in stretta comunicazione:
l’equilibrio del sistema nervoso autonomo (pressione, tono muscolare, vigilanza) può spiegare molti dei disturbi che descrivi;
lo stress cronico e la memoria dell’ansia passata possono rendere il sistema più “reattivo”;
lavorare su sonno regolare, idratazione (soprattutto con pressione bassa), esercizi posturali e respiratori può ridurre sensibilmente i sintomi.
In sintesi:
Non ci sono elementi che facciano pensare a un problema grave o irreversibile.
I tuoi sintomi possono essere spiegati da una combinazione di fattori funzionali (cervicale, postura, pressione bassa, sospensione farmacologica).
È consigliabile una nuova valutazione neurologica se i mal di testa diventano più frequenti o cambiano caratteristiche, ma al momento gli esami già fatti sono rassicuranti.
In parallelo, curare postura, idratazione, regolarità dei ritmi e tecniche di rilassamento può aiutarti a ridurre l’impatto dei sintomi sulla quotidianità.
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