Buongiorno, qual è a vostro avviso il miglior trattamento non chirurgico per la risoluzione dell'alo
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risposte
Buongiorno, qual è a vostro avviso il miglior trattamento non chirurgico per la risoluzione dell'alopecia androgenetica ai primi stadi? Tra mesoterapia, carbossiterapia e PRP non so come muovermi.
Buongiorno il trattamento più adeguato va valutato sulla base di una visita medica. senza di essa non è possibile stabilire il trattamento più indicato al Suo caso. ci sono trattamenti piu efficaci e trattamenti meno efficaci per questo tipo di inestetismo.
La invito a contattarci per poter valutare il tutto di persona.
grazie
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Buongiorno, tutti i trattamenti elencati sono molto validi, associati anche a eventuale terapia ormonale ( finasteride). Si può anche pensare ad una terapia personalizzata che li comprenda tutti.
Buongiorno, l’alopecia androgenetica ai primi stadi può beneficiare di diversi trattamenti non chirurgici che mirano a rallentare la caduta dei capelli e stimolare la ricrescita, ma la scelta dipende dal grado di alopecia, dalle sue cause sottostanti e dalle sue aspettative.
Tra le opzioni da Lei indicate:
1. PRP (Plasma Ricco di Piastrine): è considerato uno dei trattamenti più efficaci ai primi stadi. Il PRP utilizza i fattori di crescita presenti nel plasma per stimolare i follicoli piliferi, migliorare la vascolarizzazione del cuoio capelluto e prolungare la fase anagen (di crescita) del ciclo del capello. È particolarmente indicato quando si vuole potenziare la qualità e la densità dei capelli esistenti. Sono necessarie più sedute, generalmente una al mese per 3-4 mesi, seguite da richiami periodici.
2. Mesoterapia: consiste nell’iniezione di un mix di sostanze (vitamine, minerali, aminoacidi e farmaci come il minoxidil o altre molecole stimolanti) direttamente nel cuoio capelluto. È utile per nutrire il follicolo, migliorare la microcircolazione e rinforzare i capelli esistenti. Tuttavia, i risultati possono essere più modesti rispetto al PRP, soprattutto nelle alopecie di origine androgenetica.
3. Carbossiterapia: prevede l’iniezione di anidride carbonica nel cuoio capelluto per migliorare la microcircolazione e l’ossigenazione dei tessuti. Sebbene possa avere un ruolo complementare, generalmente non è considerata la terapia di prima scelta per l’alopecia androgenetica.
Il PRP è, a mio avviso, il trattamento con la maggiore evidenza scientifica per l’alopecia androgenetica ai primi stadi, grazie al suo effetto rigenerativo sui follicoli. Tuttavia, i migliori risultati si ottengono spesso con un approccio combinato, affiancando al trattamento scelto terapie domiciliari come minoxidil topico o finasteride orale (se indicati e previa valutazione specialistica). È fondamentale consultare un dermatologo o un medico esperto in tricologia per un’analisi accurata e un piano terapeutico personalizzato.
Tra le opzioni da Lei indicate:
1. PRP (Plasma Ricco di Piastrine): è considerato uno dei trattamenti più efficaci ai primi stadi. Il PRP utilizza i fattori di crescita presenti nel plasma per stimolare i follicoli piliferi, migliorare la vascolarizzazione del cuoio capelluto e prolungare la fase anagen (di crescita) del ciclo del capello. È particolarmente indicato quando si vuole potenziare la qualità e la densità dei capelli esistenti. Sono necessarie più sedute, generalmente una al mese per 3-4 mesi, seguite da richiami periodici.
2. Mesoterapia: consiste nell’iniezione di un mix di sostanze (vitamine, minerali, aminoacidi e farmaci come il minoxidil o altre molecole stimolanti) direttamente nel cuoio capelluto. È utile per nutrire il follicolo, migliorare la microcircolazione e rinforzare i capelli esistenti. Tuttavia, i risultati possono essere più modesti rispetto al PRP, soprattutto nelle alopecie di origine androgenetica.
3. Carbossiterapia: prevede l’iniezione di anidride carbonica nel cuoio capelluto per migliorare la microcircolazione e l’ossigenazione dei tessuti. Sebbene possa avere un ruolo complementare, generalmente non è considerata la terapia di prima scelta per l’alopecia androgenetica.
Il PRP è, a mio avviso, il trattamento con la maggiore evidenza scientifica per l’alopecia androgenetica ai primi stadi, grazie al suo effetto rigenerativo sui follicoli. Tuttavia, i migliori risultati si ottengono spesso con un approccio combinato, affiancando al trattamento scelto terapie domiciliari come minoxidil topico o finasteride orale (se indicati e previa valutazione specialistica). È fondamentale consultare un dermatologo o un medico esperto in tricologia per un’analisi accurata e un piano terapeutico personalizzato.
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