Buongiorno mi marito si sta curando per un carcinoma gastrico m+ con chemioterapia perchè al momen
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risposte
Buongiorno
mi marito si sta curando per un carcinoma gastrico m+ con chemioterapia perchè al momento non operabile
L'idea sarebbe concludere il ciclo di 12 chemio con n FOLFOX+ NIVOLUMAB e poi proseguire con PIPAC per alcuni linfonodi trovati durante la laparoscopia esplorativa
Mio marito ha retto sempre molto bene la terapia , ora , arrivato alla decima sta cominciando giustamente ad accusare
Siamo in mano a medici che riteniamo essere assolutamente validi e professionali ma abbiamo difficoltà a volte a capire i referti e conseguentemente le loro scelte
Mi piacerebbe avere un parere sugli esiti della risonanza e dell'ultima TAC in quanto ci è stato detto che c'è stato un piccolo miglioramento ma non capiamo di che portata
di seguito i referti
TAC
Esame eseguito senza contrasto,.
Non alterazioni morfo-densitometriche di sicuro significato sostitutivo a carico del parenchima polmonare,
bilateralmente.
Stabile alcuni rari micronoduli polmonari e qualche ispessimento scissurale.
Non versamento pleurico, né significativo versamento pericardico.
In presenza di endoprotesi esofagea, per quanto valutabile senza contrasto permane apprezzabile diffuso
ispessimento delle pareti del III distale dell'esofago esteso alla regione cardiale.
Per quanto valutabile in assenza di contrasto, in mediastino permangono apprezzabili linfonodi con asse
corto subcentimetrico, il maggiore sottocarenale di 25 x 8 mm.
Ai limiti superiori del campo di studio, un poco più evidente qualche linfonodo in sede latero-cervicale
sinistra, il maggiore di 11 x 8 mm.
RISONANZA
Esame eseguito mediante acquisizione di sequenze pesate in T1, T2, anche con tecnica di soppressione
del segnale del tessuto adiposo, completato con studio della restrizione alla diffusione molecolare e
studio dinamico dopo somministrazione e.v. di MdC con componente epatospecifica (Primovist). Si prende
visione di precedente esame TC del 06/08/2024 e precedente RM del 09/05/2024.
Anche al controllo odierno non più sicuramente riconoscibile l'alterazione focale ipervascolare segnalata
alla precedente RM del 09/05/2024 livello del IV segmento epatico. Lungo il profilo anteriore del
segmento IVb si riconosce alterazione ovalare sfumatamente iperintensa in T2 di 10 x 18 mm, non dotata
di significativo enhancement né restrizione della diffusività molecolare, meglio riconoscibile rispetto alla
precedente TC e invariata, di non sicuro significato patologico. Invariate le formazioni cistiche bilobari
epatiche delle dimensioni massime di 11 mm.
Non comparsa di alterazioni focali sospette a carico dei restanti organi addominali.
Non dilatate le vie biliari intra ed extraepatiche né le vie escretrici urinarie.
Ulteriore minima riduzione dimensionale di alcune delle adenopatie localizzate lungo la piccola curvatura
gastrica e lungo il decorso dell'arteria gastrica sinistra, con parziale tendenza alla confluenza, quello
meglio parametrabile di circa 10 x 13 mm (vs 14 x 17 mm); ridotti anche i linfonodi lomboaortici, il
maggiore in sede para-aortica sinistra, cranialmente alla vena renale, di 18 x 8 mm (vs 18 x 11 mm).
Non liquido libero.
Invariati i restanti reperti.
ringrazio anticipatamente per l'attenzione
mi marito si sta curando per un carcinoma gastrico m+ con chemioterapia perchè al momento non operabile
L'idea sarebbe concludere il ciclo di 12 chemio con n FOLFOX+ NIVOLUMAB e poi proseguire con PIPAC per alcuni linfonodi trovati durante la laparoscopia esplorativa
Mio marito ha retto sempre molto bene la terapia , ora , arrivato alla decima sta cominciando giustamente ad accusare
Siamo in mano a medici che riteniamo essere assolutamente validi e professionali ma abbiamo difficoltà a volte a capire i referti e conseguentemente le loro scelte
Mi piacerebbe avere un parere sugli esiti della risonanza e dell'ultima TAC in quanto ci è stato detto che c'è stato un piccolo miglioramento ma non capiamo di che portata
di seguito i referti
TAC
Esame eseguito senza contrasto,.
Non alterazioni morfo-densitometriche di sicuro significato sostitutivo a carico del parenchima polmonare,
bilateralmente.
Stabile alcuni rari micronoduli polmonari e qualche ispessimento scissurale.
Non versamento pleurico, né significativo versamento pericardico.
In presenza di endoprotesi esofagea, per quanto valutabile senza contrasto permane apprezzabile diffuso
ispessimento delle pareti del III distale dell'esofago esteso alla regione cardiale.
Per quanto valutabile in assenza di contrasto, in mediastino permangono apprezzabili linfonodi con asse
corto subcentimetrico, il maggiore sottocarenale di 25 x 8 mm.
Ai limiti superiori del campo di studio, un poco più evidente qualche linfonodo in sede latero-cervicale
sinistra, il maggiore di 11 x 8 mm.
RISONANZA
Esame eseguito mediante acquisizione di sequenze pesate in T1, T2, anche con tecnica di soppressione
del segnale del tessuto adiposo, completato con studio della restrizione alla diffusione molecolare e
studio dinamico dopo somministrazione e.v. di MdC con componente epatospecifica (Primovist). Si prende
visione di precedente esame TC del 06/08/2024 e precedente RM del 09/05/2024.
Anche al controllo odierno non più sicuramente riconoscibile l'alterazione focale ipervascolare segnalata
alla precedente RM del 09/05/2024 livello del IV segmento epatico. Lungo il profilo anteriore del
segmento IVb si riconosce alterazione ovalare sfumatamente iperintensa in T2 di 10 x 18 mm, non dotata
di significativo enhancement né restrizione della diffusività molecolare, meglio riconoscibile rispetto alla
precedente TC e invariata, di non sicuro significato patologico. Invariate le formazioni cistiche bilobari
epatiche delle dimensioni massime di 11 mm.
Non comparsa di alterazioni focali sospette a carico dei restanti organi addominali.
Non dilatate le vie biliari intra ed extraepatiche né le vie escretrici urinarie.
Ulteriore minima riduzione dimensionale di alcune delle adenopatie localizzate lungo la piccola curvatura
gastrica e lungo il decorso dell'arteria gastrica sinistra, con parziale tendenza alla confluenza, quello
meglio parametrabile di circa 10 x 13 mm (vs 14 x 17 mm); ridotti anche i linfonodi lomboaortici, il
maggiore in sede para-aortica sinistra, cranialmente alla vena renale, di 18 x 8 mm (vs 18 x 11 mm).
Non liquido libero.
Invariati i restanti reperti.
ringrazio anticipatamente per l'attenzione
Gentile Signora,
grazie per aver condiviso le informazioni sul percorso di cura di suo marito. Da quanto descritto, emergono alcuni segnali che farebbero desumere un quadro di stabilità/miglioramento di malattia, tuttavia per poter esprimere un parere preciso in merito sarebbe fondamentale poter visionare gli accertamenti iniziali alla diagnosi e il report dettagliato della laparoscopia esplorativa. Questi elementi aiuterebbero a comprendere con precisione la stadiazione della malattia al momento della diagnosi e a valutarne meglio l’evoluzione.
Per quanto riguarda la PIPAC (chemioterapia intraperitoneale pressurizzata), è una tecnica utilizzata in casi selezionati di malattia peritoneale. Consente di somministrare direttamente farmaci chemioterapici nella cavità addominale, ottimizzando l’effetto locale e riducendo l’impatto sistemico. È particolarmente indicata per controllare noduli o linfonodi intraperitoneali resistenti alle terapie sistemiche.
Va sottolineato che l’ultima TC è stata eseguita senza mezzo di contrasto, il che limita la capacità di valutare appieno la risposta della malattia e il confronto con esami precedenti. Per una ristadiazione accurata, sarebbe opportuno pianificare un esame con mezzo di contrasto.
Continui a seguire i consigli del team che segue suo marito.
Resto a Sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti.
grazie per aver condiviso le informazioni sul percorso di cura di suo marito. Da quanto descritto, emergono alcuni segnali che farebbero desumere un quadro di stabilità/miglioramento di malattia, tuttavia per poter esprimere un parere preciso in merito sarebbe fondamentale poter visionare gli accertamenti iniziali alla diagnosi e il report dettagliato della laparoscopia esplorativa. Questi elementi aiuterebbero a comprendere con precisione la stadiazione della malattia al momento della diagnosi e a valutarne meglio l’evoluzione.
Per quanto riguarda la PIPAC (chemioterapia intraperitoneale pressurizzata), è una tecnica utilizzata in casi selezionati di malattia peritoneale. Consente di somministrare direttamente farmaci chemioterapici nella cavità addominale, ottimizzando l’effetto locale e riducendo l’impatto sistemico. È particolarmente indicata per controllare noduli o linfonodi intraperitoneali resistenti alle terapie sistemiche.
Va sottolineato che l’ultima TC è stata eseguita senza mezzo di contrasto, il che limita la capacità di valutare appieno la risposta della malattia e il confronto con esami precedenti. Per una ristadiazione accurata, sarebbe opportuno pianificare un esame con mezzo di contrasto.
Continui a seguire i consigli del team che segue suo marito.
Resto a Sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti.
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