come funziona esattamente e quanto dura l'effetto del trattamento PRP per diradamento capelli dovuto
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risposte
come funziona esattamente e quanto dura l'effetto del trattamento PRP per diradamento capelli dovuto ad alopecia androgenetica donna?
quanti trattamenti sono necessari per un diradamento allo stadio iniziale?
il trattamento è doloroso ? prevede eventuali controindicazioni?
quanti trattamenti sono necessari per un diradamento allo stadio iniziale?
il trattamento è doloroso ? prevede eventuali controindicazioni?
Il trattamento PRP (Plasma Ricco di Piastrine) per il diradamento dei capelli dovuto ad alopecia androgenetica nella donna funziona stimolando la rigenerazione dei follicoli capillari grazie ai fattori di crescita presenti nel plasma. L'effetto varia da persona a persona, ma generalmente si inizia a notare un miglioramento nella qualità e nella densità dei capelli dopo 2-3 mesi dal trattamento, con una durata che può prolungarsi per diversi mesi. Nella fase iniziale del diradamento, solitamente sono necessarie 3-4 sedute a intervalli di circa 4-6 settimane.
Il trattamento, se eseguito da mani esperte, non è doloroso, al massimo si avverte un lieve fastidio durante le iniezioni, ma è gestibile. Controindicazioni sono rare, ma è importante che il trattamento venga fatto da un professionista esperto per evitare rischi come infezioni o irritazioni locali.
Esistono terapie alternative, come i polinucleotidi, che possono essere altrettanto efficaci nel favorire la crescita dei capelli. Tuttavia, prima di iniziare qualsiasi trattamento, è fondamentale eseguire esami ormonali per escludere altre cause del diradamento, come squilibri endocrini, che richiederebbero un approccio diverso.
Il trattamento, se eseguito da mani esperte, non è doloroso, al massimo si avverte un lieve fastidio durante le iniezioni, ma è gestibile. Controindicazioni sono rare, ma è importante che il trattamento venga fatto da un professionista esperto per evitare rischi come infezioni o irritazioni locali.
Esistono terapie alternative, come i polinucleotidi, che possono essere altrettanto efficaci nel favorire la crescita dei capelli. Tuttavia, prima di iniziare qualsiasi trattamento, è fondamentale eseguire esami ormonali per escludere altre cause del diradamento, come squilibri endocrini, che richiederebbero un approccio diverso.
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PRP significa Plasma Ricco di Piastrine, ed è usato per numerosissime condizioni patologiche. Il diradamento dei capelli dovuto ad alopecia androgenetica nella donna è uno di quelli. La sua funzione è quella di stimolare la rigenerazione dei follicoli capillari grazie ai fattori di crescita presenti nel plasma. L'effetto non è uguale per tutti, ma in media si ha un miglioramento nella qualità e nella densità dei capelli dopo 2-3 mesi dal trattamento, con una durata dei risultati che può prolungarsi per diversi mesi. Nella fase iniziale del diradamento, solitamente sono necessarie 3-4 sedute a distanza fra loro di circa 4-6 settimane. Il trattamento, se eseguito da mani esperte, non è doloroso. Le controindicazioni sono trascurabili. Prenoti una visita per programmare il suo piano di rinfoltimento dei capelli.
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Il trattamento con PRP (Plasma Ricco di Piastrine) prevede un classico prelievo di sangue che viene poi processato tramite passaggio in una centrifuga per isolarne le fasi e concentrare le piastrine. Dalle provette processate viene prelevata quindi la componente di plasma con una concentrazione di piastrine da 2 a 4 volte maggiore quella normale quindi con una maggior quantità di fattori di crescita che viene iniettata nelle aree di interesse.
Ad oggi la procedura ed i suoi principi di applicazione sono ancora oggetto di studio e di ricerca e non ci sono ancora evidenze scientifiche convalidate e condivise dalla comunità scientifica internazionale della sua efficacia in quanto non esiste una standardizzazione del processo di preparazione, del grado di concentrazione, della qualità del preparato, del numero di sedute, del volume di plasma da iniettare, degli intervalli tra una sessione e l’altra, ecc..
inoltre è necessario che l’ambulatorio o comunque il professionista che eroga tale procedura sia in possesso dei requisiti di legge e quindi del nullaosta del servizio trasfusionale locale in quanto trattasi di manipolazione di emocomponenti che vengono reintrodotti nell’organismo.
Per quel che riguarda il dolore questo ha delle componenti soggettive non quantificabili per cui alla sua domanda “è doloroso?” La risposta è: “ni, dipende”: il cuoio capelluto è molto sensibile e per poter veicolare il PRP è comunque necessario l’impiego di aghi che se sottili procurano generalmente meno dolore.
Il quantitativo di PRP e quindi Il numero di iniezioni dipende dalle condizioni del paziente e dall’estensione dell’area da trattare.
Se eseguito correttamente rispettando tutte le norme igieniche il trattamento non presenta controindicazioni ma la sua efficacia non è comunque certa.
In caso di piastrinopenia (numero basso di piastrine nel sangue ) il trattamento risulta totalmente inutile.
Da porre attenzione anche ad eventuali terapie farmacologiche che potrebbero inficiare l’esito già dubbio del trattamento.
Riconoscere ed affrontare il problema precocemente può migliorare le possibilità di successo non dovendo intervenire in fasi già avanzate.
Ripeto che non ci sono evidenze scientifiche valide per poterlo consigliare come terapia di prima linea. Esistono alternative e combinazioni di trattamenti più efficaci e prevedibili e con basi scientifiche più solide. In questi casi l’approccio multi terapeutico è generalmente preferibile per trattare le cause su più fronti e ottenere risultati migliori.
Importantissimo inoltre il corretto inquadramento diagnostico: se la diagnosi non è corretta non può esserlo neanche la cura.
Cordialmente
AG
Ad oggi la procedura ed i suoi principi di applicazione sono ancora oggetto di studio e di ricerca e non ci sono ancora evidenze scientifiche convalidate e condivise dalla comunità scientifica internazionale della sua efficacia in quanto non esiste una standardizzazione del processo di preparazione, del grado di concentrazione, della qualità del preparato, del numero di sedute, del volume di plasma da iniettare, degli intervalli tra una sessione e l’altra, ecc..
inoltre è necessario che l’ambulatorio o comunque il professionista che eroga tale procedura sia in possesso dei requisiti di legge e quindi del nullaosta del servizio trasfusionale locale in quanto trattasi di manipolazione di emocomponenti che vengono reintrodotti nell’organismo.
Per quel che riguarda il dolore questo ha delle componenti soggettive non quantificabili per cui alla sua domanda “è doloroso?” La risposta è: “ni, dipende”: il cuoio capelluto è molto sensibile e per poter veicolare il PRP è comunque necessario l’impiego di aghi che se sottili procurano generalmente meno dolore.
Il quantitativo di PRP e quindi Il numero di iniezioni dipende dalle condizioni del paziente e dall’estensione dell’area da trattare.
Se eseguito correttamente rispettando tutte le norme igieniche il trattamento non presenta controindicazioni ma la sua efficacia non è comunque certa.
In caso di piastrinopenia (numero basso di piastrine nel sangue ) il trattamento risulta totalmente inutile.
Da porre attenzione anche ad eventuali terapie farmacologiche che potrebbero inficiare l’esito già dubbio del trattamento.
Riconoscere ed affrontare il problema precocemente può migliorare le possibilità di successo non dovendo intervenire in fasi già avanzate.
Ripeto che non ci sono evidenze scientifiche valide per poterlo consigliare come terapia di prima linea. Esistono alternative e combinazioni di trattamenti più efficaci e prevedibili e con basi scientifiche più solide. In questi casi l’approccio multi terapeutico è generalmente preferibile per trattare le cause su più fronti e ottenere risultati migliori.
Importantissimo inoltre il corretto inquadramento diagnostico: se la diagnosi non è corretta non può esserlo neanche la cura.
Cordialmente
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Il trattamento con PRP per una alopecia androgenetica in fase iniziale è indicato ma la sua efficacia è incerta
Buonasera,
il trattamento PRP è una biostimolazione del cuoio capelluto quindi la durata dipende dallo stato di senescenza della sua pelle e bulbo pilifero e dal numero di sedute che esegue.
Saluti
il trattamento PRP è una biostimolazione del cuoio capelluto quindi la durata dipende dallo stato di senescenza della sua pelle e bulbo pilifero e dal numero di sedute che esegue.
Saluti
Salve, riguardo controindicazioni, non ce ne sono di particolari, il prp è la cosa più sicura in assoluto, purché sia sterile ovviamente. Il numero di trattamenti dipende dal grado di diradamento, ma sicuramente ci vuole più di una seduta. Bisogna capire che come qualsiasi trattamento di medicina estetica, è un percorso, con una durata anche possibilmente lunga. Per aspettative più realistiche deve fare una visita in persona.
Il trattamento PRP (Plasma Ricco di Piastrine) per il diradamento dei capelli nell’alopecia androgenetica femminile sfrutta i fattori di crescita presenti nel sangue del paziente per stimolare i follicoli piliferi e migliorare la qualità del cuoio capelluto.
Come funziona il PRP?
1. Prelievo del sangue: viene prelevata una piccola quantità di sangue dal braccio, come in un normale esame del sangue.
2. Centrifugazione: il sangue viene inserito in una centrifuga che separa il plasma ricco di piastrine dagli altri componenti.
3. Iniezione nel cuoio capelluto: il PRP viene iniettato con aghi molto sottili nelle aree diradate per stimolare i follicoli indeboliti.
Quanti trattamenti sono necessari?
Per uno stadio iniziale di alopecia androgenetica, il protocollo classico prevede:
• 3-4 sedute iniziali, a distanza di 1 mese l’una dall’altra.
• Richiami ogni 4-6 mesi, per mantenere i risultati nel tempo.
Quanto dura l’effetto?
I miglioramenti iniziano a vedersi dopo 2-3 mesi, con un effetto massimo intorno ai 6 mesi. Tuttavia, poiché l’alopecia androgenetica è una condizione progressiva, sono necessari trattamenti periodici di mantenimento.
Il trattamento è doloroso?
Il PRP può essere leggermente fastidioso, ma il livello di dolore varia da persona a persona. Per ridurre il disagio, si può applicare una crema anestetica prima della procedura.
Ci sono controindicazioni o effetti collaterali?
Essendo un trattamento autologo (si utilizza il proprio sangue), il PRP è generalmente sicuro. Gli effetti collaterali più comuni includono:
• Rossore e gonfiore temporaneo nell’area trattata.
• Sensazione di tensione o leggero dolore per qualche ora dopo il trattamento.
• Rari lividi nelle zone di iniezione.
Il PRP è efficace per l’alopecia androgenetica femminile?
Il PRP è più efficace nelle fasi iniziali della patologia, quando i follicoli sono ancora vitali. Non fa ricrescere i capelli persi, ma può:
• Migliorare la qualità dei capelli esistenti.
• Rallentare la caduta e l’assottigliamento.
• Stimolare i follicoli deboli a produrre capelli più spessi.
Per un effetto ottimale, spesso il PRP viene associato a terapie sistemiche (come integratori, minoxidil topico o terapie ormonali, se indicate dal dermatologo).
Come funziona il PRP?
1. Prelievo del sangue: viene prelevata una piccola quantità di sangue dal braccio, come in un normale esame del sangue.
2. Centrifugazione: il sangue viene inserito in una centrifuga che separa il plasma ricco di piastrine dagli altri componenti.
3. Iniezione nel cuoio capelluto: il PRP viene iniettato con aghi molto sottili nelle aree diradate per stimolare i follicoli indeboliti.
Quanti trattamenti sono necessari?
Per uno stadio iniziale di alopecia androgenetica, il protocollo classico prevede:
• 3-4 sedute iniziali, a distanza di 1 mese l’una dall’altra.
• Richiami ogni 4-6 mesi, per mantenere i risultati nel tempo.
Quanto dura l’effetto?
I miglioramenti iniziano a vedersi dopo 2-3 mesi, con un effetto massimo intorno ai 6 mesi. Tuttavia, poiché l’alopecia androgenetica è una condizione progressiva, sono necessari trattamenti periodici di mantenimento.
Il trattamento è doloroso?
Il PRP può essere leggermente fastidioso, ma il livello di dolore varia da persona a persona. Per ridurre il disagio, si può applicare una crema anestetica prima della procedura.
Ci sono controindicazioni o effetti collaterali?
Essendo un trattamento autologo (si utilizza il proprio sangue), il PRP è generalmente sicuro. Gli effetti collaterali più comuni includono:
• Rossore e gonfiore temporaneo nell’area trattata.
• Sensazione di tensione o leggero dolore per qualche ora dopo il trattamento.
• Rari lividi nelle zone di iniezione.
Il PRP è efficace per l’alopecia androgenetica femminile?
Il PRP è più efficace nelle fasi iniziali della patologia, quando i follicoli sono ancora vitali. Non fa ricrescere i capelli persi, ma può:
• Migliorare la qualità dei capelli esistenti.
• Rallentare la caduta e l’assottigliamento.
• Stimolare i follicoli deboli a produrre capelli più spessi.
Per un effetto ottimale, spesso il PRP viene associato a terapie sistemiche (come integratori, minoxidil topico o terapie ormonali, se indicate dal dermatologo).
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