Buongiorno, sono incinta di 29+5. Ieri ad eco accrescimento il mio bimbo è stato stimato 1.160 kg pe
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Buongiorno, sono incinta di 29+5. Ieri ad eco accrescimento il mio bimbo è stato stimato 1.160 kg per 35 cm di lunghezza. Già dalla morfologica era risultato piccolo (310 g per 19 cm) e in entrambe le ecografie mi hanno riscontrato una flussimetria alterata. Riporto qui i valori di ieri:
Arteria uterina sx: PI 0,75 RI 0,49
uterina dx: PI 1,36 RI 0,68 con presenza di notch.
Arteria ombelicale: PI 1,02
Arteria cerebrale media: 1,61
Il medico che mi ha fatto l'eco mi ha detto che essendo piccolo il bambino è preferibile fare un controllo più ravvicinato e mi ha detto di tornare fra un mese. La mia domanda è: un mese non è tanto? Pensavo che più ravvicinato volesse dire massimo 15 gg. Io finora ho sempre fatto un eco al mese essendo seguita privatamente..
Inoltre nelle conclusioni afferma: gravidanza alla 30esima settimana in evoluzione con restrizione crescita fetale. Biometria fetale regalare, anatomia regolare, placenta regolare ecostruttura, liquido amniotico nella norma, velocimetria doppler evidenzia una resistenza aumentata a livello delle arterie uterine (+1,5 DS) con notch a dx. Si invia al medico curante.
Il mio medico dubito che sappia qualcosa in merito a questo problema visto che è così specifico! Non so se dovrei prendere un appuntamento più ravvicinato con ulteriore flussimetria o se un mese è una tempo corretto.
Grazie per l'aiuto
Arteria uterina sx: PI 0,75 RI 0,49
uterina dx: PI 1,36 RI 0,68 con presenza di notch.
Arteria ombelicale: PI 1,02
Arteria cerebrale media: 1,61
Il medico che mi ha fatto l'eco mi ha detto che essendo piccolo il bambino è preferibile fare un controllo più ravvicinato e mi ha detto di tornare fra un mese. La mia domanda è: un mese non è tanto? Pensavo che più ravvicinato volesse dire massimo 15 gg. Io finora ho sempre fatto un eco al mese essendo seguita privatamente..
Inoltre nelle conclusioni afferma: gravidanza alla 30esima settimana in evoluzione con restrizione crescita fetale. Biometria fetale regalare, anatomia regolare, placenta regolare ecostruttura, liquido amniotico nella norma, velocimetria doppler evidenzia una resistenza aumentata a livello delle arterie uterine (+1,5 DS) con notch a dx. Si invia al medico curante.
Il mio medico dubito che sappia qualcosa in merito a questo problema visto che è così specifico! Non so se dovrei prendere un appuntamento più ravvicinato con ulteriore flussimetria o se un mese è una tempo corretto.
Grazie per l'aiuto
Buongiorno,
dal suo racconto noto un'assenza di un percorso di continuità assistenziale che risponda ai vostri bisogni di sicurezza.
Le Ostetriche ed i ginecologi, in team devono garantire una continuità ed appropriatezza dell'assistenza, anche quando insorgano situazioni di attenzione.
Se volesse scrivermi in privato sarei felice di aiutarla.
Dott.ssa Martina Manco
dal suo racconto noto un'assenza di un percorso di continuità assistenziale che risponda ai vostri bisogni di sicurezza.
Le Ostetriche ed i ginecologi, in team devono garantire una continuità ed appropriatezza dell'assistenza, anche quando insorgano situazioni di attenzione.
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Capisco benissimo la tua preoccupazione: quando parlano di “bambino piccolo” e “flussimetria alterata”, è normale sentirsi in ansia.
Dai valori che riporti emerge una restrizione della crescita fetale (IUGR) legata a un aumento delle resistenze nelle arterie uterine, soprattutto a destra dove c’è il notch.
Questo significa che il bimbo sta crescendo, ma riceve un po’ meno flusso rispetto alla norma, e per questo va monitorato con più attenzione. In questi casi, un controllo ogni 4 settimane è generalmente considerato troppo lungo. Nella pratica clinica, quando c’è una resistenza aumentata o un IUGR, i controlli flussimetrici vengono spesso programmati ogni 1–2 settimane, soprattutto dopo la 28ª settimana. Non perché ci sia un’emergenza, ma perché la situazione può evolvere e conviene seguirla da vicino. programmare una flussimetria + accrescimento in 10–14 giorni, se possibile essere seguita da un ginecologo esperto in gravidanze a rischio o da un centro di medicina materno-fetale, valutare la pressione, eventuali sintomi (mal di testa forte, visione offuscata, gonfiore improvviso), e tenere sotto controllo il benessere materno e fetale. Non c’è nulla che tu abbia fatto di sbagliato. Stai facendo esattamente la cosa più importante: chiedere chiarimenti e cercare una gestione più attenta
Dai valori che riporti emerge una restrizione della crescita fetale (IUGR) legata a un aumento delle resistenze nelle arterie uterine, soprattutto a destra dove c’è il notch.
Questo significa che il bimbo sta crescendo, ma riceve un po’ meno flusso rispetto alla norma, e per questo va monitorato con più attenzione. In questi casi, un controllo ogni 4 settimane è generalmente considerato troppo lungo. Nella pratica clinica, quando c’è una resistenza aumentata o un IUGR, i controlli flussimetrici vengono spesso programmati ogni 1–2 settimane, soprattutto dopo la 28ª settimana. Non perché ci sia un’emergenza, ma perché la situazione può evolvere e conviene seguirla da vicino. programmare una flussimetria + accrescimento in 10–14 giorni, se possibile essere seguita da un ginecologo esperto in gravidanze a rischio o da un centro di medicina materno-fetale, valutare la pressione, eventuali sintomi (mal di testa forte, visione offuscata, gonfiore improvviso), e tenere sotto controllo il benessere materno e fetale. Non c’è nulla che tu abbia fatto di sbagliato. Stai facendo esattamente la cosa più importante: chiedere chiarimenti e cercare una gestione più attenta
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