Buongiorno in data 14 marzo ho subito un intervento alla tiroide per la rimozione di un nodulo tossi

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Buongiorno in data 14 marzo ho subito un intervento alla tiroide per la rimozione di un nodulo tossico morbo di plummer ...di conseguenza mi ritrovo con soltanto metà tiroide ..nella giornata di ieri sono andato a fare gli esami specifici per quanto riguarda la tiroide e sono usciti i seguenti valori : T3 2,79 (1,58/3,91), T 4 0,95(0,70/1,48) , TSH 2,131 (0,350/4,940) ..i valori sembrano in media ..tuttavia io però continuo a sentire debolezza /stanchezza muscolare , ho episodi di bradicardia sia durante la notte o in altri momenti del giorno ..e dei momenti di ansia ..visti tali risultati l'endocrinologo di riferimento potrebbe dare dell'eutirox anche in dosi basse o lasciare perdere ..visti i sintomi ancora provati ..vista la sensazione che ho ancora al collo di tiraggio della pelle e fastidio nel deglutire in alcuni casi ? ..e vista la storia di clinica del morbo di plummer e della relativa operazione? ..questi sintomi possono anche derivare e essere presenti per via dell'intervento chirurgico in se? Grazie per le eventuali risposte.
Salve,
dai valori riportati (T3, T4 e TSH entro i limiti) si evince un quadro di eutiroidismo biochimico, ovvero una funzione tiroidea normale dal punto di vista laboratoristico. Tuttavia, è importante ricordare che dopo un intervento di emitiroidectomia per morbo di Plummer, è possibile che si verifichi una transitoria instabilità ormonale, con fasi iniziali di adattamento in cui il lobo tiroideo residuo deve compensare la funzione persa.
I sintomi che descrive (stanchezza muscolare, bradicardia, ansia, senso di tensione cervicale) possono avere diverse cause:
-postumi dell’intervento chirurgico (tensione cicatriziale, alterazioni della sensibilità locale, modifiche nella postura del collo);
-sensibilità individuale a variazioni ormonali anche se nei range (alcuni pazienti possono percepire disturbi anche con TSH normali ma non “ottimali” per loro);
-eventuali disturbi d’ansia reattivi, che sono abbastanza comuni dopo interventi chirurgici, specialmente a carico della tiroide.
Quanto alla possibilità di introdurre una bassa dose di levotiroxina (Eutirox) può essere valutata dallo specialista anche in considerazione della dinamica dei valori nel tempo, di eventuali esiti ecografici del lobo residuo, della presenza di autoimmunità tiroidea (se presente) e dell'eventuale carico terapeutico.

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