Buongiorno, ho 36 anni e 6 mesi fa, ho avuto un episodio acuto di lombalgia, seguito da un altrettan

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Buongiorno, ho 36 anni e 6 mesi fa, ho avuto un episodio acuto di lombalgia, seguito da un altrettanto acuto episodio di sciatalgia. L'ortopedico ha sospettato subito un'ernia del disco L5-S1 che infatti è stata confermata dalla risonanza con il seguente referto: Ernia del disco L5-S1 preforaminale e foraminale con appoggio radicolare. Nel corso dei mesi non ho mai avuto dolori lombari e la sciatalgia si era attenuata molto, pur non scomparendo mai del tutto. Solo ultimamente ho ripreso a muovermi un po' di più e piegarmi, seguito da un fisioterapista con il quale sto lavorando sul rinforzo della muscolatura lombare e addominale. Purtroppo negli ultimi giorni la sciatalgia è di nuovo in peggioramento, pur non avendo avuto alcun episodio di dolore lombare improvviso. Ortopedico e medico di base sostengono che la sciatalgia può riacutizzarsi e attenuarsi nel tempo, però dopo 6 mesi comincio a preoccuparmi che il nervo possa subire danni permanenti e il dolore cronicizzare, anche perché tendo a non assumere Fans per via di altri problemi intestinali. Allora chiedo a voi specialisti, prima di tutto se devo rivolgermi ad altro specialista diverso dall'ortopedico e quali altri tentativi, conservativi o non, posso mettere in pratica. terapia del dolore? osteopatia? Ringrazio anticipatamente.
Dott. Gianluca Fedeli
Ortopedico
Roma
Buongiorno, la riacutizzazione della sciatalgia è una condizione comune nei casi di ernia del disco L5-S1, specialmente se la radice nervosa è ancora irritata. Anche se non ha avuto episodi di dolore lombare acuto, il peggioramento può essere legato a movimenti o posture che hanno momentaneamente aumentato il carico sulla zona interessata.

Il lavoro con il fisioterapista è fondamentale e dovrebbe continuare, ma con attenzione a non sovraccaricare la colonna e rispettando i limiti imposti dal dolore. La progressione degli esercizi deve essere graduale, per non irritare ulteriormente il nervo. Detto ciò, 6 mesi sono un tempo congruo di terapia conservativa per cui sarebbe utile integrare questo percorso con una valutazione da un neurochirurgo, che potrebbe approfondire lo stato del nervo sciatico e verificare l’eventuale necessità di ulteriori interventi, anche se conservativi.

Per quanto riguarda il dolore, la terapia del dolore potrebbe offrirle opzioni come infiltrazioni peridurali di corticosteroidi o l’utilizzo di farmaci specifici per il dolore neuropatico, che potrebbero alleviare i sintomi senza impattare sul suo intestino.

Infine, potrebbe valutare l’idrokinesiterapia, che sfrutta l’ambiente acquatico per ridurre il carico sulla colonna, consentendo movimenti più sicuri e meno dolorosi. Le consiglio di continuare a monitorare la situazione e di valutare ogni nuova opzione con l’aiuto degli specialisti che la stanno seguendo.

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