Buongiorno, sono un uomo di 33 anni 190 cm per 95 kg e da poco ho scoperto di avere un’ernia L5S1: a

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Buongiorno, sono un uomo di 33 anni 190 cm per 95 kg e da poco ho scoperto di avere un’ernia L5S1: artrosi disco-somatica associata ad ernia discale sottolegamentosa posteriore paramediana destra con compressione sul sacco durale e radicolare in corrispondenza del recesso laterale e preforaminale dal lato destro. Soffro di mal di schiena da qualche anno ed in passato ho svolto
lavori pesanti, a volte andava via ed altre volte ho fatto punture o preso antinfiammatori. Attualmente sono spesso seduto essendo impiegato in azienda. Due mesi fa però il dolore alla schiena era persistente e quindi ho effettuato la risonanza magnetica con il risultato scritto sopra. Ho fatto prima la visita dal neurochirurgo che mi ha indirizzato verso un fisiatra. Il fisiatra quindi mi ha prescritto delle infiltrazioni peridurali che ho iniziato ad inizio agosto. Dopo una settimana dalla prima infiltrazione sono stato meglio finché una notte di una settimana fa ho avvertito un dolore lancinante alla gamba destra (sintomo mai avuto prima) e sono dovuto andare al pronto soccorso in cui mi hanno fatto flebo di cortisone ed antidolorifici. Sei giorni fa ho effettuato la seconda infiltrazione e nel frattempo sto facendo una cura di lyrica ed ossicodone, il dolore alla gamba sta molto lentamente diminuendo ma continuo ad avere difficoltà a camminare e stare seduto e ciò mi costringe ad essere in malattia dal lavoro. Ho la terza infiltrazione la prossima settimana. Vorrei porVi tre domande:
1. Ho polpaccio e piede destro intorpidito da una settimana, è rischioso? Può avere effetti permanenti?
2. Visto il mio quadro clinico l’intervento è l’unica soluzione o ci sono buone possibilità che riesca a riprendermi senza ricorrere alla chirurgia?
3. Quali tipi di intervento vanno per la maggiore per un’ernia discale L5S1 come la mia?

Grazie
La terapia che sta seguendo a mio parere è corretta come il tipo di trattamento proposto dal neurochirurgo che la ha valutata, ovviamente se la sintomatologia è cambiata sarebbe il caso di eseguire una nuova valutazione. Se dovessero comparire anche dei deficit motori il tipo di trattamento sarebbe da ridiscutere e se necessario pensare ad un trattamento chirurgico.

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