Ciao a tutti, da quasi 4 anni soffro di un dolore al piede, nella zona vicina al collo di esso, accu

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Ciao a tutti, da quasi 4 anni soffro di un dolore al piede, nella zona vicina al collo di esso, accusato durante una partita a calcetto, dopo un semplice calcio al pallone con il collo del piede. Da allora il dolore non se ne è mai andato, seppure sia diminuito di intensità. Tende ad infiammarsi quando vado a forzare, quindi giocare. Riesco a camminare perfettamente, senza accusare dolore, a correre, a saltare. Il problema va quando prendo delle "colpi" nella zona dolente o quando faccio dei movimenti di allungo col dorso del piede a terra (al contrario). Ho fatto tutte le terapie possibili ma non ho avuto nessun miglioramento, se non con le infiltrazioni di cortisone, che però sono passeggere.
Ultimamente sono stato a visita da un dottore che, esaminando le varie RMN e radiografie, ha trovato quello che potrebbe essere una cisti ossea al livello dell'astragalo. E' evidente una macchia nera dalle RMN. Un esame PET/TAC ha escluso si tratti di un tumore benigno/osteoma osteoide, ma comunque, a detta del dottore, è evidente la presenza di questa massa aggiuntiva all'osso.
Mi è stato consigliato di eseguire una termoablazione con radiofrequenza, per rimuovere questa cisti. Essendo che sono abbastanza disperato, vorrei capire se è possibile eseguire un esame SPECIFICO, che riesca a dire cosa ha il mio piede che non va. Durante il tempo mi è stato diagnosticato la qualunque e adesso che sembra essersi trovata una quadra, non trovo dottori in grado di eseguire tale "intervento", o, almeno, confermare che il problema sia questo, immagino con un'ecografia, ed eseguirlo.
Mi trovo a Napoli. C'è qualcuno che può aiutarmi?
Antonio
La storia è abbastanza chiara: il calcio ha "svegliato" o direttamente causato il problema. Con gli esami che ha fatto dovrebbe essere possibile effettuare una diagnosi. Pertanto escluderei una nuova ecografia.. non vedrebbe nulla di utile. Se posso consigliarla potrebbe essere utile eseguire una nuova RMN (meglio se "ad alto campo") per poterla confrontare con la precedente e vedere se c'è una evoluzione. A quel punto sarà possibile programmare un intervento. In alcuni casi (se presente un danno a livello dell'astragalo) potrebbe esser il caso di eseguire un trapianto osseo cartilagineo usando le cellule staminali.

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