Buongiorno, vorrei chiedervi cosa vuol dire questo referto della rmn dopo frattura tibio-tarsica con
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Buongiorno, vorrei chiedervi cosa vuol dire questo referto della rmn dopo frattura tibio-tarsica con operazione e placca.
L accuratezza diagnostica dell indagine è condizionata da artefatti metallici generali da mezzi di osteosintesi tibio-pereoneali distali.
Edema spongioso diffuso con distribuzione irregolare come da condizione algodistrofica si localizza a livello tibiale distale, degli elementi ossei tarsali (prevalentemente coinvolto l astragalo) ed in corrispondenza delle basi metatarsali.
Conservati i rappoerti articolari.
Minimo versamento endoarticolare tibio-tarsico e sottoastragalico anteriore.
Medialmente ispessito e disomogeneo il legamento deltoideo, con sovvertimento strutturale dei fasci profondi in esiti in fase di stabilizzazione di lesione traumatica di grado medio-alto.
Non alterazioni di rilievo a carico dei fasci del legamento "a siepe" astragalo-calcaneare e del legamento calcaneo-navicolare plantare.
Lateralmente malvalutabilevil legamento tibio-peroneale antero-inferiore, integri i legamenti tibio-peroneale postero-inferiore, peroneo-astragalico anteriore e posteriore e peroneo-calcaneare.
Regolari i tendini flessori ed estensori (minimo versamento circonda il tendine tibiale posteriore a livello sovramalleolare), la fascia plantare ed il tendine d achille
L accuratezza diagnostica dell indagine è condizionata da artefatti metallici generali da mezzi di osteosintesi tibio-pereoneali distali.
Edema spongioso diffuso con distribuzione irregolare come da condizione algodistrofica si localizza a livello tibiale distale, degli elementi ossei tarsali (prevalentemente coinvolto l astragalo) ed in corrispondenza delle basi metatarsali.
Conservati i rappoerti articolari.
Minimo versamento endoarticolare tibio-tarsico e sottoastragalico anteriore.
Medialmente ispessito e disomogeneo il legamento deltoideo, con sovvertimento strutturale dei fasci profondi in esiti in fase di stabilizzazione di lesione traumatica di grado medio-alto.
Non alterazioni di rilievo a carico dei fasci del legamento "a siepe" astragalo-calcaneare e del legamento calcaneo-navicolare plantare.
Lateralmente malvalutabilevil legamento tibio-peroneale antero-inferiore, integri i legamenti tibio-peroneale postero-inferiore, peroneo-astragalico anteriore e posteriore e peroneo-calcaneare.
Regolari i tendini flessori ed estensori (minimo versamento circonda il tendine tibiale posteriore a livello sovramalleolare), la fascia plantare ed il tendine d achille
Buongiorno. Non è semplice rispondere al quesito da lei posto in quanto in realtà dipende molto da quanto tempo fa ha avuto il trauma e l'intervento. L'edema osseo può avere varie origini ma quella sicuramente più frequente è quella traumatica pertanto, nel suo caso specifico, molto probabilmente dipende da questo. Solitamente sono necessari parecchi mesi (a seconda della sua estensione) perchè l'edema si riassorba completamente e non sia più visibile alla RM. Talvolta però un edema osseo molto esteso (non solo alle ossa che hanno subito il trauma), soprattutto alle estremità (mani e piedi) potrebbe anche configurare un quadro di vera e propria algodistrofia la cui diagnosi però non è solo strumentale ma anche (o meglio prevalentemente) clinica e richiede un trattamento mirato. Le consiglio pertanto di farsi valutare dal suo ortopedico di riferimento che, sulla base della storia clinica, le indagini strumentali e la visita saprà certamente inquadrare esattamente l'origine dell'edema osseo e impostare la terapia mirata più appropriata (se necessaria).
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