Buongiorno, so che sono fabica ma non ho mai ri fatto le analisi a riguardo o altri controlli, non s
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Buongiorno, so che sono fabica ma non ho mai ri fatto le analisi a riguardo o altri controlli, non sono neanche mai stata da un ematologo o un genetista e nessuno mi ha mai effettivamente detto come gestire questa cosa a parte l'evitare le fave e comunicarlo ai dottori prima di prescrivere farmaci.
Volevo chiedere se fosse necessario e in caso quali analisi o controlli è meglio fare
Ringrazio
Cordiali saluti
Volevo chiedere se fosse necessario e in caso quali analisi o controlli è meglio fare
Ringrazio
Cordiali saluti
Buongiorno,
la favismo (deficit di G6PD) è una condizione benigna nella maggior parte dei casi e la principale misura di prevenzione resta proprio quella che sta già seguendo: evitare fave e alcuni farmaci ossidanti (come FANS e aspirina). Non sempre è necessario un controllo specialistico periodico, ma può essere utile una valutazione almeno una volta da un ematologo, soprattutto se non ha mai fatto un inquadramento iniziale. L’esame principale è il dosaggio dell’enzima G6PD, che conferma il grado del deficit; in alcuni casi si può associare lo studio genetico. Altri esami ematici (emocromo, reticolociti, bilirubina, LDH) si eseguono solo se ci sono episodi di anemia emolitica o sintomi.
In assenza di disturbi non sono di solito necessari controlli frequenti, ma è importante avere un elenco aggiornato dei farmaci da evitare (sono presenti alcuni siti) e riferire sempre la condizione ai medici curanti.
la favismo (deficit di G6PD) è una condizione benigna nella maggior parte dei casi e la principale misura di prevenzione resta proprio quella che sta già seguendo: evitare fave e alcuni farmaci ossidanti (come FANS e aspirina). Non sempre è necessario un controllo specialistico periodico, ma può essere utile una valutazione almeno una volta da un ematologo, soprattutto se non ha mai fatto un inquadramento iniziale. L’esame principale è il dosaggio dell’enzima G6PD, che conferma il grado del deficit; in alcuni casi si può associare lo studio genetico. Altri esami ematici (emocromo, reticolociti, bilirubina, LDH) si eseguono solo se ci sono episodi di anemia emolitica o sintomi.
In assenza di disturbi non sono di solito necessari controlli frequenti, ma è importante avere un elenco aggiornato dei farmaci da evitare (sono presenti alcuni siti) e riferire sempre la condizione ai medici curanti.
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