Buongiorno, vi scrive Antonio 39 anni. Dopo settimane di dolori e zoppicamenti mi viene diagnostic
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Buongiorno, vi scrive Antonio 39 anni.
Dopo settimane di dolori e zoppicamenti mi viene diagnosticato, tramite risonanza, uno "spiccato edema osseo intraspongioso reattivo a livello della testa femorale sx". Non ho subito incidenti cadute ecc non sono uno sportivo. Attualmente eseguo punture di Difosfonal 100, e scarico dell anca attraverso stampelle. Vorrei sapere la tempistica di guarigione o perlomeno dopo quanti giorni potrei tornare al lavoro,sono operaio. Inoltre non mi è stato spiegato neanche la possibile causa scatenante di tale edema né altre accertamenti da fare.vi ringrazio anticipatamente.
Dopo settimane di dolori e zoppicamenti mi viene diagnosticato, tramite risonanza, uno "spiccato edema osseo intraspongioso reattivo a livello della testa femorale sx". Non ho subito incidenti cadute ecc non sono uno sportivo. Attualmente eseguo punture di Difosfonal 100, e scarico dell anca attraverso stampelle. Vorrei sapere la tempistica di guarigione o perlomeno dopo quanti giorni potrei tornare al lavoro,sono operaio. Inoltre non mi è stato spiegato neanche la possibile causa scatenante di tale edema né altre accertamenti da fare.vi ringrazio anticipatamente.
Buongiorno, Antonio. Il quadro descritto potrebbe essere correlato a un significativo sovrappeso o una terapia con importanti dosi di cortisonici o, ancora, legato a una predisposizione genetica personale. Mentre nell'edema transitorio (o algodistrofia transitoria) il tessuto osseo riesce comunque a tornare alle caratteristiche dell’osso sano, nella necrosi questo non avviene e la patologia può avanzare sino alla necessità di una protesi di anca.
Si è visto che in queste prime fasi, l'infiltrazione articolare di cellule mesenchimali ottenute dal suo tessuto adiposo o dalla cresta iliaca può arrestare il procedere della patologia, ripristinando la popolazione cellulare necessaria alla rigenerazione dell'osso "malato". Per una valutazione più corretta e completa del suo specifico caso, ovviamente, servirebbe poterla visitare di persona e anche valutare le immagini radiografiche e RM.
Si è visto che in queste prime fasi, l'infiltrazione articolare di cellule mesenchimali ottenute dal suo tessuto adiposo o dalla cresta iliaca può arrestare il procedere della patologia, ripristinando la popolazione cellulare necessaria alla rigenerazione dell'osso "malato". Per una valutazione più corretta e completa del suo specifico caso, ovviamente, servirebbe poterla visitare di persona e anche valutare le immagini radiografiche e RM.
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