Buongiorno, ho 38 anni e da circa due mesi sofrro di attacchi di gotta. Premetto che ho familiarità.
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Buongiorno, ho 38 anni e da circa due mesi sofrro di attacchi di gotta. Premetto che ho familiarità. Il primo è stato trattato con Arcoxia per 5 giorni e il dolore è scomparso. Ho fatto l'esame dell'acido urico e il valore era di 8 mg/dl così il medico di base mi ha prescritto allopurinolo una compressa al giorno. Ho fatto in tempo a cominciare la cura che dopo due giorni mi riviene un nuovo attacco, quindi sospendo allopurinolo e il medico mi prescrive colchicina 3 pastiglie al giorno per una settimana, poi 2, poi 1, poi a giorni alterni per 3 mesi. Aggiungo che la colchicina mi ha provocato da subito pesante diarrea.
Nella settimana in cui ho alternato la colchicina ho avuto nuovamente un episodio (meno intenso) e il medico mi ha detto di ricominciare il ciclo da capo..
Ora vi chiedo è normale che per ogni attacco ci sia bisogno di ricominciare il ciclo da capo? o è la terapia che non sta funzionando? Il medico inoltre mi ha detto che probabilmente il mio corpo si deve assestare con gli diversi attacchi prima di arrivare alla terapia preventiva con allopurinolo (sempre se tollerato) per evitare il deposito dell'acido urico. Per quanto riguarda l'alimentazione non mi è stata fornita una dieta in quanto il medico ritiene che la maggior causa del problema è genetica e che quindi anche stravolgere l'alimentazione non abbia molto senso. Mi ha semplicamente detto di evitare alcuni cibi proibiti come frattaglie, pesci azzurri, frutta secca.
Come mi devo comportare? Aspetto che passino gli attacchi e che la cura con la colchicina si stabilizzi o devo chiedere il parere di un esperto?
Cordiali saluti,
Marco
Nella settimana in cui ho alternato la colchicina ho avuto nuovamente un episodio (meno intenso) e il medico mi ha detto di ricominciare il ciclo da capo..
Ora vi chiedo è normale che per ogni attacco ci sia bisogno di ricominciare il ciclo da capo? o è la terapia che non sta funzionando? Il medico inoltre mi ha detto che probabilmente il mio corpo si deve assestare con gli diversi attacchi prima di arrivare alla terapia preventiva con allopurinolo (sempre se tollerato) per evitare il deposito dell'acido urico. Per quanto riguarda l'alimentazione non mi è stata fornita una dieta in quanto il medico ritiene che la maggior causa del problema è genetica e che quindi anche stravolgere l'alimentazione non abbia molto senso. Mi ha semplicamente detto di evitare alcuni cibi proibiti come frattaglie, pesci azzurri, frutta secca.
Come mi devo comportare? Aspetto che passino gli attacchi e che la cura con la colchicina si stabilizzi o devo chiedere il parere di un esperto?
Cordiali saluti,
Marco
Buongiorno.
Innanzitutto sarebbe opportuno chiarire l'eventuale nesso causa-effetto fra il livello dell'acido urico elevato e gli episodi di infiammazione articolare: siamo sicuri al 100% che a quest'età sia gotta e che non ci sia un'artrite cronica all'esordio con un'iperuricemia concomitante?
In ogni caso l'allopurinolo non va mai sospeso in occasione dell'attacco acuto, lo si sospende solo se compaiono effetti avversi o per peggioramento della funzionalità renale sotto una certa soglia.
Per quanto riguarda la colchicina la dose "di attacco" mi sembra un tantino alta, come mi risulta strano "il nuovo attacco" sia pure con terapia a giorni alterni.
A mio avviso sarebbe comunque utile una valutazione specialistica reumatologica per poter avere più sicurezza sulla diagnosi e, in caso di conferma, confezionare una terapia più personalizzata.
Cordiali Saluti
Dott. Francesco Luca Renzullo, Specialista in Reumatologia
Innanzitutto sarebbe opportuno chiarire l'eventuale nesso causa-effetto fra il livello dell'acido urico elevato e gli episodi di infiammazione articolare: siamo sicuri al 100% che a quest'età sia gotta e che non ci sia un'artrite cronica all'esordio con un'iperuricemia concomitante?
In ogni caso l'allopurinolo non va mai sospeso in occasione dell'attacco acuto, lo si sospende solo se compaiono effetti avversi o per peggioramento della funzionalità renale sotto una certa soglia.
Per quanto riguarda la colchicina la dose "di attacco" mi sembra un tantino alta, come mi risulta strano "il nuovo attacco" sia pure con terapia a giorni alterni.
A mio avviso sarebbe comunque utile una valutazione specialistica reumatologica per poter avere più sicurezza sulla diagnosi e, in caso di conferma, confezionare una terapia più personalizzata.
Cordiali Saluti
Dott. Francesco Luca Renzullo, Specialista in Reumatologia
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