Buongiorno, Donna di 63 anni con lunga lista di problemi osteoarticolari (operata ad entrambe le sp
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Buongiorno,
Donna di 63 anni con lunga lista di problemi osteoarticolari (operata ad entrambe le spalle - cuffia e tendini, rizoartrosi alla mano, tunnel carpale, ginocchia "messe male" e pesante cervicalgia risolta con chiropratico etc). Da circa 2/3 settimane lamento dolore intenso e "mobile" che parte dalla zona dorsale - ad occhio direi tra D12 e L1 - e si concentra, nella maggior parte dei casi, al lato destro del costato. La sintomatologia si aggrava nei momenti di carico (stando in piedi), mentre non è quasi mai presente la mattina appena sveglia o nei momenti di riposo (magari c'è, ma molto più lieve).
Il medico ha prescritto una tac torace, la quale evidenzia un quadro "nella norma" per quel che concerne i polmoni e il cuore. A livello osseo il radiologo refarta quanto segue:
"Discreta scoliosi sinistro-convessa del rachide dorsale con grossolane manifestazioni spondilo unco artrosiche ed osteofiti a ponte anteriori e laterali prevalenti nel tratto medio-distale."
Nel 2019 è stata eseguita invece una RMN lombosacrale, il cui referto riporta:
Si apprezza lieve scoliosi destroconvessa del segmento.
È un poco ridotta la fisiologica lordosi.
Si riconoscono diffusi osteofiti più consistenti in prevertebrale D12-L1, L3-L4 e modesti aspetti disidratativi dei dischi intersomatici.
A D12-L1 e L1-L2 lievi protrusioni rimodellano il sacco durale senza focali erniazioni.
A L2-L3 si documentano segni di degenerazione sierosa intra-articolare bilaterale.
A L3-L4 lieve protrusione si sviluppa nella porzione declive del canale di coniugazione ed in sede extraforaminale a sinistra senza interferire con il decorso della radice L3.
A L4-L5 si apprezzano segni di di degenerazione sierosa intra-articolare bilaterale. Protrusione del disco mostra maggior salienza paramediana destra, deforma a piccolo raggio di curvatura il sacco durale e aggetta nel recesso della radice L5 senza esercitare su di essa evidenti effetti compressivi. A L5-S1 l'irregolarità artrosica delle apofisi articolari affrontate a destra è modesta e non implica stenosi canalari.
Risulta regolare la conformazione del cono midollare.
Conclusioni: spondilosi, modeste alterazioni degenerative, lievi protrusioni discali, la più consistente paramediana destra L4-L5 senza evidente conflitto radicolare.
Sono ora in attesa di fare un RMN della colonna, per valutare meglio la situazione dorsale ed avere un aggiornamento della condizione lombosacrale. Nel frattempo vorrei chiedervi se, dato quanto riportato sopra, i sintomi descritti sono compatibili con quanto traspare dagli accertamenti strumentali. Conviene comunque aspettare la RMN per rivolgersi ad un Osteopata/chiropratico/agopunturista? Attualmente non sto assumendo farmaci antidolorifici, se non Aulin al bisogno.
Grazie!
Donna di 63 anni con lunga lista di problemi osteoarticolari (operata ad entrambe le spalle - cuffia e tendini, rizoartrosi alla mano, tunnel carpale, ginocchia "messe male" e pesante cervicalgia risolta con chiropratico etc). Da circa 2/3 settimane lamento dolore intenso e "mobile" che parte dalla zona dorsale - ad occhio direi tra D12 e L1 - e si concentra, nella maggior parte dei casi, al lato destro del costato. La sintomatologia si aggrava nei momenti di carico (stando in piedi), mentre non è quasi mai presente la mattina appena sveglia o nei momenti di riposo (magari c'è, ma molto più lieve).
Il medico ha prescritto una tac torace, la quale evidenzia un quadro "nella norma" per quel che concerne i polmoni e il cuore. A livello osseo il radiologo refarta quanto segue:
"Discreta scoliosi sinistro-convessa del rachide dorsale con grossolane manifestazioni spondilo unco artrosiche ed osteofiti a ponte anteriori e laterali prevalenti nel tratto medio-distale."
Nel 2019 è stata eseguita invece una RMN lombosacrale, il cui referto riporta:
Si apprezza lieve scoliosi destroconvessa del segmento.
È un poco ridotta la fisiologica lordosi.
Si riconoscono diffusi osteofiti più consistenti in prevertebrale D12-L1, L3-L4 e modesti aspetti disidratativi dei dischi intersomatici.
A D12-L1 e L1-L2 lievi protrusioni rimodellano il sacco durale senza focali erniazioni.
A L2-L3 si documentano segni di degenerazione sierosa intra-articolare bilaterale.
A L3-L4 lieve protrusione si sviluppa nella porzione declive del canale di coniugazione ed in sede extraforaminale a sinistra senza interferire con il decorso della radice L3.
A L4-L5 si apprezzano segni di di degenerazione sierosa intra-articolare bilaterale. Protrusione del disco mostra maggior salienza paramediana destra, deforma a piccolo raggio di curvatura il sacco durale e aggetta nel recesso della radice L5 senza esercitare su di essa evidenti effetti compressivi. A L5-S1 l'irregolarità artrosica delle apofisi articolari affrontate a destra è modesta e non implica stenosi canalari.
Risulta regolare la conformazione del cono midollare.
Conclusioni: spondilosi, modeste alterazioni degenerative, lievi protrusioni discali, la più consistente paramediana destra L4-L5 senza evidente conflitto radicolare.
Sono ora in attesa di fare un RMN della colonna, per valutare meglio la situazione dorsale ed avere un aggiornamento della condizione lombosacrale. Nel frattempo vorrei chiedervi se, dato quanto riportato sopra, i sintomi descritti sono compatibili con quanto traspare dagli accertamenti strumentali. Conviene comunque aspettare la RMN per rivolgersi ad un Osteopata/chiropratico/agopunturista? Attualmente non sto assumendo farmaci antidolorifici, se non Aulin al bisogno.
Grazie!
Sarebbe meglio affidarsi a uno specialista ortopedico per avere una diagnosi e una terapia mirate, dal momento che le figure professionali da lei citate (di dubbia competenza medico-sanitaria) non possono farlo. Saluti
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