Buongiorno. Da circa 1 mese soffro di continue extrasistole ho partoritoa maggio e durante la gravid
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Buongiorno. Da circa 1 mese soffro di continue extrasistole ho partoritoa maggio e durante la gravidanza non ho avuto disturbi (prima della gravidanza avevo episodi simili ma non così continui) ho un lieve prolisso della valvola mitrale. Dall ecc le extrasistole risultano ventricolari. Soffro spesso di bruciore di stomaco e in gravidanza è stato terribile. La mia domanda è...può essere il reflusso a scatenare le extrasistole ventricolari (che se ho capito bene sono le più pericolose??) Oppure se fosse lo stomaco sarebbero sovraventricolari?
Già da un ecg si potrebbero scoprire le cause più gravi Oppure si ha la certezza solo con ulteriori esami? Grazie
Già da un ecg si potrebbero scoprire le cause più gravi Oppure si ha la certezza solo con ulteriori esami? Grazie
Gentile utente,
Spesso il comune elettrocardiogramma non è in grado in alcun modo di stimare con cura i caratteri di rischio o meno del fenomeno extrasistolico. Può capitare durante la registrazione di ‘’fotografarne’’ una o più di una però, ed è questo il punto di partenza per altre indagini.
Solitamente l’extrasistolia ventricolare viene maggiormente attenzionata per la sua correlazione con alcune forme di malattie ischemiche coronariche e del miocardio.
Non esiste un singolo esame in grado di dare tutte le risposte.
Diciamo che ogniqualvolta ci si trovi innanzi ad una frequente extrasistolia è necessaria un’attenta anamnesi clinica comprensiva di farmaci e altre sostanze eventualmente assunte, una corretta valutazione morfovolumetrica delle camere cardiache e della funzionalità degli apparati valvolari, una registrazione Holter meglio se prolungata (>48 ore) per stimarne il burden e la eventuale presenza di raggruppamenti, un test provocativo (la soppressione o il calo del numero di extrasistoli con l’esercizio è comune segno di benignità).
Solo una volta chiarite le cause è possibile instaurare un corretto percorso terapeutico.
I miei migliori saluti
Filippo Pasca
Spesso il comune elettrocardiogramma non è in grado in alcun modo di stimare con cura i caratteri di rischio o meno del fenomeno extrasistolico. Può capitare durante la registrazione di ‘’fotografarne’’ una o più di una però, ed è questo il punto di partenza per altre indagini.
Solitamente l’extrasistolia ventricolare viene maggiormente attenzionata per la sua correlazione con alcune forme di malattie ischemiche coronariche e del miocardio.
Non esiste un singolo esame in grado di dare tutte le risposte.
Diciamo che ogniqualvolta ci si trovi innanzi ad una frequente extrasistolia è necessaria un’attenta anamnesi clinica comprensiva di farmaci e altre sostanze eventualmente assunte, una corretta valutazione morfovolumetrica delle camere cardiache e della funzionalità degli apparati valvolari, una registrazione Holter meglio se prolungata (>48 ore) per stimarne il burden e la eventuale presenza di raggruppamenti, un test provocativo (la soppressione o il calo del numero di extrasistoli con l’esercizio è comune segno di benignità).
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