Buongiorno, sono una donna di quasi 39 anni e ho un problema da molti anni. Da circa 18 anni prendo

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Buongiorno, sono una donna di quasi 39 anni e ho un problema da molti anni. Da circa 18 anni prendo psicofarmaci: mi hanno diagnosticato prima attacchi di panico (un neurologo), poi uno psichiatra disturbo ossessivo compulsivo. Avevo infatti un annoso problema di acne e ne ero ossessionata. Nel frattempo sono stata ricoverata tre volte: la prima preventivata per doc in una struttura di riabilitazione perché la psicoterapia che facevo mi aveva mandata nel pallone ( esempio: avevo l’ossessione di suicidarmi e la terapeuta mi diceva che una parte di me voleva morire, avevo l’ossessione di essere lesbica e la terapeuta diceva che avevo dubbi sulla mia sessualità). La seconda perché ho avuto un diverbio con la colf che chiamò i carabinieri dicendo che le avevo messo le mani addosso mentre non era vero. La terza per impregnazione neurolettica. Sono ancora vergine, vivo con mia madre vedova, ho lavorato per qualche anno in un giornale dato che avevo il sogno del giornalismo ma ho dovuto lasciare perché mi hanno detto che non sono portata. Così adesso sto tutto il giorno in casa, mi sono ricomparsi i brufoli e sono tornata a fissarmi con la pelle. Ho ansia per la salute: tiroide prima sballata poi nella norma, epitelioma probabilmente maligno, ritardo del ciclo inspiegabile e conseguente terrore di essere in menopausa precoce. Non ho interessi, sono apatica, urlo e piango. Il mio psichiatra dice che deliro, che la pelle non ha niente e che sono incurabile ( da lui sono in cura da 6 anni). Ho provato diversi psicologi nel frattempo ma non hanno funzionato. Solo la terapia cognitivo comportamentale mi aveva giovato. Sono andata da una nuova psichiatra che mi ha diagnosticato disturbo ossessivo compulsivo di personalità perché dice che le ossessioni non occupano per 6 ore al giorno e quindi non è doc. Inoltre mi ha parlato di alterazioni dell’umore e mi prospettato il lyrica. L’attuale terapia comprende daparox, en, serenase e olanzapina. Mi è stata inoltre consigliato un terapeuta cognitivo comportamentale. Mi potete dare un parere su questa situazione e fornire se possibile, una diagnosi? Grazie
Cara signora una diagnosi non è possibile in questo contesto.Certamente il suo caso è molto complesso per tutti questi pareri e queste terapie.Le posso consigliare di affidarsi a un buon psichiatra della sua zona e cercare di seguire i suoi consigli

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Dr. Gianvito Elicio
Psichiatra, Psicoterapeuta
Milano
Salve, quello che racconta restituisce una complessità clinica significativa, costruita nel tempo, con momenti di sofferenza intensa, diagnosi differenti e numerosi tentativi di cura, alcuni utili, altri deludenti o addirittura destabilizzanti. È del tutto comprensibile che, dopo un percorso così lungo, si trovi oggi a cercare maggiore chiarezza.
Ovviamente, come Lei già sa, una diagnosi formale non può essere fornita online, senza un colloquio clinico diretto e una valutazione completa. Tuttavia, posso offrirLe alcune riflessioni e ipotesi ragionate a partire da ciò che ha descritto.
La preoccupazione persistente per il corpo, la pelle, la salute, unita a stati di ansia molto elevati, pensieri ricorrenti, momenti di disperazione, episodi di pianto e rabbia, e un alto grado di ritiro sociale sono elementi clinici rilevanti.
Il fatto che in passato abbia tratto beneficio dalla terapia cognitivo-comportamentale, e che le ossessioni siano presenti da anni, anche se non occupano la soglia oraria del DOC secondo DSM, non esclude affatto la presenza di pensieri ossessivi clinicamente significativi.
L’iperscrupolosità, il bisogno di controllo, il perfezionismo, l’ansia somatica e i vissuti di frustrazione legati al corpo, possono effettivamente ricadere in un’area di Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità (OCPD), ma ciò non esclude la presenza concomitante di sintomi ossessivi “puri” o tratti depressivi.
Capisco quanto possa essere stato difficile affrontare tutti questi anni di sofferenza, tra diagnosi diverse, ricoveri e tentativi di cura spesso frustranti.
La Sua situazione non è senza via d’uscita ma serve un percorso cucito su misura, capace di accogliere la Sua complessità senza giudizi.
Resto a disposizione se desidera confrontarsi più approfonditamente o ricevere indicazioni pratiche.
Un caro saluto,
Dr.Elicio

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