Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni che il 5 marzo è stata sottoposta ad un intervento d'urgenza

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Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni che il 5 marzo è stata sottoposta ad un intervento d'urgenza per un ascesso perianale. Durante l'intervento hanno trovato anche una fistola collegata all'ascesso e vi hanno posizionato un setone con funzione tagliente. Sono stata inoltre sottoposta ad una risonanza magnetica a giugno che ha confermato che non vi sono canali secondari non trattati e quindi il mio chirurgo mi ha detto che non avrei dovuto subire altri interventi, ma trazionare il setone ogni giorno finché questo non cadrà da solo. Fino a circa un mese e mezzo fa ho fatto ogni settimana un "lavaggio" del tramite in ambulatorio e devo dire che i dolori sono sempre stati contenuti (al massimo prendevo un antidolorifico e il tutto passava in poco tempo). Nell'ultimo mese e mezzo però il mio chirurgo di riferimento, che ha eseguito l'operazione, mi ha detto che potevamo fare il lavaggio ogni due settimane e poi anche una volta al mese, in quanto il tutto stava procedendo bene e non uscivano molti liquidi quando effettuava il lavaggio. Proprio in questo mese e mezzo, però, ho avuto due attacchi di dolori molto forti: il primo è durato circa una settimana e il secondo è attualmente in atto ed è stato anche più forte del precedente (gli antidolorifici sembrano non fare grande effetto). Ieri ho fatto un lavaggio in ospedale e il proctologo che l'ha eseguito, che non è il mio chirurgo di riferimento, mi ha consigliato di farlo tutte le settimane perché è possibile che il setone si "cristallizzi" dentro il tramite, bloccandosi e causando i dolori. Oggi però la situazione non è ancora molto buona: ho dolori abbastanza importanti (non dei semplici fastidi) e bruciore che vanno e vengono e l'ano è molto contratto (difatti fatico anche ad urinare e ieri sera ho avuto come degli spasmi a livello delle vie urinarie; non so se può c'entrare con la situazione del setone ma tutta questa contrazione mi pare strana). Il proctologo ieri mi aveva infatti detto che l'ano era molto contratto ma che dall'esterno non c'erano segni di infezione o infiammazione.
Aggiungo inoltre che il setone sta ormai tagliando la parte più superficiale del gluteo e il buco da cui esce il filo si sta "avvicinando" all'ano. Io capisco che la parte più superficiale sia la più dolorosa e che quindi si possa sentire di più rispetto al taglio del muscolo più interno ma questi dolori sono stati davvero fortissimi, non venivano placati neanche da aulin e tachidol e nemmeno sdraiandomi trovavo sollievo.
Ora volevo gentilmente chiedere il Vostro parere:
- è possibile che questi dolori siano stati causati principalmente dal mancato lavaggio del tramite che, forse, nel mio caso è necessario ripetere settimanalmente per evitare che il filo si "incarni"?
- il mio chirurgo mi ha detto che preferirebbe che io completassi il trattamento con il setone senza rimuoverlo chirurgicamente visto che sembra che questa terapia funzioni bene su di me, ma come capirete non posso sopportare il persistere di dolori del genere. Se eventualmente dovessi togliere il setone chirurgicamente, ciò comporterebbe una più alta possibilità di recidive e renderebbe il trattamento meno efficace? E come verrebbe tolto il setone? Chiedo perché anche sulle modalità di rimozione ho sentito pareri discordanti.
Vi ringrazio molto in anticipo, avrei davvero bisogno di sentire qualche parere per capire quali opzioni ho.
Dr. Marco Sanges
Gastroenterologo, Epatologo, Proctologo
Napoli
Gentile utente, che tipo di fistola aveva (transfinterica? intersfinterica?) È importante saperlo per il prosieguo del trattamento.
Saluti
Marco Sanges

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