Buongiorno, vi scrivo per chiedere un parere in merito a una situazione che sto vivendo da circa 10

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Buongiorno, vi scrivo per chiedere un parere in merito a una situazione che sto vivendo da circa 10 giorni. Tutto è iniziato una sera mentre facevo una passeggiata con un amico: a un certo punto ho avvertito una strana sensazione, come una sorta di confusione mentale improvvisa, accompagnata dalla percezione che la mente si fosse leggermente annebbiata. Non ho perso conoscenza né avuto un attacco di panico, ma ho avvertito come se qualcosa mi avesse ‘toccato’ internamente, lasciandomi in uno stato di allerta. Durante la serata ho continuato a interagire normalmente con il mio amico, ma sentivo dentro una tensione difficile da spiegare, come se fossi rimasto improvvisamente più attento, vigile e vulnerabile allo stesso tempo.

Nei giorni successivi non ho più avuto quella stessa sensazione, ma è comparso un netto calo dell’umore, con perdita di motivazione e di interesse anche verso attività che solitamente mi stimolano molto. In particolare, io sono una persona che ogni giorno visualizza attivamente i propri obiettivi e progetti, cosa che mi dà normalmente una forte carica emotiva interna. Da quando è accaduto questo episodio, però, questa spinta immaginativa e motivazionale si è completamente azzerata e ad oggi non mostra segnali di ritorno.

In quei primi 2-3 giorni il malessere è stato più intenso, con calo dell’appetito (ora rientrato), sonno disturbato una notte e difficoltà a lavorare. Ora sto leggermente meglio: mangio, dormo e riesco a lavorare (non al 100%), ma sento ancora un umore piatto, una fiacchezza diffusa e una disconnessione emotiva rispetto a ciò che di solito mi accende.

Premetto che sono in terapia da anni per ipotiroidismo con Eutirox, e che negli esami di controllo i valori di TSH e FT4 risultano sempre nella norma. Tuttavia, segnalo che nell’agosto dello scorso anno ho avuto per la prima volta un episodio isolato di attacco di panico, che non si è più ripresentato fino ad ora. Non avendo mai vissuto una situazione simile a quella attuale, e vista la persistenza dei sintomi, mi chiedo se possa essere utile approfondire altri aspetti (come la conversione ormonale, il profilo neurochimico o eventuali fattori di stress cronico). In attesa di una visita endocrinologica già fissata, vorrei capire se questa situazione può essere legata a cause ormonali, neurologiche, psicologiche o ad una condizione transitoria. Non cerco una diagnosi, ma un parere utile a orientare eventuali approfondimenti.
Carissimo,
credo che più che un endocrinologo dovrebbe consultare uno psichiatra o neuropsicologo.
Che intende per "conversione ormonale" ?

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