Buongiorno, è inutile che vi chieda di spiegarmi che cos' è una crisi epilettica, specialmente crisi
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risposte
Buongiorno, è inutile che vi chieda di spiegarmi che cos' è una crisi epilettica, specialmente crisi epilettica di grande male con crisi convulsive, visto che:
- voi siete del mestiere (e immagino sappiate "che cosa sia, i sintomi che da, la tempistica che vi è da quando vi è la perdita di coscienza al classico recupero di coscienza. Vero?)
- Io invece, purtroppo vi sono nato, è dall' età di 18 mesi che ne ho questo problema. (Quindi credo, che una persona anche se non e medico, dopo 40 anni che subisce crisi epilettiche, si possa essere fatto da solo un idea della cosa, ma specialmente essersi fatto anche un idea di quelli che sono i tempi di recupero dello stato di coscienza)
(Ma se volete capire il nesso della mia richiesta, sono costretto ad entrare nei dettagli)
Infatti io, in tutti questi anni, ho notato che da quando vi è l'inizio della crisi (anche se non ne ricordo quello che è successo nel durante), i tempi di attesa di recupero dello stato di coscienza, sono piuttosto lunghi. E con piuttosto lunghi intendo anche di svariate ore! È corretto?
Ebbene, è quasi un anno che mi stanno succedendo delle cose strane, ma strane a tal punto che quello che mi succede, al meno dal mio punto di vista, io non definirei la cosa "una crisi epilettica".
Purtroppo, come ho detto, per spiegare quello che mi sta accadendo, sono costretto ad entrare nei dettagli.
Partiamo dal fatto che, esistono vari tipi di epilessia, ma tutte raggruppate in due grandi gruppi.
- epilessia di piccolo male.
Trattasi di una brevissima assenza, dove non se ne ricorda quanto accaduto, ma che dopo si riprende a fare quello che si stava facendo prima. Ma in questo caso, non vi è la perdita di coscienza.
- epilessia di grande male.
Questo tipo di crisi, è suddivisa in più step, ovvero "perdita di coscienza; caduta a terra; probabilità di mordersi; inizio convulsioni "tonico cliniche"; guarigione della crisi (se non ne subentrano altre); stato di incoscienza, dormendo; recupero dello stato di coscienza e poter riprendere a fare le cose, dopo molte ore, di stato di incoscienza.
Ebbene qui Ve ne ho dato la definizione di crisi epilettica (grande male e piccolo male)
Adesso Ve ne spiego quello quello che sta succedendo a me.
Quello che sta succedendo, è che, sostanzialmente, avviene si, la perdita di coscienza, ma senza morsi o convulsioni. Ma con tempi di recupero dello stato di coscienza, brevissimi, circa 10 sec. E poi posso riprendere a fare quello che stavo facendo.
Quindi, secondo voi, questa "perdita di coscienza, con tempi brevissimi di ripresa" può essere definita una crisi epilettica?
Dal mio punto di vista no. E Ve ne spiego anche il perché.
Grande male, vi mancano tutti gli ste, che ne portano alle convulsioni e i tempi di recupero sono molto più lunghi.
Piccolo male. Lo escluderei per il fatto che si tratta di assenza e non di perdita di coscienza. Cosa che nel piccolo male non è presente.
Quindi, voi che mi dite. Può essere considerata crisi epilettica oppure no? Ad ogni modo, indipendentemente da quello che sia la vostra risposta, vi chiedo anche di spiegarne il perché!
- voi siete del mestiere (e immagino sappiate "che cosa sia, i sintomi che da, la tempistica che vi è da quando vi è la perdita di coscienza al classico recupero di coscienza. Vero?)
- Io invece, purtroppo vi sono nato, è dall' età di 18 mesi che ne ho questo problema. (Quindi credo, che una persona anche se non e medico, dopo 40 anni che subisce crisi epilettiche, si possa essere fatto da solo un idea della cosa, ma specialmente essersi fatto anche un idea di quelli che sono i tempi di recupero dello stato di coscienza)
(Ma se volete capire il nesso della mia richiesta, sono costretto ad entrare nei dettagli)
Infatti io, in tutti questi anni, ho notato che da quando vi è l'inizio della crisi (anche se non ne ricordo quello che è successo nel durante), i tempi di attesa di recupero dello stato di coscienza, sono piuttosto lunghi. E con piuttosto lunghi intendo anche di svariate ore! È corretto?
Ebbene, è quasi un anno che mi stanno succedendo delle cose strane, ma strane a tal punto che quello che mi succede, al meno dal mio punto di vista, io non definirei la cosa "una crisi epilettica".
Purtroppo, come ho detto, per spiegare quello che mi sta accadendo, sono costretto ad entrare nei dettagli.
Partiamo dal fatto che, esistono vari tipi di epilessia, ma tutte raggruppate in due grandi gruppi.
- epilessia di piccolo male.
Trattasi di una brevissima assenza, dove non se ne ricorda quanto accaduto, ma che dopo si riprende a fare quello che si stava facendo prima. Ma in questo caso, non vi è la perdita di coscienza.
- epilessia di grande male.
Questo tipo di crisi, è suddivisa in più step, ovvero "perdita di coscienza; caduta a terra; probabilità di mordersi; inizio convulsioni "tonico cliniche"; guarigione della crisi (se non ne subentrano altre); stato di incoscienza, dormendo; recupero dello stato di coscienza e poter riprendere a fare le cose, dopo molte ore, di stato di incoscienza.
Ebbene qui Ve ne ho dato la definizione di crisi epilettica (grande male e piccolo male)
Adesso Ve ne spiego quello quello che sta succedendo a me.
Quello che sta succedendo, è che, sostanzialmente, avviene si, la perdita di coscienza, ma senza morsi o convulsioni. Ma con tempi di recupero dello stato di coscienza, brevissimi, circa 10 sec. E poi posso riprendere a fare quello che stavo facendo.
Quindi, secondo voi, questa "perdita di coscienza, con tempi brevissimi di ripresa" può essere definita una crisi epilettica?
Dal mio punto di vista no. E Ve ne spiego anche il perché.
Grande male, vi mancano tutti gli ste, che ne portano alle convulsioni e i tempi di recupero sono molto più lunghi.
Piccolo male. Lo escluderei per il fatto che si tratta di assenza e non di perdita di coscienza. Cosa che nel piccolo male non è presente.
Quindi, voi che mi dite. Può essere considerata crisi epilettica oppure no? Ad ogni modo, indipendentemente da quello che sia la vostra risposta, vi chiedo anche di spiegarne il perché!
Buonasera. Le diciture alle quali fa riferimento sono derivate da classificazioni desuete e ormai in disuso da vari anni. Le crisi epilettiche sono varie e non tutte seguono il pattern da lei descritto. Per definire come tale un evento critico, c'è bisogno che alcuni elementi clinici si verifichino. Quando non è chiaro, è fondamentale l'esecuzione di esami neurofisiologici. Il discorso come avrà notato è quindi particolarmente complesso e delicato, che necessita che venga contestualizzato al caso clinico specifico e spesso approfondito dal punto di vista strumentale. Questo lo si può fare solo in un setting adeguato e, purtroppo, non in un forum come questo. Saluti
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