Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni e soffro di pcos: Sindrome dell'ovaio policistico. Da circ

4 risposte
Buongiorno,
sono una ragazza di 23 anni e soffro di pcos: Sindrome dell'ovaio policistico.
Da circa 5 anni, avendo volutamente voluto evitare l'assunzione della Pillola Anticoncezionale,
assumo il Mioxin Oro, integratore alimentare che, ho assunto in polvere e lontano dai pasti,
a base principalmente di Myo-inositolo, Banaba e Metilfolato.
E devo dire che, grazie alla somministrazione del Mioxin Oro, durante questi anni il mio ciclo si è regolarizzato di più, nonostante, ovviamente,
sintomi quali: ritensione idrica, gonfiore addominale, sbalzi d'umore e irsutismo siano rimasti invalsi.
Nell'ultimo anno però ho aggiunto alla mia routine nuove abitudini per contrastare queste ultime condizioni,
dopo una vita dedicata allo studio e alla sedentarietà ho cominciato a praticare yoga e fare sport funzionale e insieme a ciò ho adottato un alimentazione prevalentemente vegetariana poichè ho cominciato ad eliminare carne, ridurre formaggi grassi e ho eliminato cereali raffinati,
mangiando dunque gli integrali;
mangio regolarmente uova, latticini,
cereali integrali, legumi, soia e prodotti che per la salute intestinale possono giovare quali: Crauti, Skyr, verdure sottaceto, yogurt, Kefir etc.

Ad ogni modo, vi scrivo perchè ad oggi, Maggio 2022, non ho più il flusso mestruale da ben 4 mesi,
sono stata dal mio ginecologo che mi ha consigliato dunque di introdurre la classica pillola, o al massimo, l'anello vaginale che avrebbe un dosaggio ormonale inferiore.
Mi chiedo dunque se quest'amenorrea sia ahimè normale e motivata dalla PCOS o piuttosto dovuta ad altro.
Aggiungo anche i miei dettagli fisici, sono alta 1.73 e attualmente peso 56kg.
A questo punto dunque, mi tocca prendere una decisione,
ma prima di adottare la terapia con l'anello Kirkos e dunque consapevole che anello e pillola mettano a riposo l'ovaio e auto-inducano un flusso artificiale, mi chiedo se ci siano trattamenti paralleli e magari leggermente più naturali da poter adottare.
Esiste un approccio diverso e comunque efficace per l'Ovaio Policistico?
Mi chiedevo se l'omeopatia fosse in grado di curare il problema o se, la terapia efficace è appunto quella della pillola, l'anello Kirkos o metodi simili.

Certa di una risposta,
auguro una serena giornata.
La medicina omeopatica offre una serie di rimedi utili in caso di questa patologia. Sarà il medico, dopo una visita accurata, a stabilire quale rimedio prescrivere alla paziente affetta da PCOS, la corretta diluizione del medicinale e la corretta posologia. I rimedi omeopatici più frequentemente utilizzati in caso di PCOS sono i seguenti:

Lycopodium,
Apis,
Thuya,
Lachesis,
R20 e R28 Dr.Reckeweg,
Hormeel Heel
Pulsatilla,
Follicolinum,
Ovarium

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L'omeopatia può fornire un valido aiuto nella sindrome dell'ovaio policistico e sicuramente vale la pena di seguire una terapia omeopatica per alcuni mesi e decidere poi, in base al risultato raggiunto, se ricorrere a trattamenti farmacologici sostitutivi.E anche qualora si dovesse arrivare alla seconda soluzione, la terapia omeopatica sarebbe comunque utile per ridurre gli effetti collaterali della cura farmacologica
Carissima utente l'ovaio policistico è la punta di Iceberg di uno squilibrio metabolico- mitocondriale. Ci sono dei test ben precisi per poter evidenziare questi squilibri ( curva glicemica ed insulinemica, intolleranze alimentari, deficit vitaminici, ecc....) e rimetterli in equilibrio. Qualsiasi altro approccio non andrà alle radici del problema. Faccio consulenze on-line. Auguri:))
gentilissima, Le consiglio vivamente di rivolgersi ad un bravo medico omeopata, anche meglio se agopuntore, nella sua città. Le sarà di grande aiuto. Abbiamo diverse esperienze positive in merito, testimoniate anche da evidenze scientifiche.

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