Dopo 3 mesi da acido ialuronico alle tempie, ho degli avvallamenti evidenti che vanno a migliorare e
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Dopo 3 mesi da acido ialuronico alle tempie, ho degli avvallamenti evidenti che vanno a migliorare e peggiorare, sono state iniettate 2 fiale che ritengo eccessive, oltre ad avere un aspetto che trovo poco armonioso, sono piena di ponfi e le vene più evidenti, oltre questo da qualche giorno ho dei fortissimi mal di testa, più massaggio e cerco di drenare peggio è. Credo di avere un eccesso di prodotto.Il medico estetico ha deciso di aspettare per poi fare ialuronidasi su i ponfi. Visto il peggioramento ho deciso dopo varie ricerche di fare un ecografia dei tessuti molli e capire se c'è un infiammazione, un edema o un eccesso di prodotto. Cosa ne pensate? grazie
Saluti Bella
Saluti Bella
Hai fatto benissimo a voler chiarire la situazione con un’ecografia: è il passo più corretto. Dopo tre mesi non dovresti più avere gonfiori, ponfi o variazioni di volume così marcate, quindi capire se si tratta di un accumulo di filler, di edema o di un’infiammazione è fondamentale per decidere come intervenire in sicurezza.
In effetti, due fiale alle tempie possono essere un quantitativo importante, soprattutto se iniettate troppo superficialmente o in una zona con poco spazio. La sintomatologia che descrivi — tensione, vene più visibili e mal di testa — può far pensare a un eccesso di prodotto o a un’alterata distribuzione, quindi la ialuronidasi potrà essere utile, ma solo dopo aver escluso complicanze infiammatorie o compressive con l’ecografia.
Nel frattempo evita massaggi e manipolazioni: spesso peggiorano l’irritazione locale. Ti consiglio di far visionare l’ecografia a un medico estetico esperto in ecografia guidata o a un chirurgo plastico, in modo da valutare insieme come procedere. Hai fatto la scelta giusta, adesso serve solo un approccio prudente e mirato
In effetti, due fiale alle tempie possono essere un quantitativo importante, soprattutto se iniettate troppo superficialmente o in una zona con poco spazio. La sintomatologia che descrivi — tensione, vene più visibili e mal di testa — può far pensare a un eccesso di prodotto o a un’alterata distribuzione, quindi la ialuronidasi potrà essere utile, ma solo dopo aver escluso complicanze infiammatorie o compressive con l’ecografia.
Nel frattempo evita massaggi e manipolazioni: spesso peggiorano l’irritazione locale. Ti consiglio di far visionare l’ecografia a un medico estetico esperto in ecografia guidata o a un chirurgo plastico, in modo da valutare insieme come procedere. Hai fatto la scelta giusta, adesso serve solo un approccio prudente e mirato
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Buongiorno,
la regione temporale è un’area molto delicata, caratterizzata da tessuti sottili e una rete vascolare complessa. In questo distretto, anche modesti volumi di acido ialuronico possono determinare irregolarità, tensione o piccoli rilievi cutanei, specialmente nei mesi successivi all’infiltrazione.
La comparsa di avvallamenti, ponfi e vene più evidenti, associata a mal di testa, può indicare una reazione infiammatoria locale o una compressione dei tessuti dovuta a un eccesso o a una distribuzione non uniforme del prodotto. In questa fase, è corretto evitare massaggi o manovre drenanti, che rischiano di accentuare il fastidio e l’infiammazione.
La decisione di eseguire un’ecografia dei tessuti molli è assolutamente condivisibile: consente di valutare la quantità, la profondità e la posizione del filler, distinguendo eventuale edema o accumuli localizzati.
In base all’esito dell’esame, il medico potrà decidere se intervenire con ialuronidasi, che rappresenta un trattamento sicuro ed efficace per ridurre il prodotto in eccesso e ripristinare un profilo più armonioso.
Nel frattempo, è consigliabile non manipolare la zona e, se indicato, associare una lieve terapia antinfiammatoria sotto controllo medico. Con una gestione corretta e progressiva, questi casi trovano quasi sempre una risoluzione completa e un risultato naturale.
la regione temporale è un’area molto delicata, caratterizzata da tessuti sottili e una rete vascolare complessa. In questo distretto, anche modesti volumi di acido ialuronico possono determinare irregolarità, tensione o piccoli rilievi cutanei, specialmente nei mesi successivi all’infiltrazione.
La comparsa di avvallamenti, ponfi e vene più evidenti, associata a mal di testa, può indicare una reazione infiammatoria locale o una compressione dei tessuti dovuta a un eccesso o a una distribuzione non uniforme del prodotto. In questa fase, è corretto evitare massaggi o manovre drenanti, che rischiano di accentuare il fastidio e l’infiammazione.
La decisione di eseguire un’ecografia dei tessuti molli è assolutamente condivisibile: consente di valutare la quantità, la profondità e la posizione del filler, distinguendo eventuale edema o accumuli localizzati.
In base all’esito dell’esame, il medico potrà decidere se intervenire con ialuronidasi, che rappresenta un trattamento sicuro ed efficace per ridurre il prodotto in eccesso e ripristinare un profilo più armonioso.
Nel frattempo, è consigliabile non manipolare la zona e, se indicato, associare una lieve terapia antinfiammatoria sotto controllo medico. Con una gestione corretta e progressiva, questi casi trovano quasi sempre una risoluzione completa e un risultato naturale.
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