Buongiorno. Ormai da un mese soffro di dolori uretrali, concentrati all'altezza del meato. Ho avuto

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Buongiorno. Ormai da un mese soffro di dolori uretrali, concentrati all'altezza del meato. Ho avuto un rapporto orale non protetto perciò, considerando una possibile MTS, ho effettuato tutte le analisi del caso: esame colturale germi e miceti, sia urine che liquido seminale, e tampone uretrale per germi comuni, chlamydia, trichomonas e neisseria. I risultati si sono rivelati tutti negativi. Persistendo il dolore, soprattutto dopo la minzione, mi sono recato dal mio urologo/andrologo di fiducia, il quale mi ha diagnosticato un'infiammazione del glande e del prepuzio (inoltre, dopo visita prostatica, ha sostenuto che la ghiandola fosse nella norma), invitandomi a procedere per 20 giorni, due volte al giorno, con una terapia a base di Candinet Liquido e Anestin Plus. Durante i primi giorni di terapia ho subito notato un rossore diffuso sulla parte interessata, prurito e macerazione sparsa. Contattato il medico, egli sostiene di non preoccuparsi. A oggi, però, i dolori uretrali persistono, così come il senso di gonfiore/dolore del glande. Che ne pensate?Grazie ancora per l'attenzione.
Poteva risparmiarsi gli esami per MTS che non avevano alcuna ragione di essere fatti. Quanto riferisce deriva unicamente da un alterato rapporto prepuzio/glande (non seve che ci sia la fimosi) che favorisce i ristagni e le conseguenti infiammazioni ed irritazioni. Su tale condizione non serve a nulla quanto prescritto... serve la circoncisione radicale e nel frattempo (breve) lavarsi per bene più volte al giorno con sola acqua corrente e nel massimo applicare su cute e glande qualche goccia di olio EVO. Sul fatto che poi la prostata sia a posto... meglio verificare con l'ecografia doppler almeno sovrapubica, la coltura del secreto estratto al meato dopo minizione, lo spermiogramma.
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