Buongiorno Dottore, Da circa due anni ho un persistente sapore acido/amaro in bocca, con a volte u
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Buongiorno Dottore,
Da circa due anni ho un persistente sapore acido/amaro in bocca, con a volte un ritorno di cibo che si ferma all’altezza dell'esofago. Non ho particolari fastidi a livello di bruciori a livello dello stomaco.
Il gastroenterologo mi ha fatto fare una gastroscopia nel 2019 e visto che il problema è rimasto, un’altra a giugno di quest’anno. Entrambe le gastroscopie non hanno rilevato fortunatamente nulla di particolare, ma a me il fastidio in bocca è rimasto nonostante delle terapie con pantoprazolo.
Nell’ultima gastroscopia mi ha fatto fare anche delle biopsie sia allo stomaco e sia all’altezza dell'esofago per valutare un eventuale infiammazione dell'esofago che potrebbe portare alla disfagia e alla sensazione persistente di amaro/acido della bocca.
Le biopsie gastriche hanno riscontrato della gastrite cronica non antrofica di grado lieve in fase di quiescenza, mentre quelle all'esofago una minima esofagite cronica senza evidenza di granulociti eosinofili.
Secondo lei che terapia potrei seguire, con questo quadro clinico per risolvere i miei problemi?
La ringrazio anticipatamente, cordiali saluti Flavio
Da circa due anni ho un persistente sapore acido/amaro in bocca, con a volte un ritorno di cibo che si ferma all’altezza dell'esofago. Non ho particolari fastidi a livello di bruciori a livello dello stomaco.
Il gastroenterologo mi ha fatto fare una gastroscopia nel 2019 e visto che il problema è rimasto, un’altra a giugno di quest’anno. Entrambe le gastroscopie non hanno rilevato fortunatamente nulla di particolare, ma a me il fastidio in bocca è rimasto nonostante delle terapie con pantoprazolo.
Nell’ultima gastroscopia mi ha fatto fare anche delle biopsie sia allo stomaco e sia all’altezza dell'esofago per valutare un eventuale infiammazione dell'esofago che potrebbe portare alla disfagia e alla sensazione persistente di amaro/acido della bocca.
Le biopsie gastriche hanno riscontrato della gastrite cronica non antrofica di grado lieve in fase di quiescenza, mentre quelle all'esofago una minima esofagite cronica senza evidenza di granulociti eosinofili.
Secondo lei che terapia potrei seguire, con questo quadro clinico per risolvere i miei problemi?
La ringrazio anticipatamente, cordiali saluti Flavio
Gentilissimo, sicuramente poterebbe essere utile ottimizzare la terapia per la malattia da reflusso gastroesofageo (compresa l'eventuale modifica di abitudini alimentari e di vita non corrette). Inoltre contemporaneamente potrebbe essere indicato procedere con ulteriori indagini per escludere ulteriori patologie. Ovviamente sarebbe necessaria una valutazione più attenta per fare il punto della situazione.
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