Buongiorno, domanda di natura angiologica. Sono una paziente con mutazione del fattore II (eteroz
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Buongiorno, domanda di natura angiologica.
Sono una paziente con mutazione del fattore II (eterozigote) e sto seguendo un percorso di procreazione medicalmente assistita, per il quale l'angiologo mi ha prescritto Inhixa durante la stimolazione ormonale.
Mi ha anche prescritto un monitoraggio delle piastrine al 7° e 14° giorno di stimolazione (immagino per scongiurare il rischio di trombocitopenia da eparina, ma questa è solo una mia ipotesi da profana), ma il centro PMA ha eseguito il controllo solo al 10° giorno (risultato: valori nella norma).
Oggi, dopo l'avvenuto intervento di prelievo ovocitario, dopo il quale mi hanno detto di fare l'eparina per 4 giorni (a partire dal secondo giorno post intervento), ho chiesto un consulto al mio medico di base chiedendo cosa ne pensasse del fatto che avessi fatto il controllo piastrine solo al 10° giorno della stimolazione - e non al 7° e 14° come prescritto dall'angiologo - e chiedendole se secondo lei devo rifare l'esame delle piastrine anche nel periodo in cui riprendo l'eparina post intervento. E' caduta un po' dalle nuvole, non sapendomi dare una risposta certa, dicendomi che secondo lei dovrei monitorare le piastrine quando NON faccio l'eparina (e non quando la faccio, come suggerito dall'angiologo stesso).
Le domande che pongo adesso sono 2.
- è corretto, o comunque è prassi, che al centro PMA mi abbiano fatto fare il controllo delle piastrine al 10° giorno di stimolazione ormonale, e non al 7° e 14° come prescritto dall'angiologo?
- il medico di base mi ha fatto una nuova ricetta per emocromo + controllo piastrine: quando è il momento ottimale per fare il controllo? Durante la terapia con eparina post-prelievo, dopo la sua sospensione, o non è necessario alcun controllo aggiuntivo? Mi sembra che angiologo e medico di base consiglino due cose completamente differenti e questo mi confonde...
Aggiungo per completezza che il mio emocromo è sempre andato bene, e che l'eparina è stata prescritta solo in modo preventivo, considerata appunto la mia mutazione genetica.
Ringrazio in anticipo.
Sono una paziente con mutazione del fattore II (eterozigote) e sto seguendo un percorso di procreazione medicalmente assistita, per il quale l'angiologo mi ha prescritto Inhixa durante la stimolazione ormonale.
Mi ha anche prescritto un monitoraggio delle piastrine al 7° e 14° giorno di stimolazione (immagino per scongiurare il rischio di trombocitopenia da eparina, ma questa è solo una mia ipotesi da profana), ma il centro PMA ha eseguito il controllo solo al 10° giorno (risultato: valori nella norma).
Oggi, dopo l'avvenuto intervento di prelievo ovocitario, dopo il quale mi hanno detto di fare l'eparina per 4 giorni (a partire dal secondo giorno post intervento), ho chiesto un consulto al mio medico di base chiedendo cosa ne pensasse del fatto che avessi fatto il controllo piastrine solo al 10° giorno della stimolazione - e non al 7° e 14° come prescritto dall'angiologo - e chiedendole se secondo lei devo rifare l'esame delle piastrine anche nel periodo in cui riprendo l'eparina post intervento. E' caduta un po' dalle nuvole, non sapendomi dare una risposta certa, dicendomi che secondo lei dovrei monitorare le piastrine quando NON faccio l'eparina (e non quando la faccio, come suggerito dall'angiologo stesso).
Le domande che pongo adesso sono 2.
- è corretto, o comunque è prassi, che al centro PMA mi abbiano fatto fare il controllo delle piastrine al 10° giorno di stimolazione ormonale, e non al 7° e 14° come prescritto dall'angiologo?
- il medico di base mi ha fatto una nuova ricetta per emocromo + controllo piastrine: quando è il momento ottimale per fare il controllo? Durante la terapia con eparina post-prelievo, dopo la sua sospensione, o non è necessario alcun controllo aggiuntivo? Mi sembra che angiologo e medico di base consiglino due cose completamente differenti e questo mi confonde...
Aggiungo per completezza che il mio emocromo è sempre andato bene, e che l'eparina è stata prescritta solo in modo preventivo, considerata appunto la mia mutazione genetica.
Ringrazio in anticipo.
Salve, nel suo caso l'eparina è stata prescritta a scopo preventivo, quindi il monitoraggio delle piastrine serve principalmente per escludere eventuali effetti collaterali, come la trombocitopenia indotta da eparina (HIT), che è comunque un evento raro, soprattutto in trattamenti di breve durata. Se il controllo è stato fatto al 10° giorno invece che al 7° e 14°, non cambia molto in assenza di particolari problemi clinici. Per quanto riguarda il nuovo emocromo, il momento ottimale dipende dallo scopo del monitoraggio: se si vuole escludere una trombocitopenia da eparina, è utile farlo durante il trattamento o subito dopo la sospensione. Se invece non ci sono segnali di allarme (come lividi insoliti o sanguinamenti), un ulteriore controllo potrebbe non essere strettamente necessario. In caso di dubbi, il parere del suo angiologo resta il più indicato, visto che ha impostato la terapia.
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