Buongiorno, ho 55 anni e svolgo regolarmente attività in montagna tutto l’anno (inverno scialpinism
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Buongiorno,
ho 55 anni e svolgo regolarmente attività in montagna tutto l’anno (inverno scialpinismo ed estate trekking/ferrate) quindi sono allenato.
A inizio anno 2025 ho avuto dolori alla mandibola dx ma risolto con bite (dentista).
In seguito avevo formicolio alle mani durante la notte (da tempo non più).
Inizio aprile 2025 il dito medio della mano dx si è gonfiato, ho un po' di dolore e in seguito è sorto un rigonfiamento al polso dx (non fa male).
– visto dal medico di famiglia e fatto fare esami sangue che hanno evidenziato solo fattore reumatoide fuori di 1 punto ovvero da limite 14 a 15.
Il 17/04/2025 ho fatto accesso al PS per peso sterno e intorbimento mani e gambe (esami sangue/elettrocardiogramma non hanno rilevato nulla di anomalo).
Ho spesso sensazione gambe/braccia molli (a volte sembra manchi la forza ma se provo rispondono bene).
Da metà aprile 2025 ho fascicolazioni (spasmi muscolari) zona polpacci su entrambe le gambe per h24 e ho iniziato a preoccuparmi anche perché spesso avevo fastidi muscolari/tendinei a braccia e gambe (talvolta sentendo la muscolatura rigida con crampi durante la notte).
Saltuariamente sento la parte bassa delle gambe calda (dal ginocchio in giù) e fastidio cervicale (zona dx) con sensazione di vertigine.
Visti i vari sintomi mi sono recato da un neurologo che ha fatto esame elettromiografico-elettroneurografico rivelando che l’esame dei principali territori neuro-muscolari dei arti inferiori ha messo in evidenza aspetti di sofferenza nei territori L5/S1 con prevalenza a sx e non neuropatie periferiche.
su suo consiglio ho provveduto a fare Rm rachide lombosacrale ove è emerso quanto segue:
- L3/L4 protrusione del profilo posteriore del disco con impronta ad ampio raggio sul sacco durale (non focalità di natura erniaria)
- lieve salienza del profilo posteriore dei dischi L4/L5 e L5/S1 in assenza di evidenti rilievi di natura erniaria
- cono midollare in sede con segnale conservato
- non alterazioni intradurali
- rachide in asse nel piano frontale, regolari le sincondrosi sacroiliache
- conservata la lordosi con regolare allineamento dei metameri nel piano sagittale
- nei limiti l’ampiezza del canale vertebrale, non alterazioni morfovolumetriche e di segnale delle vertebre.
Avrei piacere di sapere con questo quadro clinico come procedere adesso per poter proseguire con le mie attività in montagna (adesso mi sono fermato totalmente) ma, soprattutto, cosa potrei fare ancora per valutare a livello clinico queste fascicolazioni che non mi lasciano tranquillo visto perdurano da tempo per 24 ore/giorno.
Ringrazio per l’attenzione e saluto cordialmente.
RV
ho 55 anni e svolgo regolarmente attività in montagna tutto l’anno (inverno scialpinismo ed estate trekking/ferrate) quindi sono allenato.
A inizio anno 2025 ho avuto dolori alla mandibola dx ma risolto con bite (dentista).
In seguito avevo formicolio alle mani durante la notte (da tempo non più).
Inizio aprile 2025 il dito medio della mano dx si è gonfiato, ho un po' di dolore e in seguito è sorto un rigonfiamento al polso dx (non fa male).
– visto dal medico di famiglia e fatto fare esami sangue che hanno evidenziato solo fattore reumatoide fuori di 1 punto ovvero da limite 14 a 15.
Il 17/04/2025 ho fatto accesso al PS per peso sterno e intorbimento mani e gambe (esami sangue/elettrocardiogramma non hanno rilevato nulla di anomalo).
Ho spesso sensazione gambe/braccia molli (a volte sembra manchi la forza ma se provo rispondono bene).
Da metà aprile 2025 ho fascicolazioni (spasmi muscolari) zona polpacci su entrambe le gambe per h24 e ho iniziato a preoccuparmi anche perché spesso avevo fastidi muscolari/tendinei a braccia e gambe (talvolta sentendo la muscolatura rigida con crampi durante la notte).
Saltuariamente sento la parte bassa delle gambe calda (dal ginocchio in giù) e fastidio cervicale (zona dx) con sensazione di vertigine.
Visti i vari sintomi mi sono recato da un neurologo che ha fatto esame elettromiografico-elettroneurografico rivelando che l’esame dei principali territori neuro-muscolari dei arti inferiori ha messo in evidenza aspetti di sofferenza nei territori L5/S1 con prevalenza a sx e non neuropatie periferiche.
su suo consiglio ho provveduto a fare Rm rachide lombosacrale ove è emerso quanto segue:
- L3/L4 protrusione del profilo posteriore del disco con impronta ad ampio raggio sul sacco durale (non focalità di natura erniaria)
- lieve salienza del profilo posteriore dei dischi L4/L5 e L5/S1 in assenza di evidenti rilievi di natura erniaria
- cono midollare in sede con segnale conservato
- non alterazioni intradurali
- rachide in asse nel piano frontale, regolari le sincondrosi sacroiliache
- conservata la lordosi con regolare allineamento dei metameri nel piano sagittale
- nei limiti l’ampiezza del canale vertebrale, non alterazioni morfovolumetriche e di segnale delle vertebre.
Avrei piacere di sapere con questo quadro clinico come procedere adesso per poter proseguire con le mie attività in montagna (adesso mi sono fermato totalmente) ma, soprattutto, cosa potrei fare ancora per valutare a livello clinico queste fascicolazioni che non mi lasciano tranquillo visto perdurano da tempo per 24 ore/giorno.
Ringrazio per l’attenzione e saluto cordialmente.
RV
Buonasera. La sintomatologia che descrive è articolata e coinvolge diversi apparati, con manifestazioni neurologiche che meritano attenzione. Il fatto che l'esame elettromiografico abbia evidenziato segni di sofferenza radicolare a livello lombosacrale è un elemento importante, ma potrebbe non spiegare in modo esaustivo tutte le sue sensazioni, in particolare le fascicolazioni diffuse e persistenti.
In questi casi è fondamentale un inquadramento clinico completo e personalizzato, che tenga conto della storia medica, dell’esame obiettivo neurologico e, se necessario, di ulteriori approfondimenti strumentali. Le fascicolazioni possono avere origini benigne, ma è corretto valutare anche altre possibili cause. Vista la sua attiva vita sportiva e il desiderio di tornare quanto prima alle sue attività in montagna, le consiglio di proseguire con il percorso neurologico già intrapreso, in quanto non sono problemi risolvibili via chat/forum. Saluti
In questi casi è fondamentale un inquadramento clinico completo e personalizzato, che tenga conto della storia medica, dell’esame obiettivo neurologico e, se necessario, di ulteriori approfondimenti strumentali. Le fascicolazioni possono avere origini benigne, ma è corretto valutare anche altre possibili cause. Vista la sua attiva vita sportiva e il desiderio di tornare quanto prima alle sue attività in montagna, le consiglio di proseguire con il percorso neurologico già intrapreso, in quanto non sono problemi risolvibili via chat/forum. Saluti
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