Buongiorno, sono un uomo di 34 anni di Torino. Negli ultimi anni sto notando di avere una palpebra c
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Buongiorno, sono un uomo di 34 anni di Torino. Negli ultimi anni sto notando di avere una palpebra cadente da un occhio, è sempre un po' più chiuso rispetto all'altro: più che cadente, si è formata una doppia piega che crea spessore, infatti se spalanco gli occhi e torno in posizione di riposo ritorna al suo posto, per poi ricedere alla doppia piega al minimo movimento. E' ovviamente una condizione che mi crea disagio, spalancando gli occhi mentre qualcuno mi parla o iniziando a farlo come tic.
Stavo valutando una operazione blefaroplastica ma ho davvero tanti dubbi, che possa compromettermi un elemento così evidente come la palpebra, che possa causarmi qualche complicazione come la palpebra che non si chiude bene durante il sonno o che comunque si veda sempre una differenza con l'occhio sano, quindi non so quanto ne valga la pena.
Spero che possiamo rispondere sia ai miei dubbi di natura tecnica, se l'operazione chirurgica o non sia efficace, e sia alle complicanze e agli effetti a lungo termine.
Grazie.
Stavo valutando una operazione blefaroplastica ma ho davvero tanti dubbi, che possa compromettermi un elemento così evidente come la palpebra, che possa causarmi qualche complicazione come la palpebra che non si chiude bene durante il sonno o che comunque si veda sempre una differenza con l'occhio sano, quindi non so quanto ne valga la pena.
Spero che possiamo rispondere sia ai miei dubbi di natura tecnica, se l'operazione chirurgica o non sia efficace, e sia alle complicanze e agli effetti a lungo termine.
Grazie.
Salve, ogni atto medico e dunque ogni intervento chirurgico ha delle possibili complicanze. La blefaroplastica superiore è un intervento tecnicamente semplice da eseguire ma che nasconde numerose insidie nella pianificazione. E' dunque fondamentale rivolgersi a professionisti adeguatamente preparati.
Cordiali saluti
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Gentile signore,
capisco bene il disagio che mi descrive: la palpebra è un elemento molto visibile del volto, e quando presenta un’asimmetria o un difetto funzionale può diventare fonte di fastidio sia estetico che psicologico.
Da quanto racconta, sembrerebbe trattarsi di una condizione di ptosi palpebrale o di un eccesso cutaneo che si manifesta in maniera asimmetrica, con la formazione di una piega in più. È importante sottolineare che ogni caso va valutato attentamente con una visita diretta, durante la quale si eseguono test specifici per capire se il problema è legato alla cute, al muscolo elevatore della palpebra o a entrambe le componenti.
La blefaroplastica può essere una soluzione efficace, ma non è l’unica: nei casi in cui la causa sia un deficit del muscolo elevatore, può essere necessario un intervento di correzione mirata della ptosi piuttosto che una semplice rimozione di cute. L’obiettivo, naturalmente, è sempre quello di ottenere il miglior equilibrio possibile tra le due palpebre.
Per quanto riguarda i timori che mi esprime:
- il rischio che la palpebra non si chiuda bene è legato a eccessive resezioni di tessuto, -ma un intervento eseguito con criterio e su misura riduce notevolmente questa eventualità;
- la differenza con l’occhio sano va sempre considerata: in molti casi un miglioramento significativo è possibile, ma non sempre si può raggiungere una perfetta simmetria, che è rara anche nei volti naturalmente non operati;
- a lungo termine, i risultati tendono a essere stabili, ma il processo di invecchiamento prosegue e quindi nel tempo possono comparire nuove modifiche della regione palpebrale.
Il consiglio che mi sento di darle è di sottoporsi a una valutazione specialistica accurata: solo visitandola potrò confermare la diagnosi, illustrarle con precisione le possibili opzioni chirurgiche e chiarire i benefici, i limiti e i rischi in relazione al suo caso specifico.
Comprendo i suoi dubbi e le sue perplessità: la scelta di operarsi deve nascere dalla certezza che l’intervento possa davvero migliorare la sua qualità di vita e non solo il dettaglio estetico. Sarò felice di approfondire insieme a lei tutti questi aspetti in visita.
capisco bene il disagio che mi descrive: la palpebra è un elemento molto visibile del volto, e quando presenta un’asimmetria o un difetto funzionale può diventare fonte di fastidio sia estetico che psicologico.
Da quanto racconta, sembrerebbe trattarsi di una condizione di ptosi palpebrale o di un eccesso cutaneo che si manifesta in maniera asimmetrica, con la formazione di una piega in più. È importante sottolineare che ogni caso va valutato attentamente con una visita diretta, durante la quale si eseguono test specifici per capire se il problema è legato alla cute, al muscolo elevatore della palpebra o a entrambe le componenti.
La blefaroplastica può essere una soluzione efficace, ma non è l’unica: nei casi in cui la causa sia un deficit del muscolo elevatore, può essere necessario un intervento di correzione mirata della ptosi piuttosto che una semplice rimozione di cute. L’obiettivo, naturalmente, è sempre quello di ottenere il miglior equilibrio possibile tra le due palpebre.
Per quanto riguarda i timori che mi esprime:
- il rischio che la palpebra non si chiuda bene è legato a eccessive resezioni di tessuto, -ma un intervento eseguito con criterio e su misura riduce notevolmente questa eventualità;
- la differenza con l’occhio sano va sempre considerata: in molti casi un miglioramento significativo è possibile, ma non sempre si può raggiungere una perfetta simmetria, che è rara anche nei volti naturalmente non operati;
- a lungo termine, i risultati tendono a essere stabili, ma il processo di invecchiamento prosegue e quindi nel tempo possono comparire nuove modifiche della regione palpebrale.
Il consiglio che mi sento di darle è di sottoporsi a una valutazione specialistica accurata: solo visitandola potrò confermare la diagnosi, illustrarle con precisione le possibili opzioni chirurgiche e chiarire i benefici, i limiti e i rischi in relazione al suo caso specifico.
Comprendo i suoi dubbi e le sue perplessità: la scelta di operarsi deve nascere dalla certezza che l’intervento possa davvero migliorare la sua qualità di vita e non solo il dettaglio estetico. Sarò felice di approfondire insieme a lei tutti questi aspetti in visita.
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