Buongiorno, sono stato operato di ernia inguinale 7 mesi fa. mi ha sempre dato fastidio con i colpi
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Buongiorno, sono stato operato di ernia inguinale 7 mesi fa.
mi ha sempre dato fastidio con i colpi di tosse ma per 2/3 secondi dopo il colpo di tosse e poi spariva.
Il dolore è localizzato appena sotto alla ferita per tutto l’inguine e inizio interno coscia destro.
Da qualche giorno mi fa male anche a camminare per poco, non da fermarmi certo, però è fastidioso. Fa male anche 3 secondi prima e 3 dopo l’eiaculazione.
E dopo un po’ passa da solo e non sento più niente
Credo che sia un nervo pizzicato.
Come posso fare per farlo passare?
Sto prendendo Bromelina che mi avevano consigliato dopo l’intervento dell’ernia inguinale.
C’è qualche ginnastica o qualche modo per far spostare il nervo e accettare la nuova posizione?
Vorrei assolutamente evitare un altro intervento chirurgico... avendone fatti due in due mesi, prima idrocele e poi ernia inguinale...
Il dolore, prima degli ultimi 3/4 giorni, era presente solo se avevo la vescica molto piena e spariva da sola con la minzione.
Grazie mille
mi ha sempre dato fastidio con i colpi di tosse ma per 2/3 secondi dopo il colpo di tosse e poi spariva.
Il dolore è localizzato appena sotto alla ferita per tutto l’inguine e inizio interno coscia destro.
Da qualche giorno mi fa male anche a camminare per poco, non da fermarmi certo, però è fastidioso. Fa male anche 3 secondi prima e 3 dopo l’eiaculazione.
E dopo un po’ passa da solo e non sento più niente
Credo che sia un nervo pizzicato.
Come posso fare per farlo passare?
Sto prendendo Bromelina che mi avevano consigliato dopo l’intervento dell’ernia inguinale.
C’è qualche ginnastica o qualche modo per far spostare il nervo e accettare la nuova posizione?
Vorrei assolutamente evitare un altro intervento chirurgico... avendone fatti due in due mesi, prima idrocele e poi ernia inguinale...
Il dolore, prima degli ultimi 3/4 giorni, era presente solo se avevo la vescica molto piena e spariva da sola con la minzione.
Grazie mille
l fastidi che lamenta carp paziente possono essere causati anche da un eventuale danno ai nervi che sono situati nella zona inguinale (ileoinguinale e genitofemorale). Durante un’ernioplastica, questo nervo deve essere obbligatoriamente isolato, spostato e riposizionato. La procedura può lesionarlo accidentalmente e dare luogo ad alterazioni della sensibilità nella suddetta zona (ipoestesia localizzata) che tende a regredire spontaneamente con il passare del tempo. Talvolta, però, questa minore sensibilità potrebbe persistere.
Una situazione fastidiosa si verifica nel caso in cui il nervo resti “intrappolato” nel tessuto cicatriziale a ridosso della rete protesica: questa condizione infatti non è controllabile in quanto si crea durante la fase di guarigione e cicatrizzazione, e dà luogo ad un’irritazione delle fibre nervose, con conseguente dolore postoperatorio nevralgico, urente e spesso intensificato dall’attività fisica protratta o da movimenti bruschi. In questo caso, l’assunzione di antidolorifici e/o antinfiammatori per diversi giorni è essenziale e, nei casi più gravi, sarà necessario ricorrere a diverse sedute di infiltrazioni locali con anestetici locali per tamponare e ridurre l’infiammazione.
Un’ulteriore possibilità può essere un ciclo di neuromodulazione trancutanea, eseguita in 4-6 sedute con un’apposita apparecchiatura, al fine di ridurre il danno da stiramento nervoso.
Se il disturbo persiste dopo mesi di trattamento si può valutare l’opzione di un secondo intervento per individuare il punto di stiramento del nervo e sezionarlo, in quanto l’iposensibilità che ne deriva è di gran lunga preferibile alla nevralgia.
Una situazione fastidiosa si verifica nel caso in cui il nervo resti “intrappolato” nel tessuto cicatriziale a ridosso della rete protesica: questa condizione infatti non è controllabile in quanto si crea durante la fase di guarigione e cicatrizzazione, e dà luogo ad un’irritazione delle fibre nervose, con conseguente dolore postoperatorio nevralgico, urente e spesso intensificato dall’attività fisica protratta o da movimenti bruschi. In questo caso, l’assunzione di antidolorifici e/o antinfiammatori per diversi giorni è essenziale e, nei casi più gravi, sarà necessario ricorrere a diverse sedute di infiltrazioni locali con anestetici locali per tamponare e ridurre l’infiammazione.
Un’ulteriore possibilità può essere un ciclo di neuromodulazione trancutanea, eseguita in 4-6 sedute con un’apposita apparecchiatura, al fine di ridurre il danno da stiramento nervoso.
Se il disturbo persiste dopo mesi di trattamento si può valutare l’opzione di un secondo intervento per individuare il punto di stiramento del nervo e sezionarlo, in quanto l’iposensibilità che ne deriva è di gran lunga preferibile alla nevralgia.
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Buonasera, sarebbe utile eseguire una valutazione specialistica ed eventualmente un'ecografia del canale inguinale. La sua problematica potrebbe esser dovuta a una recidiva erniaria, a un problema di intrappolamento di uno dei nervi passanti per il canale inguinale o semplicemente potrebbe trattarsi di una pubalgia.
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