Buongiorno, sono un uomo di 67 anni e sono stato operato 17 giorni fa per un intervento di emorroide

2 risposte
Buongiorno, sono un uomo di 67 anni e sono stato operato 17 giorni fa per un intervento di emorroidectomia.
La diagnosi era prolasso muscoso del retto asimmetrico con protrusione emorroidaria ed ectropion.
L’intervento è consistito in una prolassectomia transanale, emorroidectomia radicale (Ferguson) con radiofrequenza e correzione ectropion con lembi.
Mi hanno praticato l’anestesia spinale.
Il professore che mi ha operato ha detto che c’erano due prolassi e trombi che sanguinavano.
Al risveglio, una volta svanito l’effetto dell’anestesia, sono comparsi forti dolori e ritenzione urinaria che ha reso necessario il ricorso al catetere.
Dimesso due giorni dopo, mi è stata prescritta una terapia analgesica per bocca a base di Tachipirina 1000, Brufen e, all’occorrenza, Targin (1 volta al giorno), nonché una dieta a base di verdure, cereali integrali, frutta e molta acqua che seguo scupolosamente.
Le prime due settimane sono state un inferno.
Ai dolori, infatti, si è aggiunta una difficoltà di urinare provocata per cui non appena cerco di farlo subentra lo stimolo alla defecazione che prende il sopravvento e mi impedisce di svuotare la vescica.
Sono arrivato ad andare di corpo anche 10 volte al giorno e ogni defecazione provocava forti bruciori, specialmente le ultime, quantitativamente limitatissime.
Una volta evacuato cerco di urinare ma subentrano di nuovo forti crampi, dolorose contrazioni e ulteriore stimolo a defecare, anche se non poi non faccio nulla.
Riesco a urinare ma sempre con difficoltà e con male alla vescica, che devo sforzare, e ho temuto più volte di dover ricorrere nuovamente al catetere.
Nelle visite di controllo, il professore mi ha detto che si tratta di una cosa normale, dovuta anche all’anestesia, giacché i muscoli dell’ipogastrio sono gli stessi per la defecazione e per la minzione, e che tutto si sarebbe risolto nell’arco di pochi giorni.
La situazione tuttavia persiste.
I dolori si sono decisamente attenuati e ormai prendo solo la Tachipirina.
Anche la difficoltà a urinare si è attenuata anche grazie allo Xatral consigliatomi dal mio urologo.
Ma continua a esserci questo stimolo a defecare ogni volta che cerco di urinare.
Aggiungo che le feci, in genere molto morbide, da un giorno sono diarroiche). Quando sopravviene lo stimolo non riesco a trattenerle e mentre urino fuoriescono senza che le possa controllare, il che è problematico dal momento che per urinare non riesco a stare accovacciato e devo stare in piedi.
Sono molto preoccupato.
Questa continua urgenza mi provoca un forte stress.
Ci sono casi analoghi che poi si sono risolti spontaneamente?
Inoltre, per la diarrea è il caso di prendere farmaci o, vista la situazione, è meglio cercare che si risolva sono con la dieta, che a questo punto dovrà momentaneamente eliminare troppi alimenti ricchi di fibre?
Molte grazie.
Fermo restando che, ovviamente, in 17 giorni la mucosa anale non può essere guarita (occorrono mediamente 90 giorni affinché vi sia una guarigione pressoché totale, salvo complicazioni), direi che il Collega che l'ha operata potrebbe poi, eventualmente, valutare se vi sia stata una lesione ad uno dei muscoli sfinteri.
Complicanza questa che, sebbene rara (va chiarito), può avvenire in caso di intervento MM.
Ovviamente l'alvo diarroico e scaricarsi 10 volte al giorno sono assolutamente condizioni da evitare.
Saluti

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Il dolore postoperatorio dopo Ferguson o Milligan-Morgan è relativamente frequente e il periodo di guarigione può essere lungo anche due mesi fintanto che le ferite della mucosa anale non si siano cicatrizzate e riepitelizzate. Anche la problematica urologica può capitare. Non sempre però sono sintomi così invalidanti.
Creme che riducano l'ipertono sfinteriale e il mantenimento di un alvo regolare con feci soffici grazie all'uso di fibre sono capisaldi terapeutici importanti per ridurre nel postoperatorio l'irritazione meccanica delle feci nel loro transitare attraverso lo sfintere. Inoltre una adeguata terapia antalgica è sempre di grande aiuto nelle prime settimane. Non si scoraggi: purtroppo non è il primo e non sarà l'ultimo paziente ad avere un decorso postoperatorio più "impegnativo" del normale. Tutto però si risolverà.
Cordiali saluti.

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