buongiorno mi hanno diagnosticato un alluce rigido in forma severa ( quarto grado il massimo ) e pro
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buongiorno mi hanno diagnosticato un alluce rigido in forma severa ( quarto grado il massimo ) e prospettato un artrodesi MF1 con viti o placche, ma essendo una persona particolarmente attiva sia lavorativamente che sportivamente, ho il dubbio che con questo intervento bloccando l'articolazione del dito, vada a perdere o limitare la deambulazione. O forse provare a intervenire con un artoplastica ? Grazie
Buongiorno,
l'artrodesi MF1 è il trattamento di scelta per l’alluce rigido in stadio avanzato (grado IV), in quanto garantisce la risoluzione del dolore e una buona stabilità nel lungo termine. Tuttavia, come giustamente sottolinea, comporta la perdita definitiva della mobilità dell'articolazione metatarso-falangea, il che potrebbe influenzare alcune attività, soprattutto quelle ad alto impatto.
L’artroplastica di sostituzione articolare può essere un'alternativa in alcuni casi selezionati, specialmente per chi desidera preservare un certo grado di movimento. Tuttavia, nei pazienti molto attivi, i risultati a lungo termine non sempre sono soddisfacenti, poiché le protesi possono usurarsi o dare complicanze.
Le consiglio di discutere con il chirurgo ortopedico specializzato in chirurgia del piede per valutare i pro e i contro di entrambe le opzioni in base al suo stile di vita e agli obiettivi funzionali. In alternativa, in alcuni casi si può considerare una cheilectomia o osteotomia di salvataggio, se ancora vi fosse una minima mobilità residua da preservare.
l'artrodesi MF1 è il trattamento di scelta per l’alluce rigido in stadio avanzato (grado IV), in quanto garantisce la risoluzione del dolore e una buona stabilità nel lungo termine. Tuttavia, come giustamente sottolinea, comporta la perdita definitiva della mobilità dell'articolazione metatarso-falangea, il che potrebbe influenzare alcune attività, soprattutto quelle ad alto impatto.
L’artroplastica di sostituzione articolare può essere un'alternativa in alcuni casi selezionati, specialmente per chi desidera preservare un certo grado di movimento. Tuttavia, nei pazienti molto attivi, i risultati a lungo termine non sempre sono soddisfacenti, poiché le protesi possono usurarsi o dare complicanze.
Le consiglio di discutere con il chirurgo ortopedico specializzato in chirurgia del piede per valutare i pro e i contro di entrambe le opzioni in base al suo stile di vita e agli obiettivi funzionali. In alternativa, in alcuni casi si può considerare una cheilectomia o osteotomia di salvataggio, se ancora vi fosse una minima mobilità residua da preservare.
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